il profumo che ho

Il profumo che ho


C'è voluta tanta buona volontà, tanta pazienza, tanta disponibilità, tanta curiosità, tanta esigenza di strafare tentando di scrivere pensieri generati da idee tutte mie, e non solo su questo blog.Il progetto sembra allettante. Anche divertente. Chissà quanta ilarità riuscirò a provocare con la mia mole. Ah, già, se non fosse chiaro vi informo cari lettori o avventori che vi siete spinti fin qui: è giusto che lo sappiate della mia generosa mole corporea, che è tanta tanta.E si, sono corporea, e lo sono moltissimo, fornita di carne soda in alcune parti ma morbidamente liscia (e calda). Soffro il caldo, si, ma quello ambientale, e sono calda e accogliente di indole, e questo mi rende piacevolmente allettante per alcuni tipi di uomini.Già, perchè è naturale che non piaccio a ogni uomo, ma soltanto a coloro che riescono a immegersi e affondare nella mia immensa sensualità e prorompente vitalità.Diventa piacevolissimo quando so di eccitare e soprattutto quanto ne deriva. Non è il caso di scendere in dettagli, tanto è ovvio che è molto chiaro quello che esprimo, e magari induce al sorriso malizioso o il suo contrario nel caso non vi piaccessero o piacciono, che dir si voglia,  le donne come me.A volte faccio i conti con quegli sguardi schifati di uomini, e persino di parole che feriscono li per li, ma tutto sommato ritengo giusto che ognuno abbia i suoi canoni di ideale di donna da seguire e  rispettare, e se dire quanto si pensa fa stare bene costoro che lo  facciano, anche a discapito di chi subisce (teoria non del tutto condivisibile) Detto questo torniamo al sorriso, a quelle belle cose che ci rendono ammalianti e sempre in ordine per il nostro uomo, che non può fare a meno di approdare tra le bracce di una donna capacissima di avvolgerlo nella sua passione.Un uomo tra le mie braccia non si fa male, non tocca ossa, non sente spigolosi oizzonti sotto le sue dita, non accarezza con la sua mano aperta pianure sempre uguali. No. Con me tocca il morbido, e gli sovviene spontaneo palparmi e poi stringere ogni angolo di me. E lo fa con desiderio, con quella voglia di possedermi tutta quanta con estrema perseveranza. E vaga lungo il mio corpo, tra le distese della mia schiena sino a raggiungere le rotonde mete plasmabili da modellare con le mani e con la bocca. Si perde tra le cime dei miei seni enormi, affonda il viso tra essi e con la bocca si nutre di loro famelico e instancabile. Approda poi lungo il sentiero del monte della dea e ci resta senza fretta, esaltato da cotanta polposa abbondanza, florida e succulente nutrimento del suo piacere (e mio)E' questo che fa un uomo che sa apprezzare il profumo che ho, e io lo esalto rendendolo pago