Creato da donmichelangelotondo il 27/10/2013
proporre buoni e belli pensieri
 

Messaggi di Marzo 2020

31 marzo 2020

Post n°1654 pubblicato il 31 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

RISPONDETEMI
Mc 11,27-33
Gesù non agisce per sé, ciò che dice e fa non gli appartiene, Gesù non seduce, mai, ma conduce al Padre, sempre. Questa è l'autorità buona con la quale opera Gesù: lo sguardo unificato rivolto a Dio e agli uomini. L'autorità dell'amore che libera, non rende schiavi, l'autorità che fa sempre riferimento a un Terzo tra me e l'altro, e - immersa nello sguardo di questo Terzo - guarda al fratello e alla sorella con occhi limpidi e benevoli, e se ne prende cura.

 
 
 

30 marzo 2020

Post n°1653 pubblicato il 30 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

LO SPAZIO DEL PERDONO
Mc 11,20-26
Il male subìto, infatti, congela la memoria e con il suo ricordo ossessivo se ne impadronisce. In questo modo l'offensore continua a esercitare un potere su di noi. Credere è sporgersi verso Dio uscendo dalla gabbia in cui siamo installati per trovare un'instabilità che ha il suo punto di appoggio fuori di noi, in Dio. Smettendo di fidarci solo di noi stessi. Desistiamo dal rimuginare il passato continuando a farlo vivere nell'oggi e ascoltiamo la Scrittura. Liberando l'altro non dalla responsabilità del male che ha fatto ma dall'essere totalmente identificato da esso, cominciamo a liberare noi stessi dall'essere totalmente prigionieri del male subìto. Possiamo scorgere il male di cui noi siamo attori e di cui ci credevamo immuni, presi dal nostro dolore. A nostra volta anche noi abbiamo bisogno di perdono. E si crea futuro laddove sembrava regnare solo il passato.

 
 
 

Pretendo che l'amico viva

Post n°1652 pubblicato il 29 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

DOMENICA QUINTA DELLA RISURREZIONE DI LAZZARO
Gesù piange. Le lacrime sono la sua ribellione, stupenda "arroganza" dell'amico che si rifiuta di accettare la morte dell'amico. Amore arrogante fino al grido: vieni fuori! Gesù piange. Le lacrime sono la sua ribellione, stupenda "arroganza" dell'amico che si rifiuta di accettare la morte dell'amico.
Amore arrogante fino al grido: vieni fuori!

 
 
 

28 marzo 2020

Post n°1651 pubblicato il 28 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

DAPER ASCOLTARE
Mc 11,12-19
Attorno a noi possono accadere fatti scioccanti in cui sembra regnare il capriccio di Dio; oppure fatti eclatanti che, cercando di contrastare ruberie ammantate di sacro, riescono appena a fare un po' di clamore. Quindi possono esserci due tipi di ascolto. Il primo dei discepoli sembra voler custodire ciò che non si capisce per chiederne la spiegazione in un secondo momento. Il secondo dei capi dei sacerdoti e degli scribi è talmente diverso che c'è da domandarsi se sia veramente ascolto! Proprio per questo arrivano a elaborare progetti di morte. E noi allora,che tipo di ascolto vogliamo fare? Un ascolto compiacente di noi stessi e dei nostri interessi oppure un ascolto che mette veramente in discussione, che sa andare al di là delle immediate apparenze e che cerca il significato profondo di ciò che accade? 

 
 
 

27 marzo 2020

Post n°1650 pubblicato il 27 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

CIECO E PURE È LUI CHE CI VEDE
Mc 10,46-52
Il cammino di Gesù verso Gerusalemme dimostra la cecità dei discepoli.Hanno rimproverato quelli che portavano dei bambini a Gesù perché li toccasse, allorché egli intendeva abbracciarli e benedirli,perché sono i bambini a insegnarci come accogliere il regno di Dio:a mani vuote e con il sorriso!Poi, mentre Gesù annuncia loro,per la terza volta, che deve soffrire e risorgere,due di loro,si preoccupano di ottenere posti di privilegio.Alla fine la luce!A Gerico il re di Israele Sedecia,era stato catturato dai soldati di Nabucodonosor.Ma ecco che a Gerico,Bartimeo il cieco,vede il figlio di David,non re potente,ma colui la cui caratteristica è la misericordia.E lo si vuol far tacere:non si vuole un Dio tenero. Ma egli insiste. Gesù lo chiama. Lui,balzato in piedi, sta davanti a Gesù,dopo aver lasciato cadere, anzi,gettato via,il suo mantello.Giunge spogliato: Chiunque non rinuncia a tutto ciò che possiede non può essere mio discepolo. Costui davvero è discepolo.

 
 
 

26 marzo 2020

Post n°1649 pubblicato il 26 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

A SERVIZIO DELLA VITA
Mc 10,35-45
Per il cristiano c'è soltanto un prestigio: vivere per far fiorire la vita altrui; ed è gloria esigente perché non ammette compromessi: in gioco non è un fare, ma un modo di essere, di abitare la propria umanità. In ogni ambito in cui operi, il discepolo deve discernere come servire la vita, altrimenti non sarà discepolo. Infine, Gesù ricorda che a fondamento di un'esistenza così vi è lui stesso, il modo in cui ha incontrato, ascoltato, consolato, guarito, pianto, si è seduto a tavola: solo restando in lui e con lui si può assumere il suo stile e raccontarlo.

 
 
 

25 marzo 2020 bis

Post n°1648 pubblicato il 25 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

ACCORRERE AL VERO TESORO
Mc 10,17-27
Tanta gente si avvicina a Gesù: le folle che accorrono a lui; i farisei si avvicinano sospettosi, i bambini vengono portati a Gesù; infine un uomo che gli corre incontro e gli si getta davanti in ginocchio. Gesù riesce sempre a entrare in relazione con ciascuno di loro e apre una strada da percorrere che spetta a loro scegliere di percorrere. Gesù all'uomo in ginocchio davanti a lui,chiede di vendere le ricchezze e di aderire a un altro tesoro che lui stesso non si era procurato: quel tesoro in cielo che si riconosce mettendosi alla sequela del Signore. Un tesoro che non dipende solo dalla nostra intraprendenza economica, ma che ci mette in relazione con il Signore e con i nostri fratelli, dunque una situazione meno sicura e più precaria. Anche qui compare una richiesta di fiducia da parte di Gesù verso di loro: il tesoro che chiede ai discepoli di vendere in questo momento è l'idea di fare da soli, dimenticando che c'è un Dio che fa grazia, che rende possibile quello che per noi è impossibile.

 
 
 

25 marzo 2020

Post n°1647 pubblicato il 25 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

GIÀ E NON ANCORA
Mc 10,28-34
Nessun masochismo, ma adesione alla realtà: per accogliere un dono, un qualsiasi dono, anche umano, è necessaria una serie di rinunce, di scelte, di decisioni, fatte con grande serietà. Quel Gesù per il quale si è lasciato tutto, in nome del quale in questa vita si è vissuta una rete di relazioni, di amore, che ha comportato anche rinunce e sofferenze, quel Gesù che è stato ucciso come i maledetti da Dio e dagli uomini, ebbene, quel Gesù è risorto, è vivente per sempre, e ciò rivela, a noi e al mondo, che la nostra vita, seppur possa essere vista talvolta come un fallimento, in realtà è stata, anche se ignorata o disprezzata da altri, primizia della vita eterna, e apertura a essa, poiché "gli ultimi saranno primi" .

 
 
 

23 marzo 2020

Post n°1646 pubblicato il 23 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

GESÙ RIMETTE IN DISCUSSIONE
Mc 10,1-16
La parola di Gesù rimette in discussione le nostre vite, qualsiasi strada d'amore abbiamo scelto di percorrere: Nella promessa d'amore che fa, ognuno di noi impegna la sua vita al futuro senza garanzie, senza la presunzione di poter controllare la vita, confidando soprattutto nel Signore. La rottura di una relazione non è mai un azzeramento: noi ricostruiamo la vita e il futuro dalle macerie dei nostri fallimenti. Gesù non condanna, rivela la verità di ogni vita, con le sue riuscite e i suoi fallimenti e così "pone ogni credente davanti alle sue responsabilità, e sotto lo sguardo del Dio di Gesù, che certo è Dio di verità, ma è ugualmente Padre amante e misericordioso. In altri termini la legge rimane: il divorzio è una reale contraddizione alla volontà originaria di Dio e rivela il cuore dell'uomo per quello che è. Però risposarsi ... è un segno evangelico: nei nostri fallimenti Dio riapre la possibilità di un avvenire".

 
 
 

22 marzo 2020

Post n°1645 pubblicato il 22 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

https://youtu.be/AWH3v6b5LQI
Noi oggi non siamo un un film,ma questa scena cinematografica è per noi molto attuale... don Camillo nemmeno poté celebrare,noi virtualmente si... pertanto vi ricordo alle 10e30 seppur lontani e soli nelle nostre case, vicini nel desiderio di dare un senso a tutto ciò!
Profilo FB: https://m.facebook.com/donmichelangelo.tondolo

 
 
 

21 marzo 2020

Post n°1644 pubblicato il 21 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

L'as-senza delle cose
dona l'es-senza dei legami.

 
 
 

20 marzo 2020

Post n°1643 pubblicato il 20 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

NON DA PROTAGONISTI
Mc 9,30-37 
L'incomprensione dei discepoli circa la croce è enorme, anzi si immaginano cose grandi per loro. Sono tutti presi da un'ansia di protagonismo(=in greco hypokrités). L'accusa di ipocrisia non è solo all'infingimento, alla doppiezza, ma proprio a un nascosto senso di superiorità, e quindi di disprezzo per gli altri. "La carità sia anypokrita", cioè non abbia finzioni. Sia "una carità che rinuncia al protagonismo. Rinuncia a prospettive ideali che sono fantastiche, che sono immaginarie, che non rispettano il concreto della storia umana, rifiutando così un contatto davvero salvifico con il mistero di Cristo" . Fantasie di grandezza che ci precludono di partecipare al mistero di morte e risurrezione

 
 
 

18 marzo 2020

Post n°1642 pubblicato il 18 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

 CIÒ CHE CONDIVIDIAMO CON LUI...
Mc 9,1-13
"Che significa: Fu trasfigurato?",che Gesù: "Ha lasciato vedere qualcosa della divinità, ha mostrato Dio che abitava in lui". Ma va subito rilevata la forma passiva del verbo: "fu trasfigurato" (sottinteso: da Dio). Non è Gesù che "si trasfigura", non c'è un'auto-trasfigurazione(non lo fece Gesù e nemmeno noi saremo capaci)! È un'azione che solo Dio può compiere. Essa tuttavia avviene nella carne umana di Gesù. Dunque non è un evento che evade l'umano, la storia, che esula dalla corporeità, dalla materia; anzi, più che mai, in Gesù il corpo umano appare come il luogo dove Dio abita e da dove può irradiarsi una luminosità che trabocca all'esterno. 

 
 
 

17 marzo 2020

Post n°1641 pubblicato il 17 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

STARE DIETRO GESÙ: SCELTA DI AMORE
Mc 8,34-38
Pensare "secondo gli uomini" è pensare che abbiamo la possibilità di salvare da soli la nostra vita ed è fuggire l'idea della morte. Tentiamo di guadagnare il mondo intero (la nostra vita) credendo di salvarla. È una tentazione che Gesù, come uomo, ha conosciuto sulla propria pelle: "Il diavolo mostrò a Gesù tutti i regni del mondo e la loro gloria ... allora Gesù gli rispose: ‘Vattene, Satana!'" (Mt 4,8-10).

 
 
 

16 marzo 2020

Post n°1640 pubblicato il 16 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

SINCERAMENTE,QUANTO SON DISPOSTO A MORIRE PER LUI?
Mc 8,27-33
"Tu sei il Cristo": questa è la realtà di Gesù, ma questa realtà deve essere fatta propria dal discepolo, e deve divenire principio di identità per lo stesso discepolo. Vediamo subito che Pietro, per quanto risponda con sapienza alla domanda di Gesù, non è pronto a viverne le conseguenze. Per questo lui, come noi, deve rispondere altre volte alla domanda di Gesù sulla sua identità. Perché, sinceramente parlando, noi non siamo pronti, e forse mai lo saremo del tutto, a sostenere che il Cristo, il Figlio dell'uomo, il mediatore di salvezza, debba "soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere" (v. 31). Perché poi la nostra via dovrebbe essere la sua, e noi, sinceramente, attraverso la morte non vorremmo passare.

 
 
 

15 marzo 2020

Post n°1639 pubblicato il 15 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

TRASPARENZE DI ACQUA
Alla donna che ha amato 5 uomini diversi...alla donna che cercava monti su cui adorare Dio, Gesù risponde non dando una brocca più grande o un pozzo più profondo! Ma la aiuta a capire che il monte è lei stessa e che l'amore vero è quello dato senza compromessi...e soprattutto la vera sorgente è la verità. Di Dio nel suo amore, di noi della nostra sincerità verso noi stessi.

 
 
 

14 marzo 2020

Post n°1638 pubblicato il 14 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

L'ASCOLTO INTERO
Mt 7,21-29 
L'ascolto che Gesù chiede è il fare la volontà del Padre, diventa il mettere in pratica nel vivere quotidiano e relazionale. Gesù esplicita due tipi di fondamenta della vita: sulla roccia o sulla sabbia. Il discrimine è l'ascolto "messo in pratica". Non si tratta di un'applicazione pedissequa di precetti, bensì di un lasciar abitare la Parola in noi tanto da fare di essa il fondamento del nostro vivere, la matrice che come lievito tende a permeare ogni pensiero e ogni azione. Così che le bufere della vita non impediscano di restare ben piantati, non sballottati da ogni soffio di vento.

 
 
 

13 marzo 2020

Post n°1637 pubblicato il 13 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

LA PORTA STRETTA DELL'AMOREMt 7,12-20La parola di Gesù ci sollecita ad assumere l’iniziativa del bene senza aspettarci il contraccambio. Il fratello, la sorella ci interpellano con la loro aspirazione a bellezza, a bontà, a giustizia. Avere attenzione e comprendere l’altro comporta necessariamente un movimento di empatia e di immedesimazione. È questa la via della vita che si apre davanti a noi e nella quale il Signore ci invita a entrare. Sappiamo quanto sia difficile amare l’altro, ci è richiesta una disciplina, un lavoro su di sé, “un lavoro a giornata”. È “stretta” la porta che vi conduce, perché non è affatto semplice accogliere l’altro nella sua verità, senza cercare facili scappatoie per eludere la fatica dell’incontro. Nel concreto ambito delle relazioni umane possiamo divenire “falsi profeti” gli uni per gli altri: quando rivestiamo il manto del nostro tornaconto oppure cerchiamo di legare l’altro a noi, senza lasciargli la libertà di essere se stesso. I “frutti” che ne scaturiscono attestano o meno l’autenticità di quella relazione. Sì, spesso pensiamo che i falsi profeti siano gli altri, ma dovremmo sentire nostro l’avvertimento di Gesù. Fissiamo con maggiore intensità il nostro sguardo su Gesù e al suo stile di vita per imparare da lui che è passato accanto alle vite degli uomini facendo il bene e guarendo.

 
 
 

12 marzo 2020

Post n°1636 pubblicato il 12 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

UNA VIA TRA LE PAROLE
Mt 7,1-11
L'eterna tentazione di ogni essere umano è quella di misurare l'altro, ergersi a suo giudice, dimenticando che l'altro non mi appartiene, non ne sono il Signore. È solo "mio fratello",che tra l'altro appartiene solo a Dio. Pertanto, giudicare significa prendere il posto di Dio. Solo a lui infatti, secondo le Scritture, spetta il giudizio. Anche il Figlio, cui pure, essendo Figlio dell'uomo, esso è demandato, dice: "Non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo". Ogni giudizio, dunque, è un abuso di potere. Quindi se non l'ha fatto lui...

 
 
 

11 marzo 2020

Post n°1635 pubblicato il 11 Marzo 2020 da donmichelangelotondo

APRIRE GLI OCCHI ALLA VITA
Mt 6,24-34
Ricorre più volte l'invito di Gesù: "Non affannatevi" (vv. 25.31.34). È un invito a non preoccuparsi, a vivere in pace e nella fiducia. Non affannatevi per le cose concrete quotidiane della vostra vita, tendete lo sguardo verso l'alto perché il Signore sa ciò di cui abbiamo bisogno. Sappiamo ancora affidare la nostra vita al Signore? Sappiamo avere fiducia in lui, nella sua presenza, nel suo agire con la forza dello Spirito santo? Per Gesù c'è un "non affannatevi" e c'è anche un "cercate prima" (v. 33). C'è qualcosa che viene prima, che deve avere la priorità, su cui dobbiamo porre l'accento e concentrare la nostra attenzione: "Il regno di Dio e la sua giustizia" (v. 33). L'importante è come viviamo e non di cosa viviamo. L'importante è dove noi volgiamo lo sguardo: "Dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore" (Mt 6,21). Dobbiamo vigilare a cosa è attaccato il nostro cuore! Specie in questo tempo di Coronavirus.

 
 
 

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