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25 febbraio 2022, 3


Vince l'amicizia per amor di petrolio
Fiori e foto per Anna Politkovskaja davanti alla sede del giornale Novaja Gazeta dove lavoravaGennaio 2005. “Quanto accaduto in Ucraina in coda al 2004 ha segnato la fine della Grande Depressione politica russa: è storia. L’opinione pubblica si è risvegliata dal torpore e ha invidiato con tutte le forze la piazza di Kiev. ‘Perché non facciamo come loro?’, ci si ripeteva l’un l’altro”. “Mentre l’ex madrepatria continuava a illudersi che le colonie di un tempo sarebbero sempre rimaste al suo fianco, nelle ex colonie la gente subiva un’evoluzione straordinaria, mostrando di essere una nazione degna di questo nome. Tuttavia la passione politica della piazza di Kiev non ha contagiato la Russia”.24 febbraio 2005. “A Bratislava si incontrano Putin e Bush. In Russia aspettavamo di sentire che cosa Bush avrebbe detto a Putin. Sapevamo che il giorno prima, a Bruxelles, al summit coi leader della Nato e dell’Unione europea, dietro ovvie pressioni da parte delle repubbliche baltiche e degli altri stati dell’Europa dell’Est il presidente americano aveva parlato della Russia. Del fatto che a Bratislava avrebbe sollevato la questione della democrazia russa in declino. E noi, è ovvio, pensavamo che sarebbe stata la svolta. E invece… invece niente. Hanno vinto il petrolio e l’amicizia per amor di petrolio. Ed è stata l’ennesima dimostrazione che non possiamo sperare nell’aiuto dell’Occidente: la riconquista delle libertà democratiche perdute è solo affar nostro”.“Ogni riunione di democratici si chiude con la solita solfa: ‘Diciamolo all’Europa!’. Che invece non ne può più di sentire che ‘Putin è cattivo’. Anche lei ha voglia di illudersi e di dar retta a chi lo crede buono”.  (Da “Diario Russo” di Anna Politkovskaja, assassinata un anno dopo, il 7 ottobre 2006, giorno del compleanno di Putin).