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Messaggi del 15/02/2022

15 febbraio 2022,5

Post n°2759 pubblicato il 15 Febbraio 2022 da donmichelangelotondo

I benefici dell'ippoterapia (IAA)
Di
Miky Di Corato -
15 Febbraio 2022
La relazione emotiva che si instaura fra uomo e animale porta evidenti benefici anche, e soprattutto, sul piano psicoterapeutico, specialmente per i bambini. A spiegarcelo è la Dott.ssa Psicologa, Conny Cafagna, responsabile di attività in Interventi Assistiti con gli Animali (IAA), e tecnico istruttore di Equitazione. Ed è proprio sul rapporto paziente-cavallo che si concentra la nostra chiacchierata.

Salve, Dottoressa. Quando si entra nel linguaggio specialistico medico, è corretto utilizzare il termine "ippoterapia"?

Oggi è corretto parlare di Interventi Assistiti con gli Animali, IAA, nel caso specifico, con il cavallo. Tali interventi sono improntati su rigorosi criteri scientifici e necessitano di una regolamentazione scientifica volta a tutelare sia il paziente/utente che gli animali coinvolti con l'intento inoltre di arginare il dilagante pressapochismo che spesso si nasconde dietro termini ed azioni confusive, che in molti casi causano più danni che benefici all'interno del settore. Il Ministero della Salute, al fine di potenziare la collaborazione tra medicina umana e veterinaria, ha istituito il "Centro di Referenza Nazionale" per gli Interventi Assistiti con gli Animali e Pet Therapy ed approvato le "Linee Giuda nazionali per gli IAA". Ciò che emerge con chiarezza dalle Linee Guida Nazionali è il riconoscimento del valore riabilitativo delle attività mediate dagli animali da parte del Ministero della Salute e la conseguente diversificazione della sfera terapeutica da quella educativa, fino a quella ludico-ricreativa e socializzante. Tali interventi prevedono il coinvolgimento di un'equipe multidisciplinare composta da diverse figure professionali ed operatori che concorrono alla progettazione e realizzazione dell'intervento, ognuno con le proprie competenze, in stretta collaborazione sinergica.

Quali caratteristiche deve avere un animale coinvolto negli Interventi Assistiti con gli Animali?

Un animale è coinvolgibile in attività educative, ludico-ricreative e terapeutiche che lo vedono interagire con l'uomo , se possiede le seguenti caratteristiche: attitudini legate alla specie, alla razza, alla linea genetica; preparazione alla relazione con l'uomo; istruzione ai compiti richiestegli negli Interventi Assistiti con gli Animali ed abilitazione allo svolgimento di questi stessi.

A livello empatico, cosa spinge il cavallo ad entrare, più di tutti, in sintonia con l'uomo?

È considerevole il fatto che il cavallo sia ricco di valenze comunicativo-emozionali, in quanto questo animale, quale ponte relazionale e facilitatore di disposizioni relazionali, si pone come protagonista per eccellenza del rapporto bidirezionale affettivo tra uomo e cavallo. Il cavallo rappresenta uno dei mezzi indicati più efficaci in grado di stimolare l'individuo sul piano emotivo, sensoriale, affettivo sino a quello cognitivo e sociale; possiede infatti peculiarità specifiche dettate dalla sua natura e caratteristiche intrinseche in grado di facilitare l'apertura verso il mondo esterno grazie al piacere di una relazione speciale e ad una presenza viva ma non propositiva: il suo movimento, il suo calore, il suo odore fanno sì che tutti i sensi siano in gioco e ne potenzi i differenti ambiti.

L'approccio al cavallo è consigliato solo ad un target infantile/adolescenziale , o può essere esteso anche al paziente adulto?

Le attività mediate da un animale così grandioso come il cavallo ha una notevole influenza sul miglioramento e sullo sviluppo di competenze trasversali di giovani adulti e bambini con difficoltà e compromissioni sul piano affettivo-relazionale, comportamentale e delle abilità nelle diverse aree della funzionalità globale della persona.

Nell'ottica della multidisciplinarità, è plausibile creare ponti fra un approccio con il cavallo come conoscenza di base, ed attività psico-educative didattiche?

La straordinaria emozione e sensazione che suscita la relazione di un bambino con un animale come il cavallo contribuisce allo sviluppo di aspetti educativi quali, accettazione di regole, disciplina, autocontrollo, socializzazione ed integrazione in un gruppo e soprattutto, a livello personale, vantaggio psichico di un notevole rinforzo di autostima, autocontrollo, senso di responsabilità, fiducia in se stessi e negli altri.

 

 
 
 

15 febbraio 2022,4

Post n°2758 pubblicato il 15 Febbraio 2022 da donmichelangelotondo

Quando Dio rimane un mistero...
Di
Salvatore Memeo -
15 Febbraio 2022
è la nostra fede che lo svela

Viviamo nel mistero. La vita stessa è un mistero. Tutto ciò che ci circonda lo è, se manca la fede.

Considerando mistero tutto ciò che ne rimane escluso dal nostro intelletto e che preclude ogni ragionamento razionale, possiamo affermare, con rispetto della forma e della sostanza, che il Mistero assoluto è Dio.

Egli, però, pur essendo Mistero, non si cela ma si "rivela" col Creato. Ci ha dato i vari sensi per farsi notare e che spesso, noi, non attiviamo positivamente, escludendo ogni forma di ricerca in tal senso e, a volte, negando pure l'evidenza dei messaggi che Egli ci invia. È in questi casi che il nostro scetticismo ci allontana dalla rivelazione e ci inchioda nei quesiti a cui, noi stessi, non "vogliamo" darci risposte.

Le distanze tra i corpi celesti, dove la misura è fatta in anni-luce, infittiscono il mistero. Lo sviluppo di queste lunghezze ci porta ad impossibilità e scoramenti, dove solo la razionalità oggettiva ci rende esenti da eventuali traumi. A volte si dà nome mistero ai tanti top-secret. Ma sono solo situazioni rese tali per le varie ragioni inerenti alle discrezionalità mantenute, sia a scopo di interesse personale, sia di impresa o sia per ragion di Stato. Sono segreti, più che misteri.

Da che mondo è mondo la scienza continua nelle ricerche per scoprire nuovi "passaggi" nel labirinto infinito della vita. Dagli aminoacidi, al cianuro, al brodo primordiale... Di questo immenso Universo-orologio che, come tale si muove e che, come precisione, non sono occorsi gli svizzeri a elaborarlo, poco o nulla conosciamo. L'orologio con le sue lancette è ripetitivo nella sua funzione rotatoria. Lo è pure il cosmo ma con ben altri e differenti movimenti tanto da dare qualche indizio alla mente umana ma non certamente a svelarsi e mettersi a nudo, in chiaro, in evidenza, nella sua complessità. Non per nulla è infinito e, come tale, inarrivabile.

Pure la filosofia affanna, laddove l'intelletto travalica la "ragione" e di questa ne fa un uso di comodo o distorto.

Quando Giacomo Leopardi si chiede: A che tante facelle? / Che fa l'aria infinita e quel profondo infinito seren? / che vuol dir questa solitudine immensa? / ed io che sono?

Egli si "rivolge" al mistero con la risposta che è nella stessa domanda: - Io che sono? Se non si accetta di essere figli di Dio si rimane nel mistero più assoluto. Il Leopardi, eccedendo in pessimismo, si chiede: -Che sono? Ecco dove sta il mistero: - Chi siamo o cosa siamo? Riteniamoci figli di Dio piuttosto che semplici cose nelle Sue mani. Siamo figli di Dio. Pure le nostre cose fanno parte di Lui. Quando il Poeta aggettiva la parola "infinito" con "sereno" lo fa in modo fantasioso poiché nessuno è in grado di determinare le condizioni di quella parte dell'universo che, all'uomo, resta aliena, misteriosa appunto.

La vita merita sempre di essere pienamente vissuta. Nell'accendere speranze alle nostre aspettative significa porsi nelle "mani" dell'incognito che possiamo definire "Mistero". Accettando il mistero non facciamo altro che aver speranza in Dio poiché in Lui arriva il nostro desiderio ed è Lui che lo può germogliare, avverare.

Non possiamo spiegare il nulla se in esso non si immagini che alberghi un qualcosa. Il parlare del nulla ci allontana dalla fede. Quando si afferma: -Non ci credo se non tocco con mano è perché uno abbandona la teoria, il sentito dire, per passare alla pratica, alle cose reali.

San Tommaso, per antonomasia è citato spesso come un non credente anche se è nella lista dei Santi. Era stato dubitoso circa la resurrezione di Gesù Cristo, dopo la morte in croce. Egli nemmeno credette alla "voce" tramandata dagli apostoli finché non "affondo" (fece esperienza storica) le proprie dita nelle piaghe del Risorto. "Mistero della fede!"

Essere permeato di mistero eterno significa ben tutt'altro che trovarsi immersi nella totalità di frammenti non ancora specificati. Questo mistero eterno, rimane tangente all'arco della vita di ogni essere. Non si entra nel mistero con la rassegnazione, ma solo con la pienezza dell'amore e della fede in Dio.

Quel "...funesto a chi nasce il dì natale", di Leopardi: per un non credente è il rifiuto della vita, mentre per un credente è la chiusura di un percorso e non certo di un inizio...

"Io e il mondo siamo una domanda infinita" (Karl Rahner).

"Quando un mistero diventa comprensibile, diventa un miracolo" (Albert Einstein).

 

 
 
 

15 febbraio 2022,3

Post n°2757 pubblicato il 15 Febbraio 2022 da donmichelangelotondo

Nelle pieghe di una partita persa c'è una piccola storia luminosa, il capo di un filo che - a tirarlo - racconta un pezzetto di storia d'Italia. David Sisi ha 29 anni, gioca a rugby, è seconda linea delle Zebre. Convocato in Nazionale per Italia-Inghilterra, domenica, era nella formazione che è poi scesa in campo. All'ultimo minuto, però, ha rinunciato. Anna, la sua compagna, stava partorendo a casa, l'ha raggiunta. Mentre la nazionale italiana perdeva, bisogna dire abbastanza rovinosamente, è nata una bambina, Tallula. Un giorno felicissimo. Era già successo, non molto tempo fa, che due giocatori degli All Blacks decidessero di non giocare per il medesimo motivo. Questione di priorità, certo.

Direte: è normale. Forse, ma non ancora tanto, e quando succede che ciò che dovrebbe essere normale lo sia bisogna farci caso. Segna un punto. Mi è venuta allora voglia di conoscere la storia di David Sisi. E' nato a Rinteln, Germania, in una base militare britannica dove suo padre Carlo prestava servizio. Carlo Sisi era nato in Inghilterra da genitori italiani - il padre dell'Abetone, la madre di Sora - emigrati in Scozia durante la seconda guerra mondiale. Il bambino David cresce in Inghilterra, inizia a giocare a rugby e a sedici anni, quando va al college, inizia a pensare al professionismo. Durante le vacanze la famiglia torna, ogni volta che può, all'Abetone.

Per David sarebbe naturale entrare nella Nazionale inglese ma al momento di scegliere, invece, decide di tornare in Italia. Non certo nella squadra più forte, ma nel paese delle origini. Ottant'anni e due generazioni dopo la storia finisce il suo giro. Di base in base, di guerra in guerra, di campo di gioco in altro campo, fino a una bambina.

 

 
 
 

15 febbraio 2022,2

Post n°2756 pubblicato il 15 Febbraio 2022 da donmichelangelotondo

La prima cosa bella di martedì 15 febbraio 2022 è il sogno di riserva di Gianmarco Tamberi. I sogni di riserva sono i più belli perché non si fatica a sognarli, se non si avverano, pazienza, ma se succede...

Gianmarco Tamberi è famoso: ha vinto l'oro ex aequo nel salto in alto la scorsa estate all'olimpiade dopo aver mancato per infortunio l'occasione 4 anni prima, quando era favorito. Una delle immagini simbolo, non solo dei Giochi, è stato il suo gesso spezzato sulla pista e la scritta che c'era sopra: "road to Tokyo". Un sogno quasi impossibile, ma realizzato.

Poi, la scorsa settimana, è stato convocato in America per giocare la partita delle celebrità nell'AllStar Game della Nba. E ha detto: "La notizia più bella della mia vita". Calpesterà lo stesso parquet dei suoi idoli della pallacanestro. L'atletica è il suo mestiere, il basket la sua passione.

È l'emisfero destro del suo cervello, la parte glabra del volto quando lo spaccava in due. Tutti abbiamo un sogno di riserva, conosco professionisti di successo, imprenditori pieni di soldi che darebbero tutto per poter cantare una sera sul palco con i Rolling Stones. Se dovesse realizzarsi, come per Tamberi la chiamata dell'Nba, sarebbero felici quanto alla prima causa vinta, al primo milione o all'oro di Tokyo. Ma in maniera diversa. Forse per questo accade, come una soddisfazione dal secondogenito. E alla fine tieni nel portafoglio quel biglietto. Un giorno sei arrivato in fondo alla strada per Tokyo, ma da lì, sollevato da un vento finalmente benevolo, in America.

 

 
 
 

15 febbraio 2022

Post n°2755 pubblicato il 15 Febbraio 2022 da donmichelangelotondo

(Leggo)
MT 13,10-17

"...a voi è dato di conoscere i misteri..."

È molto bello che nei discepoli e nelle discepole l'esito del lavorio della Paro­la-seme è una domand­a: "Perché a loro pa­rli in parabole?". Tornare a sentire è imparare di nuovo a farsi domande, a inte­rrogarsi, a stupirsi e meravigliarsi, a scoprire che niente è scontato e dovuto e che dire "non so" è fonte di sapienza e di gioia, di liber­tà e di incontro.

(Prego)
Il giorno risplende di luce
la terra è ripiena di gloria
torniamo a pregarti con fede o Cristo Signore del mondo.

(Agisco)
Ringrazio Gesù per la sua costante presenza nelle difficoltà e nelle gioie.

 

 
 
 

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