Che senso ha tornare a parlare, di questi tempi, di Dracula e di vampiri?
Beh, sono sempre stata affascinata dai racconti del terrore ed anche il romanzo di Bram Stoker (lo scrittore che ideò il Dracula letterario) mi piacque abbastanza quando lo lessi.
Ma Dracula non è stato solo un personaggio letterario, ma trova il suo riferimento in un personaggio storico effettivamente vissuto nel XV° secolo e che, con le sue modeste forze militari, arrestò l'impero ottomano che stava per invadere l'Europa.
Mi riferisco a Vlad Ţepeş Dracula, principe di Valacchia, che nel 1463 in Transilvania, con un piccolo esercito privato, affrontò le orde ottomane che dilagavano nella penisola Balcanica, riuscì ad intrappolare una parte dell’esercito nemico (12.000 uomini) in una gola e a distruggere il contingente nemico. Non fece prigionieri, i sopravvissuti furono tutti impalati, salvo uno, che fu rimandato indietro, con una cesta contenente la testa del suo generale. Con il suo coraggio e la sua ferocia impedì l’invasione del suo paese e la ocmquista dell'Europa intera.
La situazione oggi non è molto diversa: l'Islam sta di nuovo cercando di distruggere le radici della nostra cultura occidentale: infiltrandosi nelle pieghe della nostra società (certamente malata) per annientarla dall'interno oppure ricorrendo a vili atti di terrorismo indiscriminato rivolti verso civili assolutamte inermi e senza misericordia o scrupolo alcuni.
A questo punto mi chiedo: tornerà un Dracula a salvarci dal pericolo mussulmano?
Ditemi la Vostra.
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