L'Arte delle donne

Le mostre da visitare questa primavera


Klimt, le origini del mitoA Milano, a Palazzo Reale, una mostra che approfondisce gli inizi dell’arte klimtiana: gli anni giovanili e il contesto familiare, l’apprendistato alla Kunstgewerbeschule di Vienna, la pittura di decorazione degli edifici pubblici monumentali.Venti oli di Gustav Klimt sono in mostraal Palazzo Reale di Milano dal 12 marzo al 13 luglio, un corpus eccezionale considerando che sono cento i dipinti e gli affreschi del maestro di cui si ha notizia.  Il Novecento inquieto e le prospettive del terzo millennioUna collettiva a Lucca ripercorre l'arte del secolo scorso e si sofferma sulle ricerche più recenti. Tra gli artisti selezionati Vedova, Vasarely, Christo, Cattelan e Hirst .Dal 15 marzo è in mostra al Lucca Center of Contemporary Art (L.u.C.C.A.), “Inquieto Novecento. Vedova, Vasarely, Christo, Cattelan, Hirst e la genesi del terzo millennio”, progetto espositivo a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni, visibile fino al 22 giugno, che mette a confronto opere del secolo scorsoprovenienti dalla Collezione R.E.D. con un corpus di lavori più contemporanei.Oltre settanta opere, in un percorso che intende stimolare un dibattito sull’arte di oggi, articolato in quattro sezioni: “Il Novecento tra Figura e Figurazione”, con i lavori di Afro Basaldella, Massimo Campigli,Filippo De Pisis, Fortunato Depero, Virgilio Guidi, Antonio Mancini, Gino Severini, Mario Sironi, Emilio Vedova; “Segnali dalle Neo-Avanguardie”, con le opere di Carla Accardi, Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Giuseppe Capogrossi, Enrico Castellani, Guglielmo Achille Cavellini, Roberto Crippa,Tano Festa, Pinot Gallizio, Hans Hartung, Asger Jorn, Georges Mathieu,Zoran Music, Tancredi Parmeggiani, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Jean Tinguely, Giulio Turcato, Victor Vasarely, Emilio Vedova; “Verso una nuova poetica” (Alighiero Boetti, Christo, Salvo, Daniel Spoerri) e infine “Azioni e riflessioni del terzo millennio”, dove trovano posto i lavori di Francesco Attolini, Christian Balzano, Maurizio Cattelan, Sandro Chia, Robert Combas,Democracia, Jak Espi, Regina José Galindo, Damien Hirst, Gianfranco Meggiato, Ciprian Muresan, Santiago Sierra. Pissarro racconta l'ImpressionismoUna mostra a Pavia approfondisce le vicende dell'artista e dell'uomo, punto di riferimento per tutti i pittori della sua epoca per la saggezza e le doti pedagogiche. Il percorso espositivo è strutturato come una narrazione in prima persona attraverso le tappe fondamentali della sua attività artistica.Fino al 2 giugno è possibile visitare la mostra "Camille Pissarro, l'anima dell'Impressionismo" ospitata dalleScuderie del Castello Visconteo di Pavia dal 21 febbraio scorso: decano degli Impressionisti, Camille Pissarro divenne punto di riferimento per tutti i suoi compagni e per molti giovani artisti indipendenti dell'epoca – come Paul Cézanne, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh – grazie al suo forte temperamento, alle sue doti pedagogiche e ai suoi saggi consigli.    “L’ossessione nordica”, la scoperta di una nuova sensibilitàUna mostra a Rovigo approfondisce, ripercorrendo le scelte delle prime Biennali, l’influenza esercitata sui pittori italiani dall’arte di area tedesca e scandinava (e in generale del Nord Europa) tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.la prima grande mostra incentrata sull’arte scandinava, baltica, scozzese e tedesca (nelle sue varie componenti) riletta alla luce dell’influenza esercitata in Italia. L’esposizione, curata da Giandomenico Romanelli con la collaborazione di Alessandra Tiddia, è in programma a Rovigo, a Palazzo Roverella, dal 22 febbraio al 21 giugno.    Matisse, la rivoluzione della figuraA Ferrara una mostra che ripercorre l'intera ricerca figurativa ma lontana dalla tradizione dell'artista francese, dalla stagione fauve al trionfo dell'armonia delle ultime opere.organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte a Palazzo dei Diamanti dal 22 febbraio al 15 giugno, con la cura diIsabelle Monod-Fontaine. Il fascino di Matisse per  larappresentazione della figura, soprattutto femminile, è il tema attorno a cui è incentrata l’esposizione che mette in luce le strette relazioni tra la sua produzione pittorica, scultorea e disegnativa e che intende proporre un ritratto a tuttotondo del maestro francese: vengono esaltate le sue doti di alchimista del colore, ma anche il suo grande talento grafico e scultoreo.