Dono d'amore

Piano amore


Piano amore mio,piano Isabella,non far rumore,Dorme la casa tutta, ma si pu svegliare,Chi vecchio, geloso, e teme per l' onore,Anche se le orecchie gli hai tappato,per farlo addormentere,Anche se i tuoi piedi son lievi piume,Come quelli d' una fata che danza sulle piume,Dove s'incontrano l' uno e l' altro torrente,Piano amore mio, piano Isabella, non far rumore,Sente tutto il geloso, anche meno di niente,Scorre lento il fiume, nessuna foglia trema,Tutto quiete, e l' occhio sonnolento della notte,Affascinato dal ronzio vibrante dell' effimera,Si chiude,scordando gli affanni tutti del Lete,Per pudore, o compiacenza, s' ritirata,La luna nelle sue stanze: sa bene,Che non voglio luce nel buio, ma un oscurit indisturbata,Sa che voglio vedere solo gli occhi di Isabella,Le sue labbra polpose di gemma,Alza il catenaccio, piano, non far rumore,Siamo morti al pi piccolo stridore,Bene. E adesso le tue labbra, un letto di fiori,Pu dormire il vecchio, i pianeti possono affogare,La rosa chisa sogner i nostri amori,Destandosi al mattino caldo che la far sbocciare,E cover tubando la colomba la sua dolce prole,Mentr' io quell' armonia bacer che tutto mi fa tremare,(John Keats)