maranatha!

9 aprile 2022, 3


 Su cosa poggia la leva del dubbio 
Una drammatica immagine da Mariupol, un gruppo di civili uccisi mentre cucinavanoVerità, e altre piccole cose. Ieri su questo giornale il vicesindaco di Mariupol, Serhiy Orlev, ha risposto a una domanda di Daniele Raineri sui forni crematori mobili. C’è la sicurezza al cento per cento che i russi li stiano usando? “No, non sono sicuro e non posso dirlo al cento per cento. Potrò dirlo se e quando riceveremo foto o video fatti con il cellulare oppure immagini prese con i satelliti o riceveremo testimonianze dirette di persone che li hanno visti”. Se non possiamo vederlo né abbiamo testimonianza di chi ha visto non possiamo essere sicuri.E’ logico. Ripenso alla storia per come l’abbiamo studiata e, correggetemi se sbaglio, di Menenio Agrippa che fronteggia l’esercito aurunco non abbiamo immagini satellitari né video di telefonini: ci siamo grosso modo fidati di chi ci ha raccontato perché era lì e ha riferito a qualcuno che ha scritto. Ci siamo fidati Tacito, per esempio, abbiamo tradotto centinaia di versioni – alcuni di noi più di altri – abbiamo mandato a memoria il racconto di chi ha vinto. Degli sconfitti le tracce sono sempre scarse. Sarebbe interessante un bel confronto televisivo fra storici con uno che mette in dubbio che Asdrubale genero di Amilcare abbia effettivamente preso piede in Spagna.Ottimo un testimone cartaginese delle guerre puniche ma intanto è andata così, abbiamo dato per buona fin dalle medie la storia pubblicata sui sussidiari. Ora però la domanda è una. Con l’eccezione dei forni crematori abbiamo non solo testimonianze dirette e racconti dei cronisti di guerra ma financo immagini delle telecamere a circuito chiuso degli uffici postali da cui i saccheggiatori hanno spedito a casa il loro osceno bottino. Qual è, esattamente, la leva del dubbioSu cosa poggia la leva del dubbioUna drammatica immagine da Mariupol, un gruppo di civili uccisi mentre cucinavanoUna drammatica immagine da Mariupol, un gruppo di civili uccisi mentre cucinavanoVerità, e altre piccole cose. Ieri su questo giornale il vicesindaco di Mariupol, Serhiy Orlev, ha risposto a una domanda di Daniele Raineri sui forni crematori mobili. C'è la sicurezza al cento per cento che i russi li stiano usando? "No, non sono sicuro e non posso dirlo al cento per cento. Potrò dirlo se e quando riceveremo foto o video fatti con il cellulare oppure immagini prese con i satelliti o riceveremo testimonianze dirette di persone che li hanno visti". Se non possiamo vederlo né abbiamo testimonianza di chi ha visto non possiamo essere sicuri.E' logico. Ripenso alla storia per come l'abbiamo studiata e, correggetemi se sbaglio, di Menenio Agrippa che fronteggia l'esercito aurunco non abbiamo immagini satellitari né video di telefonini: ci siamo grosso modo fidati di chi ci ha raccontato perché era lì e ha riferito a qualcuno che ha scritto. Ci siamo fidati Tacito, per esempio, abbiamo tradotto centinaia di versioni - alcuni di noi più di altri - abbiamo mandato a memoria il racconto di chi ha vinto. Degli sconfitti le tracce sono sempre scarse. Sarebbe interessante un bel confronto televisivo fra storici con uno che mette in dubbio che Asdrubale genero di Amilcare abbia effettivamente preso piede in Spagna.Ottimo un testimone cartaginese delle guerre puniche ma intanto è andata così, abbiamo dato per buona fin dalle medie la storia pubblicata sui sussidiari. Ora però la domanda è una. Con l'eccezione dei forni crematori abbiamo non solo testimonianze dirette e racconti dei cronisti di guerra ma financo immagini delle telecamere a circuito chiuso degli uffici postali da cui i saccheggiatori hanno spedito a casa il loro osceno bottino. Qual è, esattamente, la leva del dubbio?