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proporre buoni e belli pensieri
 

Messaggi del 17/05/2022

17 maggio 2022, 5

Post n°3113 pubblicato il 17 Maggio 2022 da donmichelangelotondo

Le connessioni tra pianoforte ed arpa
Di
Miky Di Corato -
17 Maggio 2022
Il pianoforte di Angela Tursi e l'arpa di Susanna Curci si sono intrecciati per una melodia a quattro mani, un gioco di "connessioni" per un nuovo e sinfonico album con otto brani strumentali. Alle Sans Fil (nome del duo) abbiamo rivolto qualche domanda.

Ciao, Angela e Susanna. Da dove nasce l'idea di mescolare pianoforte ed arpa?
S: Il progetto è nato 4 anni fa nelle aule del conservatorio Nino Rota di Monopoli, dove ci siamo conosciute casualmente. In quel periodo abbiamo cominciato a collaborare in occasione del primo album di Angela. Da quel momento, nonostante la distanza, abbiamo continuato a lavorare "virtualmente" e ad incontrarci dal vivo ogni qualvolta ce ne fosse stata l'occasione.

Poi è arrivata la pandemia che, forzandoci a rimanere in casa, ci ha regalato tanto tempo libero. Tempo che abbiamo scelto di dedicare alla composizione a distanza: lì è nato "Connessioni", etichetta Inri Classic.

Le "Connessioni" del vostro album sono ancora possibili nell'era social?

A: Prima della pandemia eravamo convinte che la distanza fisica fosse un ostacolo insormontabile. Poi abbiamo scoperto che in fondo non era davvero così. Avere una visione creativa molto simile, sapere "ascoltarsi", venirsi incontro nonostante fossimo distanti: tutto questo è avvenuto soprattutto grazie alla "connessione internet". Pertanto sì, pensiamo che le connessioni a cui ci riferiamo siano ancora possibili nell'era dei social e anche che la solitudine forzata che abbiamo tutti sperimentato durante la pandemia ci abbia spinto maggiormente verso un forte desiderio di sentirci connessi con tutto ciò che ci circonda e con tutte le persone con cui abbiamo il desiderio di restare in relazione.

A cosa deve il vostro nome, "Sans Fil"?
S: Sans Fil significa letteralmente Senza Fili e si riferisce sempre al concetto di connessione.

Viviamo distanti e ci vediamo pochissimo dal vivo, ma nonostante ciò siamo fortemente connesse e lavoriamo insieme con grande piacere.

Qual è l'elemento di continuità che unisce gli otto pezzi strumentali della compilation?

A: L'elemento di continuità sono proprio le connessioni che da sempre l'uomo ha avuto bisogno di creare per generare relazioni. Abbiamo posto molta attenzione sull'elemento della natura, dell'arte e in particolare della danza, della spiritualità, del rapporto con l'altro. Ognuno dei nostri brani (Luce, Promenade, Crystal, Pasión, Notturno invernale, Sul ruscello, The clock, Prayer) si avvicina a uno in particolare di questi elementi, cercando però di contenerli tutti. Non a caso abbiamo scelto di realizzare due video in luoghi naturali e con un forte accento sulla danza, sul colore e sul senso di connessione e unione tra le persone e in special modo tra di noi (Sul ruscello, realizzato nella località naturale "Pino di Lenne", in provincia di Taranto e Pasión, realizzato presso la terrazza Mascagni di Livorno, con il suo splendido affaccio sul mare).

 

 
 
 

17 maggio 2022, 4

Post n°3112 pubblicato il 17 Maggio 2022 da donmichelangelotondo

Il cavaliere ignoto
Di
Mina Rutigliano -
17 Maggio 2022
Che riposi in pace...

Eravamo in una necropoli. Che parola orribile! Sa di morte e decomposizione e peccati e buio pesto e speranze mai nate. E invece alla nostra vista si estendeva un prato enorme, verde, pieno di varietà infinite di piante e insetti, fiorellini allegri e tanto tanto sole. Cosa bella, niente di macero. Dov'erano quindi le tombe? Per poco non ci finimmo in una direttamente dentro, a rischio di rottura dell'osso del collo. La disgrazia cominciava ad aleggiare timida. Solo forti massi di pietra incastrati da duemila e passa anni che erano diventati parte del terreno, parte integrante della natura, elementi necessari al territorio murgiano. Sempre ultima dimora era e rimaneva, pur violata e aperta a pioggia e vento, ai nostri occhi profani. Chissà chi era stato sepolto in quel punto, di certo persona di piccola statura. Sì va bene e poi? Uomo o donna? Giovane o vecchio? Felice o disperato? Uno di noi, uno come noi .

Gli era stata data degna sepoltura, niente falò, e questo molto prima ancora che Cristo venisse a tagliare il tempo in due giganteschi tronconi oltre che a spaccare le anime in mille pezzi. Quello era quindi un luogo di dolore, qualcuno aveva versato lacrime e noi invece ridevamo allegri. La bella giornata , la natura generosa, la compagnia, tutto ci dava spirito leggero. Eravamo vivi, divieto assoluto a pensare alle nostre di tombe, in vacanza dai pensieri bui. Persino l'arbusto che spuntava dalla tomba era gaio. Simpatico, un signor grasso asparago che sarebbe finito sulle nostre vive tavole ben imbandite.

Ci pensò il grido del vento che scompigliava capelli e pensieri a riportare priorità. Ho deciso fosse l'ultima dimora di un cavaliere, mi veniva bene cosi. Un giovane cavaliere con armatura, che si sarà rigirato nella tomba a cielo aperto mentre ci ascoltava. Morto combattendo con un sorriso appena accennato sulle labbra tumide. Con quel volto nel sonno eterno di chi ha capito tutto. E miseri noi che ancora chiediamo cose e ci confondiamo di più. Tipo abbiamo dimenticato completamente sotto che tetto stiamo. Abbiamo studiato e analizzato l'impossibile ma sgraniamo gli occhi nella natura che in realtà è casa nostra e ad alzare gli occhi al cielo vengono le vertigini. La domanda cardine era: da che parte sorge il sole?

Senza punti di riferimento eravamo smarriti. Niente strade e case e cemento e auto. Niente internet ad indicarci la strada. Il sole sorge ad est e tramonta ad ovest: l'abbiamo studiato sui libri di scuola tutti, nessuno escluso. Il problema è trovarlo l'est. Il cavaliere antico è venuto in aiuto alla nostra emerita ignoranza. Una pietra a zenit buttata lì a caso presentava un foro in alto. La guida ci disse che il sole vi entrava quando sorge. Un lucignolo, un omaggio astrale, una candela votiva o una carezza? Della sua romantica sposa, di un ingegnere arcaico, di un aggiustapietre geniale? Sono tornata a chiedermi quanto tempo fosse passato dalla morte del cavaliere. Ho calcolato nella logica confortevole dei numeri che tanto ci calmano i nervi. Ora diciamo circa che è successo duemilacinquecentoventidue anni fa, uno più uno meno. Che moltiplicato per trecentosessantacinque giorni all'anno e non considero gli anni bisestili perché non ci piacciono fa esattamente novecentoventimilacinquecentotrenta volte.

Numero enorme, vicino all'infinito. Ora sono passate guerre e rivoluzioni,terremoti e tempeste. Gli uomini hanno cambiato facce e costumi. Tanto pensiero si è evoluto e a volte involuto. Tutto nella logica illogica della vita. Ma torno su questo pensiero fisso come le pietre in questione. Per un numero quasi infinito di volte il sole ha forato la pietra e si è posato sulla tomba del cavaliere nella sua danza per l'eternità. Ero ancora discosta appena dalla tomba ma la forma del foro dovevo guardarla da vicino. Mi sono avvicinata, era a forma precisa di cuore.

Doveroso questo pensiero quindi. Direi riparatorio. Scusa il disturbo, scusa la chiacchiera. Col sole che ti accarezza la fronte ogni mattina, coi fiori che continuamente ti nascono a ghirlanda intorno, riposa in pace, bellissimo cavaliere ignoto.

 

 
 
 

17 maggio 2022, 3

Post n°3111 pubblicato il 17 Maggio 2022 da donmichelangelotondo


Google e l'effetto "help"
di Riccardo Luna
Google e l'effetto "help"
16 Maggio 2022
Aggiornato alle 12:35 1 minuti di lettura

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Da sempre la tecnologia di consumo va alla ricerca dell'effetto wow. Il lancio di ogni nuovo prodotto è sempre stato accompagnato da promesse mirabolanti ed effetti speciali. In questo la Apple è stata la capofila, ma anche le convention di Microsoft per un certo periodo sono state spettacolari; e lo stesso effetto poi ha cercato Facebook (prima ancora dell'ultimo annuncio del Metaverso con Mark Zuckerberg che viaggiava nel tempo e nello spazio, va ricordato quando lo stesso Zuckerberg si presentò ad un evento per lanciare i visori della realtà virtuali e tutti gli astanti, fra il pubblico, lo guardavano attraverso i visori. Piuttosto creepy, direbbero i miei figli).
I No Vax di Google e noi
di Riccardo Luna
06 Dicembre 2021

L'impressione è che quella stagione, la stagione del wow, sia temporaneamente archiviata. L'indizio più robusto viene dall'ultima convention di Google per i suoi sviluppatori. Un evento storicamente molto importante, che per esempio qualche anno fa era servito all'amministratore delegato per fare una delle prime dimostrazioni di un assistente vocale gestito da una intelligenza artificiale perfettamente in grado di prenotare un tavolo al ristorante al telefono senza che nessuno si accorgesse che a parlare era un software.

 

 
 
 

17 marzo 2022, 2

Post n°3110 pubblicato il 17 Maggio 2022 da donmichelangelotondo


L'animale domestico che meritiamo

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Cinghiali si nutrono di immondizia nella zona di Monte Mario

Cinghiali si nutrono di immondizia nella zona di Monte Mario

Figuriamoci se voglio parlarvi dei problemi del traffico romano. Vado a parare al fatto che siamo convinti di scegliere, invece ci affezioniamo a quel che capita sotto mano: ma devo partire dal traffico, e dai cinghiali. Lavoro in un posto che sta nel triangolo delle Bermuda fra lo stadio olimpico, la sede degli Internazionali di tennis e la collina di Monte Mario da cui la sera scendono i cinghiali. Ci lavoro nel fine settimana, per sovrapprezzo, quando al tramonto c'è anche un certo movimento naturale teso allo svago.

L'intera area, un paio di chilometri, è transennata, impenetrabile. L'ultima volta che ho provato a fenderla con un'auto, dopo quaranta minuti di circumnavigazione dei blocchi ho abbassato il finestrino e sull'orlo delle lacrime ho spiegato alla gentile poliziotta che stavo per mancare la messa in onda e questo non giova alla ritenzione idrica: lei mi capisce, agente. E' stato inutile. Vado a piedi, ma ci sono i cinghiali. In particolare ce n'è uno, enorme, che le prime volte ha causato panico, gente asserragliata e inutili chiamate al 113 (non si passa, come ho detto. La polizia per giunta è già sul posto ma occupata coi tifosi).

Da un paio di settimane l'animale è stato adottato degli abitanti. Si è formato un comitato, lo nutrono. Mi ha detto il ragazzo della pizza a taglio che gli hanno anche dato un nome. Sono tutti molto preoccupati che finisca il tennis, perché la bestiola potrebbe restare vittima di un incidente. Meno male che resta il calcio, nel week end. D'altra parte è una cosa bella prendersi cura degli animali, no? - ha aggiunto un tipo con una croce runica tatuata sull'avambraccio, e masticando un pezzo di quattro formaggi si è incamminato alla partita.

 

 
 
 

17 maggio 2022

Post n°3109 pubblicato il 17 Maggio 2022 da donmichelangelotondo

(Leggo)

«Vi lascio la pace, vi do la mia pace» Gv 14,27-31.

Ad Auschwitz, nel campo di concentramento, c'era un carcere: il famigerato Blocco II. Là, in una cella sotterranea san Massimiliano Kolbe è morto d'inanizione dopo una lunga e penosa agonia, attorniato da ogni tortura e miseria umana. Fuori c'era il cortile in cui circa ventimila uomini furono assassinati; di fianco, l'"ospedale" in cui si praticava la vivisezione su esseri umani, mentre, in fondo alla strada, si trovava il forno crematorio. Eppure, nel cuore di padre Kolbe regnava quella pace che Cristo aveva promesso di dare ai discepoli che, seguendo il suo esempio, sarebbero morti per la vita di altri.

(Prego)

O Signore Gesù, che ci hai lasciato in dono la tua pace per vincere ogni turbamento e paura, fa' che diffondiamo attorno a noi la gioia di chi sa che il potere del male non può prevalere su chi confida in te.

(Agisco)

Essere capace di gesti concreti di riconciliazione e di fraternità.

 

 
 
 

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