maranatha!

25 giugno 2022, 4


Cannabis, Mussolini e CavourFacebook Twitter Email LinkedInIl libro del Post/Iperborea della collana "Coase spiegate bene"Il libro del Post/Iperborea della collana "Coase spiegate bene"Ho trovato figlio piccolo con un libro in mano, per la sorpresa gli ho chiesto "che fai, leggi?". Si sa che non bisogna mai turbare un'attività solitaria né, del resto, fare a un adolescente domande idiote. Ha fatto sì con la testa. Ho riconosciuto dalla copertina il volume del Post/Iperborea intitolato "Le droghe, in sostanza", collana Cose spiegate bene.Qualche ora dopo è venuto lui da me. "Ma', perché vi occupate solo di quello di cui non frega niente a nessuno, tipo tutto il tempo a parlare di politica, di Cinquestelle e Salvini, e mai di cose concrete? Lo sai tu quanta gente si fa di farmaci in America? E lo sai quanti soldi ci fanno le mafie con la cannabis?". Lo so, ma hai visto: il referendum non è stato ammesso. "Eh, appunto". Stabilito il flebile contatto con la lettura grazie alla presa dell'argomento ho rilanciato con "Legalizzala!" delle edizioni People, di Giuseppe Civati. Lo ha preso e lo ha messo accanto al vinile di Kendrick Lamar, gesto che ho interpretato come accogliente.Poi ho trovato nel primo numero della rivista "Inedita" un servizio di Paolo Brogi sullo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, unico autorizzato in Italia alla coltivazione di cannabis terapeutica. Nel 2020 il fabbisogno è stato di una tonnellata, la produzione di circa 150 chili. Il resto si compra all'estero, mentre lo stesso soggetto - lo Stato - sequestra e distrugge coltivazioni in Puglia, Sicilia, Liguria: l'equivalente di milioni di euro. Il pezzo si chiude con una nota storica. Dice che Cavour coltivava cannabis nelle sue tenute, Mussolini dichiarò l'hashish "droga da negri". L'ho raccontata a tavola: "Non per parlare di politica", ho premesso. L'adolescente ha sorriso.