Creato da lesfleur il 19/08/2008

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Il vecchio e il mare

"Sentì il ferro conficcarsi e vi si appoggiò sopra

e lo immerse più profondamente

e poi lo spinse con tutto il peso del suo corpo.

Allora il pesce torno in vita,

recando in sè la sua morte,

e si librò alto fuori dall'acqua

mostrando tutta la sua grande lunghezza

e larghezza

e tutta la sua forza e bellezza.

Parve restare sospeso nell'aria

sul vecchio nella barca.

Poi precipitò in acqua in un crollo

che coprì di spuma il vecchio e tutta la barca"

("Il vecchio e il mare"_Ernest Hemingway)

 

 

 

PARADISO...NON POTEVI ATTENDERE?

Napoli è in ogni sketch,in ogni film di Massimo.

Massimo Troisi

E' come un filo conduttore che attraversa tutta la sua produzione.

Napoli,come disse l'attore stesso in una intervista,era parte di sè stesso.

Anche quando non compariva,c'era.

Ma non come realtà specifica,come fenomeno particolare,piuttosto come frammento di una realtà di più ampio respiro che varca i confini regionali.

E' lo specchio dello smarrimento esistenziale,del crollo delle ideologie,delle sopraffazioni,delle ingiustizie,di una inaccettabile rassegnazione,che appartengono al vissuto di tutti,non solo dei napoletani.

I personaggi che interpreta parlano napoletano ma,secondo l'attore,avrebbero potuto parlare qualsiasi altro dialetto.

D'altra parte,Troisi era di Napoli(San Giorgio a Cremano)e Napoli è sempre stata una città così complessa e difficile,da offrire una vastissima gamma di stimoli alle forze della creatività!

Trovatemi un napoletano che non sia creativo..

che non abbia una battuta sempre pronta per tutto..

Massimo ci ha rappresentati e ancora ci rappresenta..

..GRAZIE MASSIMO

 

 

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Memoria e memorie..

Post n°900 pubblicato il 26 Gennaio 2010 da lesfleur
 

Avevo circa 13 anni quando,dietro consiglio della Prof,comprai il suo libro e mi immersi totalmente nella lettura di quelle pagine talmente dure e crudeli da non poterle credere foriere di verità.

Parlo del"Diario di Anne Frank",diario che lei cominciò a scrivere nel giorno del suo 13° compleanno,fu un regalo dei suoi genitori..

«il primo che mi apparve fosti tu, forse uno dei più belli fra i miei doni».

Anna è una ragazza ebrea che, per sfuggire alla persecuzione nazista, è costretta a trasferirsi con la famiglia ad Amsterdam.
Quel diario l’accompagnerà nei giorni più bui della sua esistenza e in quelle pagine, che immagina di indirizzare a Kitty, un’amica immaginaria, racconta le incomprensioni con la madre, il difficile rapporto con la sorella Margot, le paure che attanagliano il suo cuore, il desiderio di vivere la vita normale di qualsiasi adolescente, l’amore per Peter, che vive la sua stessa situazione di clandestina ma soprattutto l’orrore per le atrocità che la circondano e che poi vivrà..
Scrivere queste sue giornate in quek diario è stato per Anna «un gran sostegno», e per noi rappresenta una testimonianza simbolo dell’orrore,visto con gli di una tenera adolescente ma soprattutto è un invito a riflettere sulla crudeltà umana e ad adoperarci affinché tali atrocità non si verifichino mai più.


Questo libro mi ha colpito molto per la ricchezza dei sentimenti che una ragazzina della sua età ha saputo esprimere così profondamente;la semplicità del linguaggio, la naturalezza con cui Anna racconta le discriminazioni e le violenze contro gli ebrei, fanno sì che questo libro sia adatto a lettori di tutte le età e sinceramente lo consiglio molto più del film;attraverso le sue pagine potrete leggere e apprendere ciò che in un film non si può far vedere ma solo lasciare immaginare..

« È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo. »

(unico filmato esistente di Anne Frank)

Altra vicenda che presenta sorprendenti affinità e analogie a quella della Frank

è la storia di un'altra vittima storica della Shoa,

Helga Deen.

Il suo diario "Stettino, 6 aprile 1925 ,Campo di sterminio di Sobibór, 16 luglio 1943" in cui descrive la sua prigionìa in un campo di concentramento nazista durante la seconda guerra mondiale, prima di essere trasferita, assieme alla sua famiglia, nel campo di sterminio di Sobibór.

Tale diario/documento

 è stato pubblicato postumo nel 2005

con il titolo di

 "Kamp Vught "

perchè l'autrice,che al momento dell'arresto frequentava l'ultimo anno delle scuole superiori,riuscì a far avere il diario ed altre sue piccole cose (tra cui una penna stilografica, alcune lettere e cartoline e una ciocca di capelli) racchiuse in una borsetta al suo fidanzato, il fotografo Kee van den Berg, che lo ha tenuto nascosto come una reliquia fino alla morte, avvenuta nel 2004.

« Se da qui guardo fuori dalla finestra vedo betulle, abeti, il cielo azzurro con delle nuvole bianche »

(Helga Deen,Kamp Vught)

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Commenti al Post:
riole64
riole64 il 26/01/10 alle 16:56 via WEB
e' bene leggere queste pagine,non guardare il film,non e' la stessa cosa.per non dimenticare i pericoli della stupidita' umana,ciao les
 
 
lesfleur
lesfleur il 26/01/10 alle 17:02 via WEB
ho riletto quelle pagine poi da donna adulta e ci ho letto cose che i miei occhi di adolescente non potevano vedere e catturare perchè troppo crudeli per una ragazzina che leggeva una sua,all'epoca del libro "coetanea"..due realtà abissali..
 
ottobre210
ottobre210 il 26/01/10 alle 17:32 via WEB
Circa 20 anni fa' sono stata ad Amsterdam,proprio sotto la casa di Anna,non so descriverti l'emozione che ho provato,ho immaginato quella ragazzina ed e' stato come se io la vedessi affacciata alla finestra.
 
 
lesfleur
lesfleur il 26/01/10 alle 17:38 via WEB
Il video che ho inserito nel post è l'unica testimonianza filmata di Anna Frank a casa sua..non so se lo hai guardato e magari riconosciuto il luogo..
 
pierinolapeste7
pierinolapeste7 il 26/01/10 alle 18:14 via WEB
non sapevo dell'altro diario... quello di a.frank l'ho letto tempo fa..
 
 
lesfleur
lesfleur il 26/01/10 alle 18:21 via WEB
sai,l'altro non l'ho letto nemmeno io..ne conoscevo comunque l'esistenza ma ho preferito,dopo la lettura e rilettura di quello della Frank,non leggere altro..non conoscere altri particolari del delirio e follia umana..so che posso sembrare vigliacca ma è comunque una scelta dettata dai sentimenti e le emozioni forti che ho provato leggendo quelle atrocità..
 
   
pierinolapeste7
pierinolapeste7 il 26/01/10 alle 18:22 via WEB
avrei fatto la stessa scelta..
 
     
lesfleur
lesfleur il 26/01/10 alle 18:29 via WEB
evidentemente anche tu leggendo quel libro sei stato attraversato da emozioni e sentimenti forti e contrastanti..
 
ZPPWZAFAGOGE
ZPPWZAFAGOGE il 26/01/10 alle 19:18 via WEB
Sono testimnianze drammatiche che fanno riflettere perchè anche ai nostri giorni non è che siano poi rose e fiori..... piacevole serata e dolce notte un sorriso e un affettuoso abbracio ciao Fabry
 
 
lesfleur
lesfleur il 26/01/10 alle 19:21 via WEB
Testimonianze che dovrebbero far riflettere sempre più persone,ma proprio come dici tu,tutto ciò non avviene visti i fatti che accadono ancora oggi nel mondo intero.Buona serata Fabry:))
 
mio1001
mio1001 il 26/01/10 alle 19:48 via WEB
sempre viva la memoria...sopratutto in questi periodi di transizione!!..brava margot! :))
 
 
lesfleur
lesfleur il 26/01/10 alle 19:50 via WEB
grazie Mio,mi sembra doveroso ricordare una delle pagine più terribili della nostra storia..
 
pendrakon
pendrakon il 26/01/10 alle 20:26 via WEB
Nazisti, nemmeno tanti demoni in quanto gli stessi demoni non possono essere così smerdosi come lo sono stati loro... Possano vagare nel loro oblio infernale... W sempre la Vita, simbolo e valore eterno e universale...
 
 
lesfleur
lesfleur il 26/01/10 alle 21:42 via WEB
Credo che non esista oblio infernale che possa far provare a loro le immani sofferenze che hanno inflitto agli ebrei e a quanti loro definivano"diversi"..
 
ofelia770
ofelia770 il 26/01/10 alle 20:57 via WEB
Una testimonianza toccante. E come dici tu, narrata con semplicità e naturalezza segno di grande maturità in un'adolescente. Io lessi quel diario tanti anni fa, nascosta sotto le coperte...guai a farlo vedere a mia madre. Tutta la sua famiglia è stata sterminata in un campo...sono trascorsi più di 50 anni, ma lei non può dimenticare e da allora tutta la sua vita cambiò. Forse per questo io non ho realmente avuto una madre, ma un fantasma che si è sempre sentita colpevole di essere sopravissuta quando tutta la sua famiglia non ce l'ha fatta. Per non dimenticare.
 
 
lesfleur
lesfleur il 26/01/10 alle 21:48 via WEB
Come potrebbe dimenticare quell'orrore?..leggo questa tua breve testominianza e un brivido mi percorre la schiena..quanto dolore Daniela,quanto dolore in queste tue righe..grazie per avermi onorata con un pezzettino della tua vita privata..ti abbraccio.Per non dimenticare..
 
matrixmi_2007
matrixmi_2007 il 26/01/10 alle 21:25 via WEB
Ciao... post toccante..complimenti un ricordo che anche se non vissute per mia fortuna ..restano sempre nel cuore e nel l'animo ..Maurizio
 
 
lesfleur
lesfleur il 26/01/10 alle 21:53 via WEB
L'olocausto è una ferita profonda inferta a tutto il genere umano,una feita che resterà aperta anche nei secoli che verranno,e la memoria può solo rinnovare ciò che è non giusto dimenticare.Grazie Maurizio:))
 
carisma_s
carisma_s il 26/01/10 alle 22:13 via WEB
FORSE CERTE ESPERIENZE FANNO MATURARE MOLTO PRIMA A PREZZO DI INENARRABILI SOFFERENZE. AUGUTRIAMOCI CHE TALI EVENTI NON DEBBANO RIPETERSI, BYONA SERATA A TUTTI SIRIO !
 
 
lesfleur
lesfleur il 27/01/10 alle 10:17 via WEB
Molti ebrei non hanno avuto il tempo materiale per maturare,come dici te,perchè prematuramente morti per torture,fame ,freddo e forni crematori..
 
dolly.1
dolly.1 il 27/01/10 alle 00:29 via WEB
Post da leggere e farne tesoro.. Grazie di cuore. Con affettuosa amicizia. Dolly clicca
 
selenia56
selenia56 il 27/01/10 alle 00:29 via WEB
sai les credo che oltre al più conosciuto "bambino col pigiama a righe" e consiglio il film a chi non l'avesse ancora visto ti dovrebbe piacere anche 2Il bimbo senza nome " di Mark Kurzem. Dopo dec3enni scopre il segreto del padre,allora un bimbo ebreo ortodosso sopravvissuto allo sterminio della famiglia che ha vagato per 9 mesi nei boschi e poi catturato da una unità lettone. "Avevo 5 anni.C'era la neve.I lupi. E sangue.poi ero solo.Ho perso tutto quella notte, anche il mio nome..." Le SS lo prendono ma lo usano (così biondo e con gli occhi ceruleri) per farne un modello di bimbo soldato da utilizzare per la propaganda...
 
 
lesfleur
lesfleur il 27/01/10 alle 10:20 via WEB
Sai Selenia,non ho letto nessuno dei due,il secondo che mi hai segnalato non lo conoscevo e ti ringrazio per avermelo segnalato,mi piacerebbe leggerlo,cercherò di procurarmelo sicuramente..grazie:))
 
CUPIDOeAFRODITE
CUPIDOeAFRODITE il 27/01/10 alle 09:15 via WEB
IO CREDO CHE QUESTE COSE DOVREMMO RICORDARLE OGNI GIORNO.... I GIORNI DEDICATI ALLA MEMORIA ... SI SERVONO ..... MA UANTO è FACILE POI DIMENTICARE DOMANI.....BUONGIORNO CARA!!
 
 
lesfleur
lesfleur il 27/01/10 alle 10:24 via WEB
Verissimo Deb,posso solo condividere questo tuo pensiero..domani avremo già dimenticato..buongiorno tesoro:)
 
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