maranatha!

20 maggio 2022, 3


Sanna Marin come risorsaFacebook Twitter Email LinkedInLa prima ministra finlandese Sanna Marin a Palazzo Chigi accolta dal presidente del Consiglio, Mario DraghiLa prima ministra finlandese Sanna Marin a Palazzo Chigi accolta dal presidente del Consiglio, Mario DraghiLa fiammata di italico entusiasmo per Sanna Marin ha un retrotono ormonale che - ai fini reputazionali - sarà bene dissimulare concentrandosi piuttosto sull'opportunità che l'interesse verso questo strano esemplare suscita. Marin (che era premier della Finlandia anche prima di chiedere l'ingresso nella Nato, va detto: forse i fan non l'avevano notata, d'altra parte desideriamo solo ciò che vediamo - come spiega Hannibal the cannibal) è una giovane donna di 37 anni alla guida di un paese, fatto questo già di per sé paragonabile da noi alla femmina barbuta: qui le donne di 37 anni le usiamo al massimo come candidate di bandiera da usare per mostrare che le abbiamo messe in rosa, poi scompaiono e cominciano a giocare i maschi, come è normale.Ma la Finlandia è un paese semplice, sento dire: non è mica l'Italia, non ha la nostra storia la nostra complessità. Lì ci sono solo betulle e laghetti, saune, al massimo hanno esportato nel mondo - ma è già per palati fini - Sibelius e Alvar Aalto. Più di recente romanzi sull'allegro suicidio. Mah. Comunque non di questo che volevo parlare, ma del fatto che Marin oltre ad avere un solido curriculum accademico e politico (non è una che democraticamente porta in dote la sua incompetenza, come da noi fa moda) ha una biografia interessante. E' cresciuta con due madri (la sua biologica, la nuova compagna di lei) e ha per questo provato, dice, "un senso di invisibilità" perché "delle famiglie arcobaleno non si parlava". Pensate, neppure in Finlandia. Ora io non so se questo possa aiutare la causa del ddl Zan, omotransfobia e tutto i comparto di tabù che ci portiamo appresso ma la metto qui: ne approfitterei, nella festa degli ormoni, per fare campagna.