dottormanser

HOLLYWOOD, HOLLYWOOD!


Dopo tanti libri che non incontravano appieno il mio gusto, sono andato sul sicuro con il vecchio zio Hank. Credo mi mancasse soltanto Hollywood, Hollywood! per completare l'opera narrativa di Charles Bukowski; anche questa volta non sono rimasto deluso, pur essendo il libro in questione un tantino diverso dagli altri. Questo romanzo è la storia di una sceneggiatura che Bukowski scrisse per un film che doveva rappresentare un pezzo della sua vita (benché il plot cinematografico si svolga nell'arco di alcune ore o giorni, non ricordo). "In questo suo romanzo" scriveva Fernanda Pivano, "Bukowski non parla di sesso ed è pacificato, ma non per questo meno abrasivo nel suo orrore per l'ingiustizia e la violenza, espressi in lunghi dialoghi che ricordano la miglior narrativa americana contemporanea." Consiglio dunque questo libro frizzante, divertente, malinconico. Lo consiglio in particolare agli animi sensibili che già hanno letto qualcosa di Mr. Chinaski.
Sottolineature: "Senti, Jon, se mi preoccupavo di quel che interessava alla gente non avrei scritto mai niente.""Fondamentalmente per questo scrivevo: per salvarmi il culo, per salvare il culo dal manicomio, dalle strade, da me stesso.""Scrivere era una cosa strana. Avevo bisogno di scrivere, era come una malattia, una droga, un impulso irrefrenabile, eppure non mi piaceva pensare di essere uno scrittore.""Io ogni volta che mi rivolgevano la parola, mi pareva di star precipitando da una finestra o di scendere con l'ascensore. La gente non era interessante.""E a te cosa ti tiene in piedi?" "Mi piace scrivere. Mi dà un'emozione.""Per lo più (bevo) quando scrivo e quando sono in compagnia. Non sono a mio agio quando ho gente intorno. E se ho bevuto abbastanza mi pare che svaniscano.""Ma che differenza c'è tra un critico cinematografico e lo spettatore medio? Risposta: il critico non paga il biglietto.""Il segreto, la verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità.""E' bene saper usare il proprio panico, conservarlo per qualcosa di concreto.""Perchè nessuno è vissuto a lungo come te. Qual è il tuo segreto?" "Mai saltare giù dal letto prima di mezzogiorno."