maranatha!

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La meglio (?) generazione di Gabriele Romagnoli
(afp)22 Febbraio 2022 1 minuti di letturaLa prima cosa bella di martedì 22 febbraio 2022 (2-2-22) è far parte di una generazione che nel suo tempo e nel suo spazio non abbia mai partecipato a una guerra. E’ un destino. O, in minima parte, anche un merito? Sentendo i leader del mondo annunciare la possibilità della “più grande guerra in Europa dal 1945” è logico pensare che immaginino un’estensione del conflitto russo-ucraino al continente. Fa scattare un riflesso. Noi abbiamo avuto la guerra alle porte, nella ex Jugoslavia, ma non ci è mai entrata in casa, o non le abbiamo mai aperto. Chi è nato tra il 1946 e, diciamo, il 1966 si è creato un’aspettativa di vita senza l’eventualità di un conflitto, vecchia o nuova maniera (anche se la nuova, dopo la prima ondata, ricade nella vecchia). Un privilegio, rispetto alle generazioni precedenti (nei secoli dei secoli) e forse anche a quelle future (che di secoli a disposizione ne avranno probabilmente meno). Che cosa abbiamo fatto per meritarcelo? Poco, certo: si è rimasti di lato, vagamente ininfluenti, ci si è trastullati in succedanei, in risiko a teatro e, direbbe Orson Welles, manco si è inventato l’orologio a cucù. Eppure un minimo di decenza bisognerà riconoscerlo alla vita che non ha offeso e perfino alla vituperata specie dell’”uomo guerriero che in tempo di pace si accanisce contro sè stesso”.