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Messaggi del 01/04/2022

1 aprile 2022, 6

Post n°2949 pubblicato il 01 Aprile 2022 da donmichelangelotondo

Né dentro né fuori
Di Myriam Acca Massarelli -1 Aprile 2022


«Non c'è il nulla. Zero non esiste. Ogni cosa è qualche cosa. Niente non è niente»
(Victor Hugo)
Dio è onnisciente, onnipresente, onnipotente, non necessitante, perfetto. È entità? È sostanza? Hanno argomentato secoli su ciascun attributo, qualcuno ha detto che Dio è nella natura e che Dio è natura.

Hanno detto anche che è affidabile e che noi, in quanto sue creature, nasciamo affidabili. Potenzialmente, direi. Affidabili a Sua immagine.


Non possiedo verità, forse neanche congetture degne di essere condivise, solo penso che l'uomo, per potersi dire somigliante almeno alla Natura, parlando con cognizione di causa, debba trovarsi nelle condizioni di viverla... e non in vacanza.

Metti il mare: hai la fortuna di nascerci e possedere, così, innata l'idea di spazio infinito, orizzonte visibile, movimento perpetuo. Il vento soffia, l'acqua risponde e niente la ferma, in quei casi inquieta ed imponente, anche pericolosa e tormentata... e senza scossoni di aria, la quiete. L'immensa tavola azzurra immota solo in apparenza. Non si ferma comunque mai.

L'esatto opposto della montagna, che per capirla la devi vivere e, se vieni da fuori, non puoi non subirla: l'imponenza continua del limite addosso, la parete altissima dritta sul petto a dividerti dal cielo e da qualsiasi cosa esista sul versante opposto. Vieni da altrove, tu lo sai che il mondo esiste anche oltre quel muro, la gente del luogo spesso non può neanche immaginarlo.

Ed è lì, in quel momento esatto, che ti accorgi di essere a immagine e somiglianza; è lì che cade ogni possibile forma di disprezzo.

Tu stesso sei tutte quelle cose, quelle differenze, quelle dicotomie, quelle ampiezze e quelle altezze.

Arrivano i venti e ti scuotono da dentro, sei un moto perpetuo e ogni spostamento tradisce irrequietezza: lo senti e lo vedi, non hai bisogno di specchi. Ma sei umano, al mare ci somigli, mare non sei. Lui non ha limiti, tu anche troppi. Dunque patisci: ed ecco l'altra faccia della verità. I venti scalzano le acque, ma per quanto possano soffiare, non smuoveranno mai una montagna. Eccoti ancora, come quel monte: destato eppure statico; scosso e non mosso, scalzato e al tuo posto. Tutto ti agita, niente ti blocca.

Sei completo: cretino e intelligente insieme. E ti sei ritrovato dentro le viscere della natura. Vaglielo a dire a chi ancora riesce a credere che non siamo Figli di Dio. Vaglielo a spiegare. Faglielo capire. Poi, ti prego, se ci riesci, chiamami e insegnami la formula.

Io non arrivo a conoscerla.

Sto solo nel mezzo, rifuggendo ogni forma di uscio, senza dentro e senza fuori, irrobustita e indifferente, intontita e mai dormiente, ferma e dondolante.

 

 

 
 
 

1 aprile 2022, 5

Post n°2948 pubblicato il 01 Aprile 2022 da donmichelangelotondo

Don Gigi Verdi: "Innamoratevi di nuovo..."
Di Paolo Farina -31 Marzo 2022


Ripartiamo dai giovani, dal noi, da una fede nuda. Ripartiamo con lentezza, con leggerezza e semplicità.
«È un bischero chi ha detto che andrà tutto bene; non andrà bene per niente, perché ci illudiamo ancora di vivere sani in un mondo malato»: sono le prime parole che mi sono appuntato mentalmente partecipando, due giorni fa, all'incontro con don Gigi Verdi, presso la parrocchia S.S. Sacramento.

La chiesa è gremita e don Gigi, fondatore della fraternità di Romena, col suo solito stile - diretto, affascinante, ma anche tagliente - cattura per 80 minuti l'attenzione assoluta dell'uditorio.


Ci ricorda così che "crisi" non è una parola negativa, ma che significa "essere messi a nudo" e che i poveri non sono "beati", ma pieni di dignità. Il testo evangelico delle beatitudini andrebbe perciò tradotto: "State diritti in piedi, o voi che siete afflitti...", e sarebbe questa la traduzione più fedele all'originale aramaico.

Date queste premesse, don Gigi ha chiesto a se stesso e a tutti noi presenti: «Dove trovare l'alba dentro l'imbrunire?».

Risposta: nei giovani, nel "noi", in una fede nuda.

Nei giovani: che non sono citrulli e hanno sete di senso e di corpi che si ritrovano, di abbracci, di relazioni, e di futuro, quello che gli stiamo rubando.

Nel noi: perché nessuno si salva da solo e dovrebbero avercelo insegnato gli ultimi trent'anni, non solo gli ultimi tre.

In una fede nuda: che è non è quella di sagrestia, non ha risposte precostituite e si mette in cammino, come Gesù con i discepoli di Emmaus, mettendosi in ascolto e non nei panni del maestro.

Ma don Gigi è andato oltre, rilanciando: «Dunque, da dove ripartire?».

Anche qui, tre parole chiave: dalla lentezza - di chi fa una cosa alla volta - dalla leggerezza - di chi ha il passo spedito perché sa dove andare - dalla semplicità - di chi non mente, ama senza possedere e si lascia spogliare dai fatti.

Don Gigi ci ha percosso, ci ha scaldato il cuore e ci ha lasciato con un invito e la consueta benedizione di Romena.

L'invito: «Innamoratevi di nuovo di vostro figlio, di vostra moglie, del vostro uomo, della vostra vita, di quello che siete!».

La benedizione:

Possa la via crescere con te
possa il vento essere alle tue spalle
possa il sole scaldare il tuo viso
possa Dio tenerti nel palmo della Sua mano.

Prenditi tempo per amare,
perché questo è il privilegio che Dio ti dà.

Prenditi tempo per essere amabile,
perché questo è il cammino della felicità.

Prenditi tempo per ridere,
perché il sorriso è la musica dell'anima.

Prenditi tempo per amare con tenerezza,
perché la vita è troppo corta per essere egoisti.

 

 

 
 
 

1 aprile 2022, 4

Post n°2947 pubblicato il 01 Aprile 2022 da donmichelangelotondo

Perché tolleriamo le 190 chat di pedopornografia su Telegram?






Quando si è scoperto che su un paio di canali Telegram migliaia di utenti si scambiavano le copie digitali dei quotidiani del giorno che quindi potevano leggere senza pagare, abbiamo gridato alla fine dell’informazione, asserito, addirittura, che da quel furto passava il futuro del giornalismo e ottenuto la chiusura dei canali suddetti. Quando sempre su Telegram un gruppo di esaltati No Vax ha aperto il canale Basta Dittatura per organizzare la resistenza al Green Pass abbiamo temuto nientemeno l’insurrezione e il canale è stato chiuso direttamente dal fondatore di Telegram, Pavel Durov. Ma se così facendo abbiamo “salvato” il giornalismo e le istituzioni democratiche, mi chiedo perché non accada nulla sul fronte della pornografia, del ricatto alle donne, delle violenze sessuali anche a minori. Da qualche tempo infatti una organizzazione di esperti che si fa chiamare PermessoNegato scandaglia periodicamente i canali Telegram per monitorare il fenomeno. Due numeri dall’ultimo report. Il primo: sono 190 i gruppi/canali Telegram attivi nella condivisione di materiale pornografico non consensuale destinati ad un pubblico italiano. Il secondo: sono quasi 9 milioni gli utenti non unici registrati che li frequentano. Considerando i doppioni si arriva ad una stima di sei milioni. Sei milioni di persone che si scambiano video a sfondo sessuale di donne anche giovanissime senza il loro consenso. Sono video di ex partner che vogliono vendicarsi o rubati illecitamente su piattaforme come OnlyFans. Non sono innocui. Le chat pubblicate nel report mostrano chiaramente gli utenti chiedere video con bambine” o comunque violenti. Questa cosa non la scopriamo oggi. Sono due anni che vengono diramati rapporti: con l’unico risultato che i gruppi e gli utenti crescono. Sono raddoppiati in un anno. Perché nessuno fa nulla? Perché tolleriamo questo mercato degli orrori contro le donne? Perché non interviene la polizia postale o il fondatore Pavel Durov che si professa paladino delle libertà e dei diritti civili? 

 
 
 

1 aprile 2022, 3

Post n°2946 pubblicato il 01 Aprile 2022 da donmichelangelotondo

Sotto pressione siamo tutti Luisa

Luisa abbraccia Mirabel in una scena di Encanto, premio Oscar per i film di animazione

Luisa abbraccia Mirabel in una scena di Encanto, premio Oscar per i film di animazione

Forse un cartone ci aiuta a capire. Va bene, ha vinto l’Oscar: arrivo ultima, non è un problema. La corsa ad arrivare primi ha le sue insidie, a volte è meglio tardare un po’. Insomma Encanto. Ho scoperto una cosa. La Disney ha naturalmente fatto i pupazzi delle tre sorelle della storia: la bellissima Isabela, esile e solare, la “figlia d’oro” che cammina su petali di rosa, tutti la amano. Abbiamo presente. La fortissima Luisa, un Hulk ragazza che sposta montagne. Mirabel, la protagonista adolescente con gli occhiali tondi che – unica nella famiglia Madrigal – non ha, apparentemente, un “talento”.

Non vi racconto la trama, se non la conoscete la trovate con un clic. La notizia è che la Disney ha prodotto una grande quantità di pupazzi della bella Isabel immaginando che le ragazzine di tutto il mondo la volessero (si indentificassero) e invece no. Sono rimaste invendute. “Disponibile”, c’è scritto on line. Esauriti all’istante, invece, i pupazzi di Luisa la gigante forzuta. Che ci sta dicendo, il mercato dei bisogni?

Vediamo le canzoni (è un musical), seguiamo l’ispirazione di quel genio assoluto di Lin-Manuel Miranda. (Non conoscete “Hamilton”? Non ci credo. Non avete visto “Tick tick…boom!”? Sapete cosa fare stasera). La canzone di Luisa è “Surface pressure”, in spagnolo – la storia è ambientata in Colombia – “En lo profundo”. “Sono quella forte, sposto montagne e chiese. Non chiedo quanto arduo sia il lavoro ma sotto la superficie mi sento in panico come un funambolo”. La pressione “è come un gocciolio, una tenaglia. Ma se potessi scrollarmi di dosso il peso schiacciante delle aspettative: si libererebbe un po' di spazio per la gioia, il semplice piacere?”. A voi la parola.

 
 
 

1 aprile 2022, 2

Post n°2945 pubblicato il 01 Aprile 2022 da donmichelangelotondo

Il primo giorno
Il primo giorno
01 Aprile 2022 1 minuti di lettura

La prima cosa bella di venerdì 1 aprile 2022 è che si tratti del primo giorno della vita che ti resta. Ogni giorno lo è. Quante volte avete sentito questa frase, ma di chi è? Era sul cartellone del film American Beauty. La si trova citata spesso, attribuita a una fonte anonima. Forse, e per caso, ho scoperto l'autore, ma vale ancor più il contesto.

Don Robertson è un notevole scrittore americano, adorato da Stephen King. In Italia una nicchia lo ha conosciuto per L'ultima stagione. Poi, sempre per merito dell'editore Nutrimenti, è arrivato il doppio Paradise Falls. Ma ieri ho finito di leggere lo strano romanzo fin qui inedito, Julie. E ho continuato con la postfazione di Nicola Manuppelli. Dove è ripubblicato un articolo che Robertson scrisse quando compì 45 anni, nel '74.

Passi salienti: "Ho imparato alcune cose. Una di queste è che ho ancora molto da imparare. Un'altra è che vecchio è uno stato mentale. Le persone resistono e vanno avanti e io resisterò e andrò avanti. E ogni tanto il mondo mi fa venire il vomito, eppure ha dei tesori e ci sono un sacco di persone che vale la pena salvare. Il mio passato abbonda di catastrofi e aspettative mancate o deluse. La mia vita è stata provata, come minimo, ma il ragazzo di 18 anni in me vive ancora il futuro come una grande, felice possibilità. E ogni giorno è il primo giorno della vita che ti resta". Cominciando dal primo aprile e non è uno scherzo.

 
 
 

1 aprile 2022

Post n°2944 pubblicato il 01 Aprile 2022 da donmichelangelotondo

(Leggo)

<<Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero>> (Gv 7,1-2.10.25-30)

Nonostante si stia avvicinando la sua ora, Gesù dà testimonianza al Padre.

(Prego)

Creatore d’ogni cosa buona
che chiami l’uomo all’esistenza
la tua memoria è nostra vita
e orienta noi al tuo Regno.

(Agisco)

Avere uno sguardo sincero quando esamino i miei sentimenti, le abitudini e le scelte di vita.

 
 
 

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