pioggia che scroscia

andre


Carissimo Ho un pensiero abbastanza ricorrente in questo periodo.Penso alla mia morte, certo sara' un appuntamento inevitabile e non ne ho particolare paura.Mi spaventa un poco il pensiero di non rivederti piu', di non poter rivedere piu' le persone che amo, di non essere presente a sollevarti quando inevitabilmente cadrai, quando le ondate forti ti spingeranno in avanti, avanti a me, quando ti sentirai il mondo nelle mani e quando la risacca ti fara' retrocedere violentemente. A volte si e pronti, altre volte coglie di sorpresa e certi impatti sono duri. Mi piace pensare, alle volte, che sarai particolarmente amato. E non solo dall'amore si importante di una donna, ma anche e soprattutto da tante persone vicine alle quali spero saprai donare affetto in maniera disinteressata. Penso, anzi spero anche, che qualche volta ti ricorderai di me, del mio volto, sara' per me come rimanere in vita, ancora, per qualche breve istante. Mi piace pensare che porterai una mia foto con te o sul comodino del letto o dove diavolo ti pare Se non la porti  pero' e' lo stesso. Mi piace pensare che sarai sensibile alle sfumature delle cose e delle persone, che guardare le stelle sara' per te dolce e piacevole, che osservare la natura e l'arte sara' appagante per il cuore. Mi piace pensare, alle volte, che le sofferenze che inevitabilmente avrai e passerai non ti minino eccessivamente, e ogni volta sia una rinascita, perche' una rinascita e' sempre si dolorosa ma bellissima. Mi piace pensare, alle volte, che quando morirai (come anche io del resto) sulla tomba poche scritte se non il tuo nome e quello dei tuoi genitori, come per allungare il tempo e segnare da dove siamo venuti. Mi piace pensare che farai scorta delle esperienze che passerai non saranno dimenticate ma in un continuo esercizio la memoria fara' affiorare ricordi, anche quelli dolorosi, anzi, soprattutto quelli dolorosi. Mi piace pensare, alle volte, che sarai critico rispetto alle vicissitudine correnti, che sarai rispettoso nei confronti dei piu' deboli, che saprai porti i limiti dettati dalla vita tua, dalla vita degli altri, dalla natura. Mi piace pensare che lotterai per la tua liberta', in senso totale, e anche per quella degli altri. Che il cinismo non faccia parte della tua persona, che la rabbia sia rivolta verso "i potenti" e non verso i deboli. Mi piace pensare che vivrai ai margini, che sarai schivo fino all'antipatia, ma maleducato mai, perche' la tua forza sara' la gentilezza. A nuotare controcorrente si può peccare di presunzione, talvolta di superbia. Ma la rabbia sociale intesa come acredine, indifferenza assoluta verso il prossimo, l'astio generalizzato per gli altri,  conosciuti e potenti, o sconosciuti e deboli, e soprattutto per gli stranieri, quella mai, spero che tu la proverai mai senza nessun sforzo. Tolleranza e cortesia hanno radici nella storia di un popolo prima che in quella famigliare. Mi piace pensare che ti piacera' leggere, che divorare libri ti provochi appagamento, perche' vorra' dire che siamo riusciti a farti apprezzare una delle cose piacevoli della vita. Va' beh smetto perche', se nessuna di queste cose che mi piacciono per te, fanno parte della tua vita e della tua realta', potrebbero, forse, sorgerti dei sentimenti di fallimento.Non devi, mi piace pensare piu' di tutto che sarai felice a prescindere, e spero che questo sentimento lo coglierai quando arrivera' sapendo che inevitabilmente non durera'...c'est la vie mon amour.