maranatha!

1 aprile 2022, 4


Perché tolleriamo le 190 chat di pedopornografia su Telegram? di Riccardo Luna Quando si è scoperto che su un paio di canali Telegram migliaia di utenti si scambiavano le copie digitali dei quotidiani del giorno che quindi potevano leggere senza pagare, abbiamo gridato alla fine dell’informazione, asserito, addirittura, che da quel furto passava il futuro del giornalismo e ottenuto la chiusura dei canali suddetti. Quando sempre su Telegram un gruppo di esaltati No Vax ha aperto il canale Basta Dittatura per organizzare la resistenza al Green Pass abbiamo temuto nientemeno l’insurrezione e il canale è stato chiuso direttamente dal fondatore di Telegram, Pavel Durov. Ma se così facendo abbiamo “salvato” il giornalismo e le istituzioni democratiche, mi chiedo perché non accada nulla sul fronte della pornografia, del ricatto alle donne, delle violenze sessuali anche a minori. Da qualche tempo infatti una organizzazione di esperti che si fa chiamare PermessoNegato scandaglia periodicamente i canali Telegram per monitorare il fenomeno. Due numeri dall’ultimo report. Il primo: sono 190 i gruppi/canali Telegram attivi nella condivisione di materiale pornografico non consensuale destinati ad un pubblico italiano. Il secondo: sono quasi 9 milioni gli utenti non unici registrati che li frequentano. Considerando i doppioni si arriva ad una stima di sei milioni. Sei milioni di persone che si scambiano video a sfondo sessuale di donne anche giovanissime senza il loro consenso. Sono video di ex partner che vogliono vendicarsi o rubati illecitamente su piattaforme come OnlyFans. Non sono innocui. Le chat pubblicate nel report mostrano chiaramente gli utenti chiedere video con bambine” o comunque violenti. Questa cosa non la scopriamo oggi. Sono due anni che vengono diramati rapporti: con l’unico risultato che i gruppi e gli utenti crescono. Sono raddoppiati in un anno. Perché nessuno fa nulla? Perché tolleriamo questo mercato degli orrori contro le donne? Perché non interviene la polizia postale o il fondatore Pavel Durov che si professa paladino delle libertà e dei diritti civili?