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11 giugno 2022


Il partito del pistonedi Riccardo LunaIl partito del pistone(reuters)Siamo tornati ai tempi di quando arrivarono le prime automobili. E i maniscalchi erano preoccupati perché il loro lavoro presto non ci sarebbe più stato10 GIUGNO 2022 ALLE 11:48 1 MINUTI DI LETTURAFacebookTwitterEmailLinkedInPinterestLinkQuando arrivarono le prime automobili, i maniscalchi capirono che il loro lavoro presto non ci sarebbe più stato. L'opinione pubblica era divisa. Molti erano contrari a questi rumorosi oggetti a quattro ruote e alla fine il Parlamento inglese varò una legge che imponeva alla automobili di circolare a passo d'uomo: letteralmente, nel senso che dovevano essere precedute da una pedone con una bandiera rossa in segno di pericolo. Quella legge la chiamarono Red Flag Act e non ha salvato il destino dei maniscalchi.Nel 2035di Riccardo Luna09 Giugno 2022Né, a conti fatti, si può affermare che l'industria automobilistica abbia creato meno posti di lavoro di quella che prima ruotava attorno ai cavalli e alle carrozze. Anzi, ai tempi i più scaltri fra i costruttori di carrozze si convertirono alla costruzione di automobili. Questo aneddoto mi è tornato in mente leggendo i lamenti di un nostro ministro dopo la decisione del Parlamento europeo di fermare la produzione di automobili a benzina o diesel dal 2035. Ovvero tra tredici anni. Dice, il ministro, che rischiamo di perdere 70 mila posti di lavoro. Un dato non suffragato da alcuna seria analisi del comparto industriale; e che non tiene conto di quelli che invece verranno creati realizzando il piano verde dell'Europa: pensate agli impianti di energie rinnovabili con le quali sostituiremo la dipendenza dai combustibili fossili.Il futuro del resto fa sempre questo effetto ad alcuni: fa venire voglia di tornare al passato. Di alzare una bandiera rossa in segno di pericolo. Ma qui l'unico pericolo è il cambiamento climatico. Il fatto che è andato così avanti che forse il 2035 potrebbe essere addirittura tardi. E invece la decisione dell'Europa è sacrosanta. Se nel governo italiano prevalesse il partito del rinvio vorrebbe dire che ai nostri figli un giorno diremo che non abbiamo fermato la fine del mondo perché dovevamo difendere chi costruisce bielle e pistoni.