maranatha!

27 maggio 2022, 8


Gli avverbi di De MitaFacebookTwitterEmailLinkedInTre anni fa, a 91 anni, Ciriaco De Mita era stato rieletto sindaco della sua citta, NuscoTre anni fa, a 91 anni, Ciriaco De Mita era stato rieletto sindaco della sua citta, NuscoLa prima volta che il giornale mi ha mandata a parlare con Ciriaco De Mita non avevo ancora 26 anni, il Muro di Berlino era al suo posto ed era in corso una delle faide interne alla Dc al cospetto delle quali la Guerra Fredda appariva un processo lineare. De Mita, da poco ex presidente del Consiglio, aveva appena rinunciato a formare un nuovo governo. Gli sarebbe subentrato Andreotti. Mi ricevette in un suo studio privato, alzò solo un attimo gli occhi dalla scrivania e senza rivolgermi la parola ("Buongiorno", forse, disse a mezza bocca) chiamò al telefono il mio direttore. "Questa non è adatta, non può capire", gli disse davanti a me, "questa" ero io.Sconsolato dalla risposta, passò a dettare sillabando. Non c'erano i social né l'attuale suscettibilità, dunque a posto così. Dopo due ore nel labirinto delle subordinate, incisi e sospiri, tornai con quattro cartelle scritte a mano che declamai al collega esegeta della lingua dei ‘basisti': ogni corrente dc aveva difatti un esperto nella traduzione di quel preciso idioma. "Interessante questo passaggio", disse fermandomi a metà della terza cartella: "Questo", e ripeté fra diecimila parole un solo avverbio di otto sillabe.Ho passato i primi quindici anni della mia vita di cronista a decifrare la complessità della prosa e del pensiero dei leader politici, i secondi quindici a piangerne l'assenza: di prosa, di pensiero. Qualche anno fa, ormai con me amichevole non so se per abitudine o per resa, mi ha presa sottobraccio, in Transatlantico, e indicando un suo giovane collega ha detto: "Quando dice una cosa semplice è perché mente". Anche voi, ho risposto, mentivate. "Sì, ma sapevamo sempre per andare dove", e ha allungato il passo contento.