maranatha!

7 marzo 2022, 3


Non era chiaro o conveniva
All'oligarca Vladimir Soloviev sono state sequestrate due ville sul lago di ComoE’ sempre impressionante la rapidità dei voltafaccia, l’inversione di rotta con cui i salamelecchi di benvenuto si trasformano in grida che incitano i cani. E’ sempre una sorpresa, la mezza giornata in cui cambia di segno il cosiddetto “comune sentire”, ma questa volta è sbalorditivo. La caccia agli oligarchi è il nuovo padel: non c’è chi non si eserciti una mezz’ora, anche da fermo, ad additare la tal villa sul lago di Como, quel certo stabilimento balneare in Versilia, lo yacht ormeggiato all’Argentario, anzi una dozzina, li conosco di persona, ho fatto io il rogito, ero l’autista della delegazione, mia cugina gli puliva casa il giovedì.Io, devo ammetterlo, per un certo periodo mi sono distratta – negli anni scorsi – ed è stato quando la compravendita di pezzi di Paese ai megamiliardari russi che neanche venivano di persona a vedere l’acquisto è diventata talmente una prassi che prima finiva nelle brevi di cronaca, poi nemmeno in quelle, alla fine era la norma. Il brusio di fondo. Ma prima, prima di distrarmi dico, ricordo benissimo certe cerimonie tragicamente lunghe, certi inviti in carta intestata di enti locali e capitani d’impresa affinché i cronisti venissero alla conferenza stampa in cui si dava notizia dell’importante investimento immobiliare, il rilevamento della quota di maggioranza, la cogestione del progetto.Non è che gli oligarchi non fossero allora quello che sono oggi: gente che ha fatto i miliardi grazie a un tipo che sparava ai giornalisti, torturava ed eliminava i dissidenti col polonio, per restare ai dettagli vistosi. Quindi o non era chiaro allora, a chi si vendevano industrie spiagge e ville, o conveniva stare zitti e prendere i soldi. Non saprei cosa preferire.