maranatha!

9 giugno 2022, 2


La rabbia che montaFacebook Twitter Email LinkedInUn momento dei disordini a Peschiera del GardaUn momento dei disordini a Peschiera del GardaPensavo alle banlieue, ai quartieri che diventano pentole a pressione di una rabbia che quando esplode è troppo tardi, covava da anni, quando arriva è esplosa già. Pensavo che la Francia dovrebbe essere una specie di macchina del tempo che ci mostra il futuro, lì tutto è cominciato prima e dunque lo sappiamo, cosa succede dopo. Pensavo che non è tanto l'aggressione di tipo sessuale, quello che conta in questa storia dei ragazzi sul treno, ma l'esplosione di una specie di razzismo al contrario, che brutto modo per dirlo, ma questo: siamo venuti a conquistare Peschiera, noi siamo Africa e ora tocca a noi farvi scendere dai treni, farvi uscire dai locali.Poi ho letto il servizio, bellissimo e illuminante, di Brunella Giovara. Baggio, Corvetto, Giambellino: ragazzi, volontari, parroci hanno usato queste parole. Banlieue ("non lo siamo ancora ma lo stiamo diventando"), pentola a pressione. "Siamo considerati delinquenti a priori, la polizia ti ferma tre volte a settimana". Nel quartiere c'è una scuola media dove sono quasi tutti stranieri, un'altra dove "riparano" gli italiani come fosse un rifugio. Un ragazzo racconta del lockdown passato in 27 metri quadri, con molti fratelli, il prete dice che c'è analfabetismo emotivo: "Non è un problema etnico, ma di cultura".Anche se sei nato a Milano, sei cresciuto qui, sei doppiamente emarginato: perché sei nero, perché non sei cittadino italiano, non hai diritti né doveri, sei niente, sei in un limbo, colpevole a priori ma siete tanti, però, tantissimi: quindi certo che la rabbia, nel gruppo, monta. Non so se lo ius soli, il diritto di cittadinanza per luogo di nascita, sia la soluzione ma certo molto, moltissimo aiuterebbe. Bisogna fare presto.