dottormanser

LETTURE AL TEMPO DEL COVID


Un anno fa ci siamo ritrovati tutti in una situazione surreale, che difficilmente avremmo potuto immaginare. Abbiamo conosciuto un nuovo anglicismo (tanto per cambiare): lockdown.Confinati in casa, limitati negli spazi e con tanto tempo a disposizione, per sopravvivere soprattutto mentalmente ognuno ha dovuto attingere alle “proprie risorse”, scoprendone di nuove in certi casi.Chi ama i libri e la letteratura disponeva sicuramente di un’ancora di salvezza in più. Nei due mesi di chiusura totale, marzo e aprile, ho sfruttato la mia passione, leggendo diversi libri. Di quel periodo ricordo di essermi impuntato con un tomo storico interessante ma abbastanza palloso: “Le benevole” di Jonathan Littell. Ho poi letto libri meno noiosi: “”Don Giovanni, l’ingannatore” di Claudio Risè, “Sopravvissuta ad Auschwitz” di Emanuela Zuccalà e “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino.Finita la chiusura forzata tra le mura domestiche ho naturalmente proseguito con la lettura, mantenendo sempre alta la mia media di 3/4 libri al mese. Durante questi dodici mesi ho scoperto opere e autori indimenticabili. Cito al primo posto Daniele Mencarelli e i suoi “Tutto chiede salvezza” e “La casa degli sguardi”. Bella scoperta anche Daria Bignardi con “Storia della mia ansia” e “Oggi faccio azzurro”. E poi “Eleanor Oliphant sta benissimo” di Gail Honeyman. Ho riassaporato la grande letteratura americana con “Stoner” di John Williams, “La strada di casa” di Kent Haruf e l’intramontabile “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee.Altre menzioni particolari vanno a “Less is more” di Salvatore La Porta, “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano, “Cristo si è fermato a Eboli” di Primo Levi e “Olive Kitteridge” di Elizabeth Strout.Uno dei lati positivi di questo annetto nefasto a livello mondiale è che ho scoperto l’alta qualità della letteratura femminile. Sono sempre stato un po’ prevenuto nei riguardi delle autrici, forse per colpa di un imprinting negativo, e anche se continuo a preferire gli autori maschi ho fatto delle belle scoperte oltre a un grande passo in avanti a livello di apertura mentale.Chiudo con un monotono ma importantissimo consiglio: LEGGETE PIÙ CHE POTETE, PERCHÉ NIENTE COME LEGGERE RENDE LIBERI.