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26 febbraio 2022, 3


La guerra su Twitter di Riccardo Luna
25 Febbraio 2022 1 minuti di lettura Ieri sono andato alla manifestazione davanti all’ambasciata russa a Roma. Non pensavo certo di cambiare il corso della storia, ma almeno speravo di scrivere un capoverso della mia: dirmi quanto sono sgomento per la guerra in corso. A parte i giornalisti in servizio, eravamo pochi. Su Twitter ho visto migliaia di persone sfilare per le vie di Mosca, davanti al Cremlino, gridando no alla guerra e mi sono consolato. Qualcuno ha ancora coraggio. Il conflittoFacebook e Twitter: “Così potete difendere i vostri account dagli hacker russi” 25 Febbraio 2022
Quando ero ragazzo e andavo a scuola c’era una domanda che i nostri nonni si erano fatti che mi era rimasta impressa: Morire per Danzica? Danzica, la città polacca invasa da Hitler nel 1939, causa ultima della seconda guerra mondiale. L’anno prima alla conferenza di Monaco ci eravamo illusi di aver trovato un accordo con la Germania cedendogli qualche territorio. Su Netflix c’è un film che racconta bene quella vicenda passata alla storia come l'appeasement del primo ministro britannico Neville Chamberlain: nel film quel lato debole viene raccontato con più indulgenza; cercava davvero la pace il premier ma sbagliò i conti. Si illudeva. Ai tempi non c’erano i social, non c’era Twitter dove in queste ore i messaggi che vengono dall’Ucraina spaccano il cuore.Un gruppo di giornalisti a Kiev si è messo a raccontare l’assedio russo in tempo reale in inglese perché nessuno possa dire di non aver capito, di non sapere. Lo sappiamo cosa sta accadendo, cosa è accaduto. Ma non sappiamo che fare. La pandemia ci ha prostrati. Siamo stanchi. Dopo la guerra al covid vogliamo un po’ di pace. Mi domando cosa avrebbe scritto su Twitter Chamberlain nel 1939. Forse avrebbe scritto: sanzioni durissime.