I'm enduring it

Oh Danny Boy, the pipes are calling...


Ce ne sarebbero da dire, lo so...Elezioni a breve, minchiate papali, Ferrara che si candida a direttore della mensa di Montecitorio, la Berté esclusa da Sanremo, Little Tony ammesso a Sanremo, Baudo che fa flop a Sanremo, Sanremo...E invece torno a casa cotta di computer e non mi viene niente da scrivere.
Però i Coen hanno vinto il loro primo oscar come miglior film e miglior regia (Non è un paese per vecchi è un film strepitoso) e Daniel Day-Lewis ha vinto il suo secondo come miglior attore protagonista (Il Petroliere non è affatto un film strepitoso, ma lui se lo mangia tutto). E poi lo amo dal 1990. E torno adolescente quando vince un oscar. Ed è bravo, talentuoso, affascinante, intelligente, bello come il sole, si fa la figlia di Arthur Miller e non invecchia mai, cazzo? Ha la stessa faccia da 20 anni, cos'ha fatto, il patto col diavolo? Mi consola che almeno aveva delle scarpe orrende e due orecchini da pirati dei caraibi che gridavano vendetta, Sua mirabilissima divinità terrena... Ma d'altronde non è che puoi aspettarti granchè da un anglo-irlandese in fatto di estetica, no? Insomma, gioisco di cose micragnose, alla facciaccia invidiosa di Emme, così mi dimentico di Hillary e Obama, Walter e Silvio, Baudo e Del Noce, Ciccio e Tore e via dicendo con le depressioni cosmiche.