maranatha!

13 aprile 2022, 11


Opinioni, fascisti e pensiero unicoIl cast di "Catarina e la bellezza d'ammazzar fascisti" in scena al Teatro Argentina di RomaIl cast di "Catarina e la bellezza d'ammazzar fascisti" in scena al Teatro Argentina di RomaVerità, giustizia, bellezza e altre piccole cose. Ho avuto ieri la risposta alla domanda: a cosa serve il teatro se il mondo finisce? A cosa serve l'arte, che senso ha dipingere cantare filmare danzare, scrivere e disquisire mentre il mondo come lo abbiamo conosciuto muore: di peste di bombe, di carestia. Non dovremmo invece agire, fare cose che cambiano le cose - combattere, sì - anziché limitarci a raccontarle, custodendo come monaci frammenti di memoria?L'arte è davvero una forma di lotta anche quando i teatri diventano rifugi e tombe, lazzaretti? Lo è, mostrano Tiago Rodrigues, drammaturgo e regista portoghese, e i suoi fenomenali attori in scena. "Catarina e la bellezza d'ammazzar fascisti", sarà ancora per due giorni al Teatro Argentina di Roma. Non perdetelo, è l'azione di scena più potente che possiate vivere. Rodrigues, 45 anni, ha scritto un meraviglioso testo fluviale, partitura per otto voci: si chiamano tutti Catarina, i protagonisti, in omaggio alla bisnonna che per vendicare Catarina, bracciante assassinata dai fascisti, ne uccide ogni anno uno - un complice, un mandante - e queste volontà lascia: che tutti nella sua famiglia continuino a farlo a partire dal loro ventiseiesimo anno.L'ultima delle Catarinas non riesce. Il dubbio entra "come vento dalla finestra". E' questa dunque la giustizia? Memorabile il monologo della Catarina madre sulle "opinioncine", sulla libertà di parola - il dibattito in corso sul pensiero unico. Vero protagonista dello spettacolo è il pubblico, sempre illuminato da mezza luce. Arriva infine il comizio del politico, parole che sentiamo distrattamente ogni giorno. E lì, nella reazione del pubblico, il teatro diventa azione, torna coscienza.