Parità ìmpari

EROS RAMAZZOTTI: "AMICA DONNA MIA" ehheh Ne condivido il pensiero? I casi sono due. Primo: l'oggetto delle parole è una persona ben precisa... in questo caso posso condividerlo in pieno. Secondo: l'oggetto delle parole è la Donna intesa come astrazione... e qui mi sorge qualche dubbio. Infatti mi sembra una di quelle solite operazioni di "arruffianamento" che, purtroppo, molti uomini fanno al fine di ottenere i favori delle donne, il che conferma la mia tesi: ormai le donne sono la classe dittatoriale, che ha ottenuto il potere con l'inganno e lo esercita col bastone, anche se continua a piangere il fatto di essere discriminata (ma solo per mantenere la posizione dominante!). Quindi diventa necessario esibirsi in pubblici salamelecchi e omaggi per ottenerne la benevolenza. Questo è comunque un comportamento stereotipato del genere umano. Ricordiamo tutti, penso, le gesta dei parlamentari iracheni di fronte a Saddam Hussein, quando erano stati arrestati alcuni uomini accusati di aver tramato contro di lui: era prassi OSTENTARE PUBBLICAMENTE IN MODO ESAGERATO la collera, alzandosi uno alla volta, urlando frasi contro quei soggetti e parole di elogio per il Raìs. Lo scopo? fare si che Saddam si autocompiacesse e concedesse la propria benevolenza per quelle persone. La causa? Solo la paura, il terrore! Ecco: quante volte si vedono uomini che continuano a ostentare pubblicamente il loro disprezzo verso i MASCHI e la loro ammirazione per le DONNE? Jacopo Fò, Vittorio Sgarbi, giornalisti con i loro innumerevoli articoli, cantanti... Vogliono solo ottenere la patente di MASCHI REDENTI, quindi ottenere la benevolenza femminile, in quanto mettersi contro chi domina (interessante il fatto che la parola DOMINA sia l'origine etimologica della parola DONNA) significa essere emarginati, ostracismo sicuro! Un po' come la proverbiale preda del coccodrillo che, contrariamente alla sua compagna di sventura, cerca di rabbuonire il coccodrillo sperando di impietosirlo e di non essere divorata... Risultato? Il coccodrillo ride e la divora per prima! Tutto ciò evidenzia la disonestà morale femminile: da un lato demonizza l'uomo per le sue caratteristiche, denunciando tali comportamenti come debolezza, incapacità di essere indipendente, dicendo che l'uomo ragiona solo con una certa parte del corpo e non perdendo occasione per metterlo in ridicolo a causa di ciò che in fondo è solo la sua natura; dall'altra parte, tali caratteristiche, prima utilizzate per mettere l'uomo in ridicolo, vengono poi ampiamente sfruttate dalla donna per i propri fini economici e di potere (altrove ho detto che la donna ama sputare nel piatto in cui mangia). Tu cosa ne pensi?