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22 giugno 2022, 6


Con "Puglia on the road", a Bari per parlare e confrontarsi sul tumore mammarioDiFrancesco Maria Cassano -22 Giugno 2022Il 24 giugno appuntamento scientifico presso l'Oncologia Medica Universitaria del Policlinico di BariUn evento alla sua prima edizione ma che si prefigge di divenire un appuntamento annuale di confronto tra esperti.Di tumore mammario si parlerà a Bari il 24 giugno, presso l'Aula Magna del Policlinico, nell'ambito della 1° edizione di "Puglia on the road" un confronto tra specialisti e medici per parlare e confrontarsi su percorsi terapeutici della neoplasia più diagnosticata nelle donne: un tumore maligno ogni tre (30%) è purtroppo oggi un tumore mammario. La prevenzione resta l'arma più importante: la sopravvivenza a 5 anni di un tumore della mammella, diagnosticato in fase precoce, grazie alle campagne di screening, prevenzione e alle più moderne apparecchiature diagnostiche, è giunta all'88% circa. Nella relazione annuale del Ministero della Salute, nel 2020 in Italia sono state stimate circa 55mila nuove diagnosi di carcinomi e nel 2021, purtroppo, sono stati accertati 12.500 decessi. Purtroppo la pandemia degli ultimi anni ha rallentato gli screening per il tumore del seno, tanto da avere la Puglia ben a di sopra della media italiana per numero di mancati esami effettuati. Un dato sconfortante.Protagonista della giornata di studio barese, sarà la figura femminile in qualità di paziente e donna attiva nella vita socio-lavorativa, nonché di operatore sanitario coinvolto nel management del carcinoma mammario attraverso percorsi di prevenzione. L'evento scientifico è promosso e organizzato dal Prof. Camillo Porta (Ordinario di Oncologia Medica e Direttore della U.O.C. di Oncologia Medica Universitaria del Policlinico di Bari) e dalla Dott.ssa Stefania Stucci (Responsabile Ambulatorio Breast Care Unit presso la U.O.C. di Oncologia Medica Universitaria del Policlinico di Bari)."Con la creazione di una rete oncologica pugliese e di un network tra le Breast Units della Puglia -spiega l'oncologa Stucci- si mira a creare percorsi diagnostici terapeutici uniformi, lineari e finalizzati a diagnosticare rapidamente la malattia, considerato che il tumore alla mammella rappresenta circa il 30% dei casi totali di cancro in Puglia. Tale ambizioso progetto prevede, tra l'altro, di intervenire tempestivamente con le cure mediche, chirurgicamente e aumentare le possibilità di sopravvivenza. Grazie alla ricerca scientifica e alla scoperta dei biomarcatori che promuovono lo sviluppo e la progressione del tumore, riusciamo a garantire un miglior controllo della neoplasia. Di fatto, abbiamo remissioni prolungate, per cui per molte donne si può parlare di cronicizzazione. Non è raro, dunque, trovare pazienti impegnati nella vita sociale con oltre 10 anni dalla diagnosi. Pertanto, alla migliore cura si deve affiancare anche una terapia di supporto psicologico per ottimizzare la qualità della vita sociale e professionale. La nostra mission è anche potenziare la ricerca clinica, offrire al paziente oncologico trattamenti innovativi, ridurre la spesa sanitaria in quanto, nell'ambito di progetti scientifici e clinici, i farmaci vengono forniti gratuitamente e, soprattutto, ridurre l'emigrazione sanitaria verso le grandi regioni settentrionali"."In Puglia -conclude la Dott.ssa Stucci- la riduzione degli screening per il tumore del seno è stata più alta della media italiana. Nel primo anno e mezzo della pandemia gli esami "omessi", rispetto al periodo pre-Covid, sono stati 44.380. L'Oncologia Medica Universitaria, lo scorso anno, ha erogato circa 400 visite oncologiche mostrando, tra l'altro, un trend in incremento anche nei primi sei mesi del 2022. In parallelo, è stato istituzionalizzato un ambulatorio di Cure Simultanee (Dott.ssa Teresa Grassi) all'interno del quale le pazienti possono beneficiare delle terapie di supporto per un benessere psico-fisico".