Il più bel libro che abbia mai letto in tutta la mia vita – sono una lettrice accanita – si intitola “Il Dottor Semmelweis”, di Louis-Ferdinand Céline, edito da Adelphi. Prima di diventare uno dei più grandi scrittori del nostro secolo, Céline fu uno studente di medicina e come tale dedicò la sua tesi, nel 1924, alla vita di uno degli eroi scientifici dell’800: Ignazio Filippo Semmelweis. Il dottor Semmelweis è il debellatore dell’infezione puerperale - che determinava la morte di migliaia e migliaia di partorienti – grazie ad una scoperta enorme, eppure semplicissima: osservò che le puerpere venivano visitate dai medici che avevano appena sezionato cadaveri e non pensavano certo a lavarsi le mani. Imponendo la disinfezione delle mani, Semmelweis si rivelò l’unico non colpito dalla mostruosa cecità del suo secolo, che trattava morte e nascita come fossero la stessa cosa.Céline traccia in questo libro la vita di un puro, trascinato dal destino ad una grande scoperta e, con essa, ad un clamoroso susseguirsi di incomprensioni e persecuzioni, che lo spingeranno alla follia e ad una morte atroce. Dice Céline: “la terribile storia di Semmelweis mostra il pericolo di voler troppo bene agli uomini. E’ una vecchia lezione sempre nuova.”.Cito solo poche righe di questo breve testo - circa 100 pagine - la cui lettura ha rubato pochissime ore della mia vita lasciandomi un ricordo indelebile nel tempo.Cito solo poche righe che evidenziano che “grandissimo cuore e che grandissimo genio medico sia stato; la sua scoperta ha superato le forze del suo genio e questo, forse, è stata la causa profonda di tutte le sue sventure”.“Assassini! Così io chiamo tutti coloro che si oppongono alle regole che ho prescritte per evitare la febbre puerperale.E’ contro costoro che io mi sollevo da avversario risoluto, come ci si deve sollevare contro i partigiani di un crimine! Per me non c’è altra maniera di trattarli se non da assassini. E tutti quelli che hanno il cuore al suo giusto posto la penseranno come me! Non sono le sale da parto che bisogna chiudere per far cessare i disastri che vi si deplorano, ma sono gli ostetrici che conviene farne uscire, poiché sono loro a comportarsi come vere e proprie epidemie, ecc.”.Questa lettura è stata la migliore della mia vita perché tratta un argomento medico, che mi interessa come donna, con l’impeto e la passione dei romanzi d’amore. L’inferno personale dell’uomo mi ha sconvolta, non la storia del medico.LEGGETELO! E’ DEGNO!
Grazie, Dottor Semmelweis!
Il più bel libro che abbia mai letto in tutta la mia vita – sono una lettrice accanita – si intitola “Il Dottor Semmelweis”, di Louis-Ferdinand Céline, edito da Adelphi. Prima di diventare uno dei più grandi scrittori del nostro secolo, Céline fu uno studente di medicina e come tale dedicò la sua tesi, nel 1924, alla vita di uno degli eroi scientifici dell’800: Ignazio Filippo Semmelweis. Il dottor Semmelweis è il debellatore dell’infezione puerperale - che determinava la morte di migliaia e migliaia di partorienti – grazie ad una scoperta enorme, eppure semplicissima: osservò che le puerpere venivano visitate dai medici che avevano appena sezionato cadaveri e non pensavano certo a lavarsi le mani. Imponendo la disinfezione delle mani, Semmelweis si rivelò l’unico non colpito dalla mostruosa cecità del suo secolo, che trattava morte e nascita come fossero la stessa cosa.Céline traccia in questo libro la vita di un puro, trascinato dal destino ad una grande scoperta e, con essa, ad un clamoroso susseguirsi di incomprensioni e persecuzioni, che lo spingeranno alla follia e ad una morte atroce. Dice Céline: “la terribile storia di Semmelweis mostra il pericolo di voler troppo bene agli uomini. E’ una vecchia lezione sempre nuova.”.Cito solo poche righe di questo breve testo - circa 100 pagine - la cui lettura ha rubato pochissime ore della mia vita lasciandomi un ricordo indelebile nel tempo.Cito solo poche righe che evidenziano che “grandissimo cuore e che grandissimo genio medico sia stato; la sua scoperta ha superato le forze del suo genio e questo, forse, è stata la causa profonda di tutte le sue sventure”.“Assassini! Così io chiamo tutti coloro che si oppongono alle regole che ho prescritte per evitare la febbre puerperale.E’ contro costoro che io mi sollevo da avversario risoluto, come ci si deve sollevare contro i partigiani di un crimine! Per me non c’è altra maniera di trattarli se non da assassini. E tutti quelli che hanno il cuore al suo giusto posto la penseranno come me! Non sono le sale da parto che bisogna chiudere per far cessare i disastri che vi si deplorano, ma sono gli ostetrici che conviene farne uscire, poiché sono loro a comportarsi come vere e proprie epidemie, ecc.”.Questa lettura è stata la migliore della mia vita perché tratta un argomento medico, che mi interessa come donna, con l’impeto e la passione dei romanzi d’amore. L’inferno personale dell’uomo mi ha sconvolta, non la storia del medico.LEGGETELO! E’ DEGNO!