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2 MARZO 2022, 5


Non sprechiamo anche questa crisi di Riccardo Luna
(agf)01 Marzo 2022 1 minuti di lettura Tra gli effetti collaterali dell'invasione russa in Ucraina c’è il fatto che tutti gli altri problemi passano in secondo piano. Non spariscono, anzi, se possibile si complicano, ma non riusciamo ad occuparcene. Prendiamo il riscaldamento globale: ieri è uscito un report delle Nazioni Unite che in altri tempi avrebbe aperto i telegiornali per l'importanza degli scenari raccontati e invece è finito nelle ultime pagine. Era già accaduto con l’emergenza Covid. Allora si disse che non avremmo sprecato quella crisi e che anzi l’avremmo dovuta usare per cambiare in meglio le cose. Non sembra che sia accaduto.
Ricordate la mobilità dolce di cui si parlava durante il primo lockdown? L’impegno di ripensare il traffico in città dando spazio a bici e trasporto pubblico per ridurre le emissioni inquinanti? E’ uscito un report europeo e le quattro città italiane analizzate sono in fondo alla classifica. Non è cambiato quasi niente. Faremo lo stesso con la guerra in corso? Passeremo dal gas russo a quello algerino, come forse sarà inevitabile nell’immediato? O ne approfitteremo per diventare finalmente un paese indipendente dal punto di vista energetico puntando dritto e forte sulle rinnovabili? La scelta non va fatta tra un anno, va fatta adesso.Ci sono decine di progetti fermi al palo per le opposizioni di comitati locali: non si tratta di ignorare le obiezioni nel nome dell’emergenza, si tratta di analizzarle in fretta ma a fondo - accogliendo quelle fondate - e poi decidere. Andare avanti. Se saremo capaci di farlo saremo un paese migliore. Non sprechiamo anche questa crisi.