maranatha!

12 MARZO 2022, 3


Disinformazione e complotti
Marianna Podgurskaya, nota blogger ucraina, a sinistra mentre fugge dall'ospedale di Mariupol e a destra in una foto del profiloMa, mi domando, i vecchi Agit-Prop No Vax e i nuovi No War sono proprio le stesse persone, ammesso che siano persone? Tolti gli algoritmi, quelli con l’uovo al posto della foto, gli altri: sono gli stessi? Perché sarebbe interessantissimo questo fenomeno di massa: i negatori dell’evidenza indefessi e militanti che cambiano causa secondo le notizie del momento. Il virus non esiste, la guerra non esiste. La propaganda e la censura, russe in questo caso, si capisce cosa siano e a cosa servano. Propaganda, divulgazione di notizie false, e censura, oscuramento di quelle vere, appunto.Ma come può attecchire, tutto questo, ora che ogni telefono è un occhio? Come è possibile che ci sia qualcuno che crede che l’ospedale di Mariupol sia un set e la donna incinta nella foto una comparsa? In cosa, questo antagonismo rispetto alla realtà, soddisfa chi lo incarna: si sentono, da casa, detentori delle verità che sventano il complotto mondiale? Una regressione collettiva ai giochi dell’infanzia?Marina Lugova, ucraina, vive in Italia da 15 anni e mi racconta delle sue “amiche di una vita”: “Sul mio telefono ho avvisi in tempo reale di quello che succede, quando si accende allarme di bombardamento inizio a scrivere. Come stai? Dove sei? E so che Y. si nasconde con la figlia nella vasca, O. ha attrezzato un letto per le sue due bimbe nello sgabuzzino, non vuole scappare perché lo ha già fatto otto anni fa a Donetsk. Qualcuna sta solo sdraiata nel corridoio. So tutti i nascondigli di tutte le mie amiche. Che fino a ieri avevano lavoro, una vita e ora hanno solo la paura”. Che sia, Marina che mi parla piangendo, un’agente della disinformazione? Le sue amiche, comparse? Urge indagare. Chi la paga, Marina?