Creato da: Alessio_Cammisa il 20/10/2009
psicologo e psicoterapeuta

La mia Formazione

Psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, sin da giovanissimo interessato alla possibilità di cura dei disturbi psicologici attraverso le tecniche psicoterapeutiche, ho deciso di intraprendere un percorso di studi affine ai miei interessi iscrivendomi presso la facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Palermo.

Laureato in Psicologia Clinica e di Comunità (laurea quinquennale) nel 2005, col massimo dei voti, mi sono abilitato all’esercizio della professione di psicologo e iscritto all’Albo degli Psicologi della Regione Sicilia nel 2007 dove, tuttora sono iscritto con il n. 4003.

Nel 2012 ho conseguito Diploma di Specializzazione in Psicoterapia presso la sede di Roma  dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo, in seguito al superamento degli esami previsti, all’espletamento degli anni di tirocinio e all’effettuazione dell’analisi personale.

Attualmente continuo a mantenermi aggiornato partecipando regolarmente ad incontri e seminari nell’area della psicologia clinica e della psicoterapia.

 

Principali Esperienze Professionali

Area Disagio Giovanile

Nel marzo 2013, in seguito a selezione pubblica, sono stato nominato dal Sindaco del Comune di Alcamo, Collaboratore Civico nell’area del Disagio giovanile e del Sostegno alle famiglie.

Dal 2007 ad oggi ho fornito Consulenza psicologica rivolta a minori, di età compresa tra i dieci e i diciotto anni, all’interno di diverse Istituzioni Scolastiche (Scuole medie inferiori e superiori), dove, oltre ad occuparmi di prevenzione del disagio ho anche realizzato specifici interventi di prevenzione delle dipendenze ed educazione affettiva. Presso le Istituzioni Scolastiche ho anche avuto modo di condurre gruppi esperienziali a finalità analitiche volti a prevenire le manifestazioni di varie forme di disagio socio-psico-relazionale e a promuovere il benessere.

Area Integrazione

Attualmente sono impegnato in progetti volti all’integrazione di soggetti di origine straniera. Da giugno 2012 a giugno 2013 ho rivestito il ruolo di Psicologo del Centro Istituzionale Interculturale per Migranti e Rom del Distretto Socio Sanitario 42 – Comune Capofila Palermo.

Area Disabilità

Dal 2007 al 2011 ho gestito il servizio di Consulenza psicologica rivolta a soggetti con disabilità visiva e ai loro familiari attivo presso il Centro di Ipovisione e Riabilitazione ubicato presso l’A.O. “V. Cervello” e gestito da A.R.I.S.

 

Psicologia di Base

Dal 2007 al 2009 ho offerto consulenza psicologica di base all'interno di un ambulatorio di medicina generale.

Progettazione, Monitoraggio e Valutazione

Dal 2005 ad oggi mi sono occupato di progettazione, monitoraggio e valutazione di interventi e servizi in favore di soggetti in condizione di disagio per conto di enti pubblici (Dipartimenti Regionali, Enti Locali, Scuole) ed enti privati (Onlus, Associazioni di Volontariato, Cooperative Sociali). Tale ambito mi ha visto impegnato nella gestione di fasi differenti di progetti volti a promuovere il benessere di persone che si trovano in difficoltà a causa di differenti fattori (disturbi psichici, dipendenze patologiche, immigrazione, violenze subite ecc.)

Attività Formativa

 

Dal 2005 ad oggi, più volte e in diversi contesti, mi sono occupato di attività di formazione nell’ambito della psicologia clinica e/o sociale rivolta a: insegnanti, personale scolastico non docente, alunni, allievi dei corsi di formazione professionale, volontari in servizio civile, volontari e personale del terzo settore. 

 

Area personale

 

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alcune situazioni in cui chiedere consulenza psicologica

 

lo psicologo

Post n°10 pubblicato il 14 Agosto 2013 da Alessio_Cammisa
 

"Io sono uno psicologo,

io ti comprendo,

non perchè leggo la tua mente 

ma perché ti ascolto."

 
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La Psicoterapia

Post n°9 pubblicato il 09 Agosto 2013 da Alessio_Cammisa
 

Non è facile spiegare da un lato e, comprendere dall’altro, cos’è la psicoterapia e come essa funzioni; essendo innanzitutto la psicoterapia un’esperienza, coglierne il senso profondo senza averla effettuata è pressoché impossibile. Io personalmente, posso affermare che durante gli anni di studio universitari non riuscivo a capire in cosa essa potesse consistere e, ancora una volta, laureato e, dopo essermi abilitato continuavo a non comprendere cosa fosse la psicoterapia. Ho iniziato a formarmi un’idea di psicoterapia durante il mio iter formativo presso la scuola di specializzazione in psicoterapia (presso l’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo) grazie a molteplici fattori: la terapia personale, le lezioni, i seminari e le supervisioni; a poco a poco si andava configurando dentro la mia mente un’immagine di psicoterapia fatta di emozioni, luoghi, persone, odori, colori e, non ultime, sensazioni fisiche. L’idea che ho di psicoterapia non è fissa ed immutabile ma, al contrario è dinamica, cangiante nel tempo, si modifica attraverso la stessa attività clinica che conduco con i pazienti e anche attraverso le esperienze che faccio al di fuori della stanza della psicoterapia.

Oggi direi che la psicoterapia è la cura della sofferenza psichica attraverso la relazione tra terapeuta e paziente, in un contesto protetto, dove il paziente sente di essere accolto così per come è veramente, in tutti i suoi aspetti, senza essere giudicato.

Il terapeuta accoglie il paziente nella sua totalità, non lasciando spazio al giudizio né alla curiosità né ai propri bisogni: il terapeuta è lì per il paziente, per ridurne la sofferenza e promuoverne il benessere.

Il terapeuta contiene le paure e le ansie del paziente, si preoccupa per lui e cerca di creare un ambiente che possa essere rassicurante e protettivo.

 
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L'attegiamento empatico

Post n°8 pubblicato il 28 Luglio 2013 da Alessio_Cammisa

é l'attegiamento del terapeuta il quale, cerca di sintonizzarsi emotivamente con il paziente accogliendone la sofferenza ed evitando ogni possibile giudizio.

 
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Gruppo esperienziale

Post n°3 pubblicato il 26 Ottobre 2009 da Alessio_Cammisa
 


Il gruppo esperienziale aiuta a conoscere se stessi e a migliorare le relazioni interpersonali. Esso affronta i sentimenti di isolamento, depressione o ansia  e     aiuta le persone a sentirsi meglio e ad avere una migliore qualità di vita.

Il gruppo esperienziale consente di incontrarsi con gli altri per condividere problemi e preoccupazioni, per capire meglio la propria situazione, e imparare con l'altro.

Esso è costituito da un piccolo numero di persone  le quali si riuniscono sotto la guida di uno psicologo allo scopo di aiutare se stessi e di aiutarsi reciprocamente.

All’interno del gruppo i partecipanti possono esprimere le proprie emozioni, i propri problemi, sentimenti e idee nella maniera più libera e onesta possibile.

Il gruppo esperienziale, essendo incentrato sulle relazioni interpersonali, migliora la capacità di ognuno di gestire le relazioni con gli altri.

Entrare in un gruppo è utile perché offre l'opportunità di capire le proprie emozioni, i propri schemi di pensiero e di comportamento e anche quelli degli altri e percepire come i membri del gruppo reagiscono gli uni agli altri.

Viviamo di interazioni con le persone ogni giorno, così può essere utile comprendere tali interazioni sotto la guida di un professionista.

 

Quali tipi di persone che dovrebbero partecipare al gruppo esperienziale?

Tante persone con differenti caratteristiche possono beneficiare del gruppo esperienziale: quelle che hanno difficoltà con le relazioni interpersonali, quelle che affrontano problemi specifici come depressione, ansia, malattie fisiche, vissuti di perdita, disturbi di dipendenza o di problemi comportamentali. Agli adolescenti, il gruppo è utile in quanto insegna abilità di socializzazione necessarie per interagire in ambienti differenti da quello familiare.

  

Chi può beneficiare del gruppo?

Può beneficiarne chiunque, in particolare chi sperimenta:

  • Depressione
  • Ansia
  • Difficoltà nei rapporti interpersonali
  • Problematiche adolescenziali (come l'impatto di un divorzio, i problemi dei colleghi, di apprendimento o problemi comportamentali)
  • Invecchiamento
  • Malattie fisiche
  • Vissuti di Perdita
  • Trauma.

 

 
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La psicoterapia cambia il cervello: articolo pubblicato su www.lastampa.it

Post n°2 pubblicato il 26 Ottobre 2009 da Alessio_Cammisa
 

NEWS
23/9/2009 - MEDICINA PSICOSOMATICA
La psicoterapia cambia il cervello
Aree attivate e spente. Sul lettino modificazioni biologiche simili a quelle dei farmaci. La risonanza magnetica riabilita gli eredi di Freud: "Una svolta che cambierà il modo di concepire la malattia"
ANDREA ROSSI
C’è un uomo che ha paura dei ragni. Ne ha uno davanti. La fotografia del suo cervello mostra che una parte - l’area pre-frontale laterale destra - si attiva, stimolata dalla sua paura. Qualche tempo dopo lo stesso individuo non ha più alcuna reazione. Guarda un ragno, eppure reagisce in modo «normale», come quello di chi non è assalito da impulsi di terrore.

Il cervello è cambiato: la struttura neuronale si è modificata e tutto senza utilizzare alcun farmaco. Soltanto con la psicoterapia. La risonanza magnetica funzionale può dare la misura di una delle «rivoluzioni» che verranno presentate a Torino da oggi a sabato nella 4 giorni del 20° congresso mondiale di medicina psicosomatica. La terapia della psiche è in grado di far cambiare forma e anche attività al cervello: non solo contrasta ansie e fobie, ma regola anche le risposte agli stress causati dalle malattie. Agisce, infatti, sui circuiti neurobiologici. «Ha lo stesso effetto dei farmaci anti-paura, insomma», spiega Secondo Fassino, direttore del Centro universitario per i disturbi del comportamento alimentare dell’ospedale Molinette di Torino che ospita il congresso.

Un processo consolidato negli anni, a partire dagli studi di Til Wykes. Con i suoi collaboratori, già nel 2002 e poi nel 2007, ha dimostrato con una risonanza magnetica che un tipo di psicoterapia - la «Crt» - aveva sui soggetti schizofrenici gli stessi effetti positivi dei farmaci anti-psicotici. «Ecco, quindi, che il modello psicosomatico, valorizzando le terapie psicologiche anche nelle malattie del corpo, può essere la base per una nuova medicina - spiega Fassino -. Nei prossimi anni i trattamenti psichiatrici diventeranno essenziali per migliorare e umanizzare l’assistenza soprattutto nei campi dell’oncologia, dell’obesità, del diabete e delle malattie cardiovascolari». Serve, di conseguenza, un approccio «olistico» alla persona e non solo settoriale all’organo malato: si parte dai disturbi della psiche per curare le malattie più «classiche».

Una prova importante, in questo senso, è la scoperta - grazie a tecniche di «neuroimaging», come la risonanza magnetica funzionale - che la psicoterapia è in grado di modificare l’attivazione di aree specifiche cerebrali, permettendo all’individuo di gestire meglio le emozioni negative: dall’ansia alle paure. Si tratta di evidenze che nascono dalle scoperte del Premio Nobel Eric Kandel, famoso per aver dimostrato l’insorgere di alcune modificazioni sull’espressione dei geni.

Ulteriori prove arrivano dai test all’Università di Montréal: la possibilità di gestire meglio le emozioni legate alla sofferenza è indispensabile per l’affermarsi di una medicina più avanzata. «Spesso, infatti, gli stress si trasformano in disturbi mentali, aggravando la malattia organica», sottolinea Fassino. Non solo. Altre ricerche con il «neuroimaging» hanno fotografato in pazienti depressi la «normalizzazione» dell’attività cerebrale dopo una psicoterapia di qualche mese: l’effetto è paragonabile a quello dei farmaci antidepressivi, con precise basi biologiche.

Uno dei protagonisti di queste scoperte è Claude Robert Cloninger, professore alla Washington University School of Medicine di Saint Louis, Usa, dove dirige il «Laboratorio di biopsicologia della personalità». L’Io - spiega - è costituito da una parte stabile (il temperamento), legato alla genetica, e da un’altra parte (il carattere), che muta a seconda delle circostanze. Ecco perché molte terapie farmacologiche e anche chirurgiche - come la gastroplastica negli obesi - possono essere «modulate» in modo personalizzato, se si studiano i pazienti prima e dopo le cure. Del resto Georg Northoff della Otto-von-Guericke University di Magdeburgo, in Germania, ha dimostrato che l’angoscia che si trasforma in somatizzazione, come nelle paralisi isteriche, non è frutto di suggestione: è il frutto dell’attivazione o dell’inibizione di specifici circuiti cerebrali.

Lo sapevi che?
UN RAPPORTO CONTROVERSO
Psiche e corpo
Solo una mente sana contribuisce a mantenere sano l’organismo: è il messaggio-base del 20° congresso mondiale di medicina psicosomatica. Intitolato «Psychosomatic innovations for a new quality of health care», è in programma da oggi a sabato 26 settembre a Torino al Centro congressi del Lingotto.

Cause nascoste
Mente&Corpo: alcuni tra i maggiori esperti mondiali discuteranno sulle ultime ricerche di un rapporto complesso e da sempre controverso. In molte malattie organiche, infatti, sono presenti fattori psico-sociali che ne sono una causa oppure un effetto a lungo termine.

Terapie olistiche
Per i malati in cui la sindrome fisica e il disturbo mentale si intrecciano e si complicano è necessario un approccio più «ampio» dell’intervento specialistico sull’organo da curare. Ecco, quindi, l’affermarsi di un nuovo tipo di medicina più «olistica».

 
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Gruppo esperienziale: conoscere se stessi

Post n°1 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da Alessio_Cammisa
 
Foto di Alessio_Cammisa

Percorso di gruppo finalizzato ad una maggiore consapevolezza di sé e migliore capacità di gestione delle proprie emozioni. Obiettivi: capire le proprie emozioni, i propri schemi di pensiero e di comportamento; aumentare la capacità di gestione delle relazioni con gli altri e delle proprie emozioni;

                           

Il gruppo esperienziale aiuta a conoscere se stessi e a migliorare le relazioni interpersonali, consente di affrontare i sentimenti di isolamento, depressione o ansia e     aiuta le persone a sentirsi meglio e ad avere una migliore qualità di vita. All’interno del gruppo i partecipanti possono esprimere le proprie emozioni, i propri problemi, sentimenti e idee nella maniera più libera e sincera possibile.

N° Max Partecipanti: 10.

 

Per info: Tel: 320.35.60.619

email: alessio.ca@tin.it

 

 
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