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Messaggi del 08/06/2022

8 giugno 2022, 6

Post n°3221 pubblicato il 08 Giugno 2022 da donmichelangelotondo

Platinum Jubilee
Di
Monica Fornelli -
8 Giugno 2022
Con occhi di donna...

Ho sempre seguito con moderato interesse le vicende e la storia della monarchia inglese, ma quest'anno in occasione del "Platinum Jubilee" mi sono trasformata in un'accanita spettatrice delle varie cerimonie legate all'evento.

Ho guardato la regina con occhi diversi, un po' meno trasognati e un po' più indagativi...ciò che ho osservato oltre a vedere sua Maestà sempre perfettamente in linea con il suo ruolo, ho visto una donna che ha votato 70 anni della sua vita al suo paese. Ha portato sulle sue spalle tutte le impegnative incombenze segnate da ritmi frenetici e impellenti sempre con un sorriso sincero, dolce, spontaneo. Ogni sua piccola parte del corpo può raccontare tutti quegli anni carichi di doveri, di etichetta, di forza e determinazione nel fare sempre al meglio il suo dovere a cui è stata chiamata da giovanissima e a cui nessuno ha mai chiesto cosa ne pensasse, anzi dinanzi al profondo dolore della morte del padre, il re Giorgio VI, lei ha opposto una fierezza nei modi e nei sentimenti investendo il ruolo di regina in modo esemplare.

Ed ecco che i miei occhi oggi più che mai hanno fissato i suoi solo per cercare di immaginare quanti dolori ha dovuto mettere a tacere, ha dovuto accantonare per perseguire l'altissimo scopo della sua vita offrendo a tutti il suo meraviglioso sorriso.

Questi 70 anni raccontano di una regnante degna del suo ruolo e di una persona degna nel suo essere mente e cuore.

E ancora una volta il suo sorriso sarà la forza di tutti coloro che l'hanno conosciuta, amata e apprezzata. Dietro una velata nostalgia che questo evento può aver portato con sé, una nostalgia legata al pensiero del futuro, rimarrà sempre quel sorriso assieme all'instancabile suo lavoro a rendere eterna questa regina unica.

Ho osservato contemporanea la regnante, la donna, la moglie, la madre e la nonna racchiuse in quel suo sguardo fiero e spontaneamente tenero e mi sono emozionata, tanto.

 

 
 
 

8 giugno 2022, 5

Post n°3220 pubblicato il 08 Giugno 2022 da donmichelangelotondo

I TORMENTI DELLA CORONA
Di
Vincenzo Pastore -
8 Giugno 2022
Un party che rischia di essere indigesto

Era il 6 febbraio 1952 quando Elisabetta II, all'età di 26 anni, saliva sul trono della più importante monarchia del mondo, succedendo al padre, Re Giorgio VI, morto all'età di 56 anni. Da allora, la Regina ha inanellato record su record, tra i quali quello della maggior durata del regno, che apparteneva alla regina Vittoria. Un regno, quello di Elisabetta, fatto di tanti viaggi internazionali nel suo Commonwealth e non solo, di grandi eventi, gioiosi e drammatici. Ha saputo fare dell'ironia uno strumento per farsi amare dai suoi sudditi, come di recente è accaduto in video che l'ha immortalata, mai termine è stato più adatto, con uno dei simboli britannici più conosciuti, l'orsetto Paddington, o come quando l'agente Bond, interpretato da Daniel Craig, l'ha scortata, in maniera spericolata, per l'inaugurazione dei Giochi Olimpici.

Elisabetta è il simbolo dell'unità nazionale, uscita più forte dopo il successo del referendum sulla Brexit del giugno del 2016, uno shock che forse ora inizia rivelare gli scricchiolii più profondi, a cominciare proprio dall'unità delle nazioni che formano l'UK.

Non basterebbe Bond a risolvere tali grattacapi e l'impacciato Paddington non avrebbe molto da offrire, se non della marmellata e del pane.

Già allora si era avvertito qualcosa: in occasione del referendum, in Scozia la maggioranza degli elettori aveva votato per rimanere nell'Unione Europea, ben il 62 %, reclamando, come vedremo, pretese secolari di indipendenza mai sopite; nell'Ulster il 55,78 % aveva ribadito la volontà to remain in quella che viene superficialmente chiamata Europa, e ancora non si sottovaluti l'esito del voto della Grande Londra con una percentuale del 59,93 %. Campanelli d'allarme vibranti e stridenti che annunciavano già molto altro.

La Scozia resta ancora un paese oscillante tra il restare nel Regno Unito o affidarsi all'UE, che in tal caso comporterebbe la necessità di separarsi da Londra. D'altra parte, il referendum del 2014 sull'indipendenza, con il 55% dei votanti favorevoli al "no", è stato ribaltato dall'esito politico del 2016, che ha dato la consapevolezza di liberarsi dei Windsor, confermando poi il risultato nell'elezioni del 2019 con la vittoria degli indipendentisti, ribadita dal voto del 2021. La premier Nicola Sturgeon, la prima ministra, una William Wallace dei nostri giorni, ha promesso entro il 2023 un nuovo referendum per l'indipendenza.

E Buckingham Palace già inizia a tremare.

Non è tutto: ultimamente in Irlanda del Nord sta crescendo il sogno di una riunificazione di tutta l'isola, paventata dal Sinn Féin, il partito indipendentista irlandese. Già nel post Brexit, un protocollo su Irlanda e Irlanda del Nord recitava così :"[soluzione] concordata consente all'Irlanda del Nord di rimanere nel territorio doganale del Regno Unito e, al tempo stesso, di beneficiare del mercato unico. [è] un sistema praticabile, costruito per durare". Tale protocollo è stato messo in discussione da Boris Johnson, che ha rischiato il posto in un voto di sfiducia e che si trova dinanzi al rischio di un conflitto commerciale con l'UE. I fischi a St. Paul gli avevano fatto capire già qualcosa.

Dopo la vittoria del partito indipendentista, è cresciuta la consapevolezza di poter riunificare tutta l'isola, a completamento dell'indipendenza avviata dall'Eire cento anni prima.

Un vento impetuoso continentale, chiamato Unione Europea, rischia di spingere queste due nazioni verso l'indipendenza. E la Regina dovrebbe preoccuparsi un tantino, come simbolo dell'unità nazionale. L'Union Jack si sbiadirebbe dell'azzurro della Scozia e perderebbe la Croce di Sant'Andrea dell'Irlanda del Nord. Giusto festeggiare, settant'anni di regno non sono da tutti, ma il dessert avrà avuto un sapore amaro e un digestivo non basterebbe a chetare i malumori. In Scozia la popolarità della casa reale è scesa al di sotto del 50% e un rinvigorito sentimento nazionalista potrebbe far cadere la corona dalla testa della pluridecorata regina. Sembra che l'Europa si stia vendicando, in certo senso, dello sgarbo del 23 giugno 2016, quando fu decretata l'uscita da Bruxelles. Dietro ci sono le manovre europee che sperano ancora di tener piede oltre, molto oltre le bianche scogliere di Dover, su nelle Highlands e nell'isola di San Patrizio.

Giusto festeggiare, ma il party è stato per pochi, per coloro che ancora credono in Your Majesty e nel suo ruolo.

Gli altri hanno preferito restarne fuori.

Grande è l'eredità che Elisabetta lascia a coloro che regneranno dopo di lei, più grande il debito: il rischio di vedere dopo secoli l' unità della Gran Bretagna.

Più che la Regina, Dio salvi la monarchia.

 

 
 
 

8 giugno 2022, 4

Post n°3219 pubblicato il 08 Giugno 2022 da donmichelangelotondo


Il più grande esperimento del mondo di settimana lavorativa da 4 giorni
di Riccardo Luna
Il più grande esperimento del mondo di settimana lavorativa da 4 giorni
Sarebbe un sistema per attrarre talenti. E se la produttività resterà inalterata, le aziende potranno aumentare la competitività
08 Giugno 2022 alle 12:45
1 minuti di lettura

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Mentre in Italia, come ogni anno quando arriva l'estate, si riparla dei salari troppo bassi e del cuneo fiscale da tagliare, nel Regno Unito è partito il più grande esperimento mai fatto per la settimana lavorativa di quattro giorni. Se ne parla da un po', qualche test, confortante, è stato fatto, ma quello che colpisce in questo caso è la dimensione: a partire da lunedì scorso e fino alla fine dell'anno, settanta aziende che impiegano in tutto tremila e trecento lavoratori, hanno avviato la settimana lavorativa cortissima a parità di salario.
Pensavo fosse Elon e invece era Brunetta
di Riccardo Luna
01 Giugno 2022

La scommessa, l'ipotesi da dimostrare, è che con tre giorni di riposo a settimana, invece del solo weekend, i lavoratori saranno più felici - e questo è scontato - ma anche più produttivi. Ovvero riusciranno a fare in quattro giorni quello che finora hanno fatto in cinque, perché più motivati e realizzati anche nella vita privata e familiare. Se la produttività è la stessa perché un'azienda dovrebbe farlo? La felicità dei dipendenti infatti non è, purtroppo, fra le missioni di una impresa economica.
Lo smart working e la guerra
di Riccardo Luna
24 Marzo 2022

La risposta è: per attrarre talenti. Se davvero si dimostrerà che con quattro giorni di lavoro a settimana la produttività resta inalterata, le aziende che vorranno impiegare i migliori talenti potranno offrire questa modalità e a quel punto, sì, averne anche un vantaggio economico. E' un test e come tutti i test il risultato non è scontato. Ma è interessante che senza aspettare una legge, un decreto, o un accordo sindacale, un gruppo di aziende di vario tipo, abbia deciso di andare a vedere cosa succede. Il futuro è così: occorre andarlo a cercare se un giorno non vuoi che bussi alla tua porta avvertendoti che sei il passato.

 

 
 
 

8 giugno 2022, 3

Post n°3218 pubblicato il 08 Giugno 2022 da donmichelangelotondo


Giornalisti e ballerini

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Marina Ovsyannikova (coperta dal cartello) durante la clamorosa protesta su Channel One Russia

Marina Ovsyannikova (coperta dal cartello) durante la clamorosa protesta su Channel One Russia

Si celebra domenica prossima, anche in Italia come ogni 12 giugno, la Giornata della Russia. Si attendono, anticipano i giornali, grandi celebrazioni in una splendida villa romana. Quale occasione migliore, se per caso fosse possibile ai giornalisti italiani fare liberamente qualche domanda, per chiedere agli ospiti di qualche piccola faccenda minore non ancora del tutto chiara: certo i festeggiamenti solenni non sono la sede per aprire dibattiti su temi di fondo, ma magari su qualche fatto di cronaca due cose in più si riuscirebbero a capire.

Mi incuriosisce molto per esempio lo strano caso di Marina Ovsyannikova, la giornalista che fece irruzione negli studi di Channel One Russia, a Mosca, studi insolitamente incustoditi, con un cartello di dissenso a Putin scritto in russo e in inglese. Gli ucraini la accusano ora di essere stata protagonista di una messa in scena, di essere una finta dissidente, insomma, usata per confondere le acque e mostrare una certa condiscendenza delle autorità russe verso i contestatori, essendo in effetti ella ancora in vita.

Non altrettanto si può dire purtroppo di tre giovanissimi ballerini morti in circostanze misteriose nelle ultime settimane. Nessuna relazione con la notizia precedente, solo la medesima difficoltà a comprendere i fatti. Il primo ballerino del Balletto del Cremlino, Anatoly Soi, 23 anni, asfissiato a causa di una fuga di gas: un impianto di riscaldamento difettoso, leggo nelle cronache. Una giovane allieva, 15 anni, di cui non è noto il nome era scomparsa qualche giorno prima. Infine il 29 maggio Alesya Lazareva, 20 anni, trovata cadavere nel bagno. Che terribile coincidenza. Che apprensione, di questi tempi, avere i figli nel corpo di ballo, a Mosca.

 

 
 
 

8 giugno 2022, 2

Post n°3217 pubblicato il 08 Giugno 2022 da donmichelangelotondo


La media gioventù
di Gabriele Romagnoli
La media gioventù
08 Giugno 2022 alle 00:01
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La prima cosa bella di mercoledì 8 giugno 2022 è la media gioventù, quella che non ha fatto né la guerra né la rivoluzione, non ha cambiato il mondo e non l'ha distrutto, ed è ancora qui a raccontarlo. L'altro giorno, in un libro intitolato "1972", scritto da Francesca Capossele, ho sottolineato questa frase: "I giovani fuori dalla loro gioventù diventano solo degli adulti che vogliono convincere altri giovani di aver fatto delle esperienze migliori". Esattamente così. Ogni generazione vuol convincersi di non essere passata invano, di aver avuto un'esperienza strepitosa e, va da sé, irripetibile. Ma ogni generazione non è che una somma di individui con la propria paura di essere stati trascurabili, intenti a ingigantire la propria ombra mentre scende la sera. Di fronte alla storia la sola strategia di sopravvivenza è l'umiltà, rara eppure indispensabile al presente. Quanto al passato, salva dal ridicolo. Una gioventù straordinaria? Come no. Si viaggiava con l'lnter Rail, si votava radicale perché prima venivano i diritti, si ascoltavano i Pink Floyd, s'è vinto un Mondiale. S'è accantonata la violenza, ma non s'è trovata la pace. I più generosi tra noi vorrebbero sinceramente che ai giovani succeduti toccassero esperienze migliori ma, osservandoli perdersi nei loro schermi, non lo credono. Per quello, alla fine, ci cascano: pensano, pur senza orgoglio, che la media gioventù sia stata la meglio gioventù.

 

 
 
 

8 giugno 2022

Post n°3216 pubblicato il 08 Giugno 2022 da donmichelangelotondo

(Leggo)
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento»

Mt 5,17-19.


Gesù viene a dare compimento, una finalità, una realizzazione...no a ingabbiare nelle regole e leggi a volte disumane.


(Prego)
Il Signore è mia luce e mia salvezza,

di chi avrò paura? (salmo 26)


(Agisco)

Guardare la proposta cristiana come crescita.

 

 
 
 

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