Creato da donmichelangelotondo il 27/10/2013
proporre buoni e belli pensieri
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Messaggi di Gennaio 2021
Post n°1979 pubblicato il 31 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
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Post n°1978 pubblicato il 31 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Mc 1,21-28
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Post n°1977 pubblicato il 30 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Mc 4,35-41 Gesù disse: «Passiamo all'altra riva».
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Post n°1976 pubblicato il 29 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
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Post n°1975 pubblicato il 28 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Marco 4,21-25 "Viene forse la lampada..." ...sì, viene la luce, anzi, è già venuta come ci ha ricordato il tempo di Natale che abbiamo vissuto poche settimane fa. "Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo". Viene la lampada nonostante noi, ma viene per noi; viene per illuminare le nostre tenebre, per svelare ogni cosa, per rendere ogni cosa manifesta. Viene... e a noi è chiesto solo di accoglierla...
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Post n°1974 pubblicato il 27 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Mc 4,1-20 «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare..»
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Post n°1973 pubblicato il 26 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
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Post n°1972 pubblicato il 26 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Mc 3,31-35
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Post n°1971 pubblicato il 25 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Marco 16,15-18«...proclamate il Vangelo a ogni creatura...» |
Post n°1970 pubblicato il 23 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Marco 3,20-21
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Post n°1969 pubblicato il 22 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Mc 3,13-19 Gesù "fa" i Dodici, costituendoli nell'unità di un gruppo che raccoglie la molteplicità plurale di volti e nomi, di storie e provenienze, di luci e ombre. Gesù "fa" i Dodici, costituendoli nell'unità di un gruppo che raccoglie la molteplicità plurale di volti e nomi, di storie e provenienze, di luci e ombre. Ecco la chiesa, un pugno di uomini che non hanno nulla di eccezionale né alcuna aura di perfezione, ma che forse avvertivano "la sfida di scoprire e trasmettere la 'mistica' di vivere insieme, di mescolarsi, di incontrarsi, di prendersi in braccio, di appoggiarsi, di partecipare a questa marea un po' caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio".
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Post n°1968 pubblicato il 20 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Mc 3,1-6 Della tristezza per il cuore duro degli avversari, per il loro fallimento umano. È come se avessero scordato di credere al Dio turbato e coinvolto dal grido di lamento dei figli di Israele schiavi in Egitto. Collera e tristezza sono la forma della compassione di Gesù per l'uno e per gli altri. La collera è la compassione che, abbracciando un essere umano menomato, rifiuta l'ingiustizia, resiste all'assurdo dell'esistenza. La collera potrebbe piegare Gesù su di sé rischiando di implodere in microconflittualità o di incancrenirsi nel rancore. Gesù la elabora in un gesto di cura a favore dell'altro essere umano.
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Post n°1967 pubblicato il 19 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Marco2,23-28 I farisei chiedono a Gesù di vedere e condannare... Gesù a sua volta dice 2 cose: di VOLGERE il proprio sguardo accusatorio non agli ma a se stessi (non avete mai letto nelle Scritture? E le Scritture aiutano a vedermi dentro,se io voglio). Infine, di VOLGERE il nostro sguardo al suo, uno sguardo venuto non per condannare,ma salvare!
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Post n°1966 pubblicato il 18 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Marco 2,18-22 Vero problema non è il fatto che ci sia lo strappo né capire chi o cosa lo provoca, ma il difficile equilibrio dell'accettare lo strappo senza distanziarsi dalle persone. Non si può evitare il cambiamento, salvare tutto: le pezze non sono efficaci ma strappano, il vino ha bisogno di muoversi e chiede qualcosa di nuovo. Limite umano delle sicurezze faticosamente e diligentemente acquisite, la meno disposta a mettersi in discussione e ad accogliere i cambiamenti.
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Post n°1965 pubblicato il 17 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
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Post n°1964 pubblicato il 16 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Mc 2,13-17
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Post n°1963 pubblicato il 15 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Mc 2,1-12 Gesù conosce l'umana consolazione della casa. Un luogo raccolto ma non chiuso, custodito ma non isolato: la casa è davvero tale quando si apre per accogliere, quando non teme di farsi ospite di volti e di voci. Per Marco è il luogo in cui si manifesta la salvezza di Dio: non il tempio, non la sinagoga, ma lo spazio in cui si vivono gli affetti, l'amicizia, la fraternità; in cui insieme si fa festa e insieme si piange; in cui agli scontri seguono le riconciliazioni; in cui, al calar del silenzio, quando si rimane soli, si custodiscono interiormente le persone ospitate.
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Post n°1962 pubblicato il 14 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Mc 1,40-45 Gesù rimette in cammino, non costringe a stare prostrati davanti a lui, ma rialza e concede autonomia, libertà, possibilità di allontanarsi da lui e di avere una vita indipendente. Gesù non dice mai: "Sai che cosa ti ho fatto?", "Sei consapevole del dono che da me hai ricevuto"? L'unica volta è quando lava i piedi ai suoi discepoli, non per chiedere amore e riconoscenza per sé ma amore per gli altri, perché i discepoli, consapevoli del dono ricevuto, si lavino i piedi gli uni gli altri. L'unico debito che il discepolo deve riconoscere di avere nei confronti dell'amore ricevuto da Gesù è il debito dell'amore vicendevole verso i fratelli.
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Post n°1961 pubblicato il 13 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Mc 1,29-39
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Post n°1960 pubblicato il 12 Gennaio 2021 da donmichelangelotondo
Mc 1,21-28 «Io so chi tu sei: il santo di Dio!»Tutti i presenti riconoscono in Gesù qualcosa di eccezionale, pur non arrivando ancora a cogliere chi sia davvero. Solo uno dei presenti coglie in verità e in profondità Gesù... lo spirito impuro! Il punto però è che la sua affermazione vera, resta in lui sterile, perché la pronuncia da spirito "impuro", uno spirito che non vuole comunione con il Signore, che non vuole seguire Gesù, che non vuole coinvolgersi con lui. Conosce Gesù, ma non lo vuole per la sua vita. Ecco, il Regno che viene "rovina" la nostra aspirazione a bruciare incenso a noi stessi. Gesù allora dà due ordini allo spirito: "Taci, esci da lui". Due ordini volti a ristabilire la comunione:lo spirito di non-comunione deve far silenzio, lasciar cadere anche le parole su Dio se non gli crede;deve poi abbandonare chi tiene in balia,perché quell'uomo possa essere restituito alla sua dignità di figlio, "posseduto"sì,se non dal Signore e dal suo amore,che rende l'uomo tempio dello Spirito Santo. |
Inviato da: cassetta2
il 19/05/2024 alle 19:54
Inviato da: Marilena63
il 11/03/2024 alle 21:58
Inviato da: donmichelangelotondo
il 30/08/2023 alle 19:16
Inviato da: nilsia
il 30/08/2023 alle 19:02
Inviato da: blaskina88
il 30/08/2023 alle 07:31