maranatha!

26 aprile 2022, 2


La prima cosa bella di martedì 26 aprile 2022 è Davide Nicola. Sulla sua carta d'identità sta scritto che è un allenatore di calcio, ma in realtà è un escapista, l'ultimo erede di Houdini. Nicola prende squadre in agonia, con la cartella clinica che indica: retrocessione garantita, somministrare placebo. Arriva, le studia un po', poi le scuote e cerca di rianimarle. Ci riuscì a Crotone e fu un mezzo miracolo. L'altro lo sta provando a Salerno. In mezzo ci furono, non riconosciuti dalla congregazione delle cause dei santi, Genoa e Torino. Tutti ricordano che per celebrare l'impresa andò in bicicletta da Crotone a Torino: un'altra risalita, lunga quanto la penisola. Il suo direttore sportivo dice che dovrebbe stare all'Inter, io credo che ogni uomo abbia la propria dimensione e missione, che esista un fascino estremo nel chiudersi in una cassaforte, farsi buttare in fondo al mare e venirne fuori, tornare su. La vetta è per allegri conti, gente che gioca con gli assi e non ha mai preso un due di picche. Il fondale è per pesci nicola, che hanno bisogno di toccarlo per crederci e di non crederci mai per tornare a galla. Poi dicono: la salvezza è il mio scudetto. Non è così per tutti noi, ogni giorno?