maranatha!

9 marzo 2022, 2


Uno scontro vale l'altro
L'incendio nella centrale nucleare di Zaporizhzhia dopo l'attacco dei soldati russiIl Covid quindi non è più un problema, si direbbe sfogliando i giornali e accendendo la tv. E’ finita la pandemia? Non risulta, sarebbe stata una notizia da prima pagina e da apertura dei tg, per lo meno. No, non è che l’allarme sia rientrato: è che ce n’è uno nuovo altrettanto spaventoso, c’è la guerra. La minaccia nucleare, addirittura. Dunque fuori i virologi e dentro gli analisti di politica estera, categoria solitamente ignorata dalla tv.Grande fibrillazione alla ricerca dei nuovi numeri di telefono. Contratti last minute di esclusiva per sottrarre l’esperto “che buca il video” ai concorrenti. La politica estera in tempo di pace “non tira”, si dice: non fa ascolti e non fa vendere copie. Deve essere anche per questo che non ne sappiamo mai niente, tutto nel mondo ci sembra sempre succedere all’improvviso: un conflitto latente da otto anni lo scopriamo con le bombe. Negli otto anni precedenti, difatti, le proposte di inchiesta sul conflitto - a giudicare dai segnali - imminente sono state respinte, cestinate, relegate alla notte in piattaforme dedicate.I giornalisti di esteri free lance, quindi tutti quelli giovani, gli stessi che ora i direttori si litigano per averli come “il nostro inviato”, fino a ieri erano sopportati come rompiscatole ossessionati, nessuno che rispondesse loro al telefono, che pagasse loro l’assicurazione per una trasferta. Ora però, ecco. Allo scontro fra un Vax e un No Vax si può sostituire il “dibattito” fra un ucraino e un russo. Via i servizi sul racket delle mascherine, dentro con quelli sulla corsa ad accaparrarsi pillole di iodio. Gli esperti dicono che non bastano, in caso di radiazioni. Lo immaginavo persino io. Per il resto, tutto a posto.