maranatha!

4 marzo 2022, 2


Tutti insiemedi Gabriele Romagnoli
Ascolta l'articolo01:4504 MARZO 2022AGGIORNATO ALLE 01:11 1 MINUTI DI LETTURALa prima cosa bella di venerdì 4 marzo 2022 è quell'istintiva accelerazione per tornare prima a casa che viene compiuta quando, in un notiziario o una conversazione, sbuca la parola "nucleare". Mi torna in mente mia madre, quand'ero bambino e si facevano le vacanze insieme: io, lei e mio padre. Ogni volta che si prendeva una funivia o imboccava una strada con tornanti e strapiombo lei diceva la stessa frase: "Almeno se moriamo adesso sono contenta, perché siamo tutti insieme". Avrei avuto da obiettare che avendo otto o dieci anni la mia contentezza era proporzionata, ma il suo punto di vista era indiscutibile. Credo molte madri lo abbiano espresso.Riaffiora in tutti noi quell'idea: nel caso, non finire da soli. Come nella scena finale di Don't look up: una cena in famiglia, perdonandosi tutto, con l'aggiunta di amici che si amano. E' un riflesso condizionato: senti dire "terza guerra mondiale" o "atomica" e ti viene di mollare tutto e tornare a casa o dove a casa ti senti. Significa che a questo vagare di particelle nel cosmo hai dato un centro; che qualcosa da salvare ce l'avresti; che se anche non ci sarà, la tua eredità c'è stata. E ora scusate, devo andare.