Dopo tanti libri che non incontravano appieno il mio gusto, sono andato sul sicuro con il vecchio zio Hank. Credo mi mancasse soltanto Hollywood, Hollywood! per completare l'opera narrativa di Charles Bukowski; anche questa volta non sono rimasto deluso, pur essendo il libro in questione un tantino diverso dagli altri. Questo romanzo è la storia di una sceneggiatura che Bukowski scrisse per un film che doveva rappresentare un pezzo della sua vita (benché il plot cinematografico si svolga nell'arco di alcune ore o giorni, non ricordo). "In questo suo romanzo" scriveva Fernanda Pivano, "Bukowski non parla di sesso ed è pacificato, ma non per questo meno abrasivo nel suo orrore per l'ingiustizia e la violenza, espressi in lunghi dialoghi che ricordano la miglior narrativa americana contemporanea." Consiglio dunque questo libro frizzante, divertente, malinconico. Lo consiglio in particolare agli animi sensibili che già hanno letto qualcosa di Mr. Chinaski.
HOLLYWOOD, HOLLYWOOD!
Dopo tanti libri che non incontravano appieno il mio gusto, sono andato sul sicuro con il vecchio zio Hank. Credo mi mancasse soltanto Hollywood, Hollywood! per completare l'opera narrativa di Charles Bukowski; anche questa volta non sono rimasto deluso, pur essendo il libro in questione un tantino diverso dagli altri. Questo romanzo è la storia di una sceneggiatura che Bukowski scrisse per un film che doveva rappresentare un pezzo della sua vita (benché il plot cinematografico si svolga nell'arco di alcune ore o giorni, non ricordo). "In questo suo romanzo" scriveva Fernanda Pivano, "Bukowski non parla di sesso ed è pacificato, ma non per questo meno abrasivo nel suo orrore per l'ingiustizia e la violenza, espressi in lunghi dialoghi che ricordano la miglior narrativa americana contemporanea." Consiglio dunque questo libro frizzante, divertente, malinconico. Lo consiglio in particolare agli animi sensibili che già hanno letto qualcosa di Mr. Chinaski.