maranatha!

8 giugno 2022, 2


La media gioventùdi Gabriele RomagnoliLa media gioventù08 Giugno 2022 alle 00:011 minuti di letturaFacebook Twitter LinkedIn Email Link PinterestLa prima cosa bella di mercoledì 8 giugno 2022 è la media gioventù, quella che non ha fatto né la guerra né la rivoluzione, non ha cambiato il mondo e non l'ha distrutto, ed è ancora qui a raccontarlo. L'altro giorno, in un libro intitolato "1972", scritto da Francesca Capossele, ho sottolineato questa frase: "I giovani fuori dalla loro gioventù diventano solo degli adulti che vogliono convincere altri giovani di aver fatto delle esperienze migliori". Esattamente così. Ogni generazione vuol convincersi di non essere passata invano, di aver avuto un'esperienza strepitosa e, va da sé, irripetibile. Ma ogni generazione non è che una somma di individui con la propria paura di essere stati trascurabili, intenti a ingigantire la propria ombra mentre scende la sera. Di fronte alla storia la sola strategia di sopravvivenza è l'umiltà, rara eppure indispensabile al presente. Quanto al passato, salva dal ridicolo. Una gioventù straordinaria? Come no. Si viaggiava con l'lnter Rail, si votava radicale perché prima venivano i diritti, si ascoltavano i Pink Floyd, s'è vinto un Mondiale. S'è accantonata la violenza, ma non s'è trovata la pace. I più generosi tra noi vorrebbero sinceramente che ai giovani succeduti toccassero esperienze migliori ma, osservandoli perdersi nei loro schermi, non lo credono. Per quello, alla fine, ci cascano: pensano, pur senza orgoglio, che la media gioventù sia stata la meglio gioventù.