Dopotutto

Eccolo finalmente


Che scende dal cavallo il temerario cavaliere,e impugna la lingua come spada a sbaragliare i grattacieli di finta modestia che aveva con pazienza costruito,per fare largo alla sua vera presunzione. "Dov'è, dov'è?" impreca furibondo,cercando quel centro dell'universo dove le sue fandonie contavano qualcosa. Nessuno osi dirgli che non è stato mai il centro di alcunché,se non della sua stessa autocommiserazione regolarmente alternata all'autocompiacimento. Lasciamo che finisca, che si finisca,ch'è nel suicidio dei falsi la vittoria dei veri ...altro che delusione.