dottormanser

L'isola delle farfalle d'oro


Ho appena finito di leggere un libro di cui riparlerò prossimamente e che consiglio a tutti: Lettera a mio figlio sulla felicità. Lo cito ora perché l'autore, Sergio Bambarén, ha sicuramente scritto quella splendida dichiarazione d'amore verso il figlio con gli stessi sentimenti che hanno spinto e ispirato me a scrivere questa favola. Solo che io parlavo ai miei amati nipotini. La sua lettera è un piccolo forziere ricco di consigli su come... crescere e non invecchiare. La mia favola si prefigge lo stesso scopo. Entrambi parliamo ai nostri bimbi, anche se tramite loro ci rivolgiamo poi a tutti i bimbi e gli adulti che posseggono una luce interiore capace di illuminare il mondo.L'isola delle farfalle d'oro (Evoé edizioni, 2009, 77 pagine, 7 euro) comincia con zio Simone che dopo aver portato i nipotini Giulia e Riccardo a scegliere i regali per il Natale imminente, rimane in panne con il suo "macinino" sulla strada di ritorno verso casa. Fermo sotto un grande castagno inizia a raccontare loro una favola, la storia di un pilota d'aereo americano della seconda guerra mondiale che precipita su un'isola deserta abitata da farfalle d'oro parlanti. John Peterson, questo il nome del pilota, trascorrerà il resto dei suoi giorni in compagnia delle farfalle in un'osmosi di luce e colori interiori che arricchiranno sia l'uno che le altre, fino a che John, dopo un ultimo contatto "virulento" con il genere umano, porrà fine ai suoi giorni terreni; a quel punto le farfalle partiranno per una missione planetaria nel cui fine sta la morale (una delle morali!) della favola. Terminato il racconto il "macinino" riparte come per magia e lo zio riporta a casa dalla mamma i nipotini, ricevendo in dono prima di andarsene un regalo di valore inestimabile come solo certe emozioni sanno essere.Con questo chiudo la carrellata di presentazione dei miei libri. Spero di avere incuriosito qualche nuovo lettore; ora lascio i fan del Dottor Manser in attesa de Il fardello, un'altra piccola tessera del puzzle che compone la mia vita non solo letteraria.