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Post n°6 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da dragocybernetico

 
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varie modi di protezioni

Post n°5 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da dragocybernetico

Come proteggersi dai pericoli di Internet? Internet è uno strumento utilissimo  e molto potente e dunque può essere molto utile, ma può anche fare dei grandi danni. Dunque, la regola principale da applicare per la difesa è il vecchio slogan "se lo conosci lo eviti". Se pertanto volete difendervi dai pericoli del computer, non pensate di cavarvela con una formula magica e leggete questa piccolo elenco di danni possibili e delle opportune difese:
 VIRUS  - I virus sono piccoli programmi nascosti all'interno di un programma generico il quale, una volta che viene lanciato, esegue anche le istruzioni del virus annidato. In genere i virus sono in grado di replicarsi autonomamente anche se non vengono riscontrati immediatamente segni della presenza del virus. Oggi navigare in Internet e soprattutto ricevere posta senza un antivirus è come pretendere di non ammalarsi bevendo acqua prelevata da una fogna. Vedi anche antivirus on line
 KEYLOGGER  -   Un programma Keylogger è in grado di intercettare tutto ciò che un utente digita sulla tastiera del proprio computer. Per difendersi dai Keylogger occorre digitare le proprie password con una tastiera speciale e usare il mouse. Dove si trova la tastiera speciale? Il percorso è: start >>> esegui >>> digitare OSK e la tastiera appare sul tuo schermo. E' vivamente consigliabile usare questa tastiera nei computer pubblici, ovvero usati da tante persone, per esempio negli "Internet point".
 SPYWARE  -   Alcuni programmi (quasi sempre gratuiti) contengono un piccolo programma che in genere spia  i siti visitati dall'utente, in modo da conoscere i suoi interessi (ma ovviamente, nulla vieta di spiare anche dati molto più importanti, come per esempio le password). Occorre, tuttavia dire, che spesso non si tratta di atti illeciti, poiché nella maggioranza dei casi, le condizioni di utilizzo del programma, avvertono l'utente, che in genere clicca sul tasto "ACCETTO".  Quindi il modo migliore per difendersi da Spiware è leggere le condizioni di utilizzo e proteggersi con un Antispyware
 PHISHING  -   Il  phishing è una tecnica truffaldina che viene utilizzata per ottenere l'accesso ad informazioni riservate con finalità di furto. Classico è l'avviso inviato per posta elettronica che informa che possono essersi verificate irregolarità sul proprio conto bancario e pertanto sarà necessario la verifica cliccando QUI. L'utente clicca e crede di essere nel sito della propria banca (poiché la pagina che si è aperta è graficamente uguale), così inserisce le proprie password. Peccato che è tutta una truffa, la password finirà in mano di criminali, che ne approfitteranno per  prelevare denaro. Come difendersi? E' semplice, mai e ripetiamo mai, cliccare su un collegamento proposto da un messaggio di posta elettronica, per poi inserire le proprie password. Se si vuole controllare il proprio conto bancario, accedere all'indirizzo internet della nostra banca, con la procedura solita, ignorando nel modo più assoluto il collegamento proposto per e-mail.
 SPAM  -   La corrispondenza elettronica è una bella cosa, è facile da inviare e da ricevere, peccato che possiamo riceverne di indesiderata. Domandiamoci perché? Una delle risposte è certamente quella che confessa di aver fornito il proprio indirizzo mail, su siti forse poco affidabili, magari per ottenere la password e accedere a giochi o a immagini sexy. Come prevenire il problema. In molti casi è utile un indirizzo mail temporaneo da inventare al momento che necessita. Se ti interessa questa utile pillola di saggezza clicca su Anti-Posta Indesiderata
 BAMBINI  -   Internet ha portato enormi vantaggi alla società moderna, rendendo immediatamente fruibile ogni comunicazione e facilitando la vita di molti, contribuendo a relazioni umane e commerciali. Purtroppo Internet ha anche la potenza di portare dentro le mura di casa vari pericoli per i minori che spesso rispondono a nomi poco piacevoli, come violenza, pornografia, prostituzione, pedofilia, ecc..  E' quindi vivamente consigliabile a tutti i genitori e tutori di minori, un uso vigile, assistito e prudente di Internet. Vedere anche programmi protezione bambini
 SNIFFING  -   Lo sniffing è l'attività di intercettazione dei dati che transitano in rete. L'attività di sniffing è spesso necessaria per scovare problematiche di rete, ma può essere anche illecitamente utilizzata per intercettare informazioni sensibili, come le password. Come difendersi? Ovviamente criptando l'invio dei dati più sensibili. Quindi usare connessioni HTTPS (ove compare il lucchetto) e inviare e-mail contenenti dati sensibili criptate.
 DIALER  -   Per dialer si intende un programma che varia la configurazione dell'usuale connessione a Internet, cambiando il numero telefonico e sostituendolo con un numero a valore aggiunto, magari internazionale.
Il dialer è in genere uno strumento lecito e spesso viene adoperato per offrire servizi speciali, che richiedono un contributo dell'utente. Purtroppo però, questo strumento viene anche usato in modo subdolo e alcune volte illecito. Spesso l'utente naviga in Internet in modo distratto, clicca su i campi "accetta" senza leggere con attenzione cosa in realtà accetta e dunque chi propone servizi dialer, approfitta di queste "distrazioni" per fare in modo che l'utente installi nel proprio computer una connessione a valore aggiunto. Come difendersi? Per fortuna con la connessione ADSL i dialer hanno perso il loro interesse è dunque sono oggi pochi i casi di persone che ricevono bollette telefoniche "gonfiate", tuttavia non ci stancheremo mai di consigliare gli utenti di leggere sempre ogni proposta. Ricordiamoci sempre che il mondo virtuale non è molto diverso dal mondo reale e dunque così come non accettiamo, senza conoscerne i termini, proposte dal mondo reale, facciamo altrettanto nel mondo virtuale, dato che i nostri soldi saranno sempre reali.
 HACHING  -   Con il termine Hacker si intende oggi un individuo esperto, che sfrutta falle in un sistema, per accedere in modo illecito, ovvero fa hacking. Per un hacker è fondamentale conoscere accuratamente il sistema da attaccare. Se si viene presi di mira da un hacher esperto, il nostro povero p.c. ha ben poche difese, tuttavia come chiudiamo a chiave la porta di casa, per difenderci dai ladruncoli, cerchiamo il più possibile, di non farci notare sulla rete. Come è possibile? installiamo nel nostro sistema un Firewall

 
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il blog

Post n°4 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da dragocybernetico
Foto di dragocybernetico

il blog è comunicazione
In informatica, e più propriamente nel gergo di Internet, un blog è un sito internet, generalmente gestito da una persona, in cui l'autore scrive periodicamente come in una sorta di diario on-line, inserendo opinioni personali, descrizione di eventi, o altro materiale come immagini o video. Ogni aggiornamento è generalmente inserito in ordine cronologico inverso.
Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero "traccia su rete". Il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 luglio 1997, è stato scelto come data di nascita simbolica del blog, riferendosi allo sviluppo, da parte dello statunitense Dave Winer del software che ne permette la pubblicazione (si parla di proto-blog), mentre il primo blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno, grazie a Jorn Barger, un commerciante americano appassionato di caccia, che decise di aprire una propria pagina personale per condividere i risultati delle sue ricerche sul web riguardo al suo hobby. Nel 2001 è divenuto di moda anche in Italia, con la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog.
Il termine weblog è stato creato da Barger nel dicembre del 1997, e apparve per la prima volta nel suo sito personale. La versione tronca blog è stata creata da Peter Merholz che nel 1999 ha usato la frase "we blog" nel suo sito, dando origine al verbo "to blog" (ovvero: bloggare, scrivere un blog).
Attraverso i blog la possibilità di pubblicare documenti su Internet si è evoluta da privilegio di pochi (università e centri di ricerca) a diritto di tutti (i blogger, appunto).
I blog hanno anche alcune somiglianze con i wiki, nel modo in cui vengono gestiti gli aggiornamenti, favoriti i commenti dei lettori e stimolate le nascite di community.
La struttura è costituita, solitamente, da un programma di pubblicazione guidata che consente di creare automaticamente una pagina web, anche senza conoscere necessariamente il linguaggio HTML; questa struttura può essere personalizzata con vesti grafiche dette template (ne esistono moltissimi).
Il blog permette a chiunque sia in possesso di una connessione internet di creare facilmente un sito in cui pubblicare storie, informazioni e opinioni in completa autonomia. Ogni articolo è generalmente legato ad un thread (il filo del discorso), in cui i lettori possono scrivere i loro commenti e lasciare messaggi all'autore.
Il blog è un luogo dove si può (virtualmente) stare insieme agli altri e dove in genere si può esprimere liberamente la propria opinione. È un sito (web), gestito in modo autonomo dove si tiene traccia (log) dei pensieri; quasi una sorta di diario personale. Ciascuno vi scrive, in tempo reale, le proprie idee e riflessioni. In questo luogo cibernetico si possono pubblicare notizie, informazioni e storie di ogni genere, aggiungendo, se si vuole, anche dei link a siti di proprio interesse: la sezione che contiene link ad altri blog è definita blogroll.
Tramite il blog si viene in contatto con persone lontane fisicamente ma spesso vicine alle proprie idee e ai propri punti di vista. Con esse si condividono i pensieri, le riflessioni su diverse situazioni poiché raramente si tratta di siti monotematici. Si può esprimere la propria creatività liberamente, interagendo in modo diretto con gli altri blogger.
Un blogger è colui che scrive e gestisce un blog, mentre l'insieme di tutti i blog viene detto blogsfera o blogosfera (in inglese, blogsphere). All'interno del blog ogni articolo viene numerato e può essere indicato univocamente attraverso un permalink, ovvero un link che punta direttamente a quell'articolo.
In certi casi possono esserci più blogger che scrivono per un solo blog. In alcuni casi esistono siti (come Slashdot) simili a blog, ma aperti a tutti.
Alcuni blog si possono considerare veri e propri diari personali e/o collettivi, nel senso che sono utilizzati per mettere on-line le storie personali e i momenti importanti della propria vita. In questo contesto la riservatezza, il privato, il personale va verso la collettività.
La maggior parte dei blogger usa il blog come diario personale, per far conoscere i propri sentimenti e le proprie opinioni ai lettori che hanno a loro volta un blog, ma anche sconosciuti che vagano per la blogsfera (o Blogosfera) passando di link in link. Sono molto diffusi anche i blog tenuti da giornalisti, oppure i blog umoristici e autoironici, impegnati, satirici, "televisivi" o umoristici; non mancano infine blog di scrittori o di poesia. Alcuni blog includono interviste o vere e proprie trasmissioni radiofoniche.
Tra le tipologie più diffuse troviamo:
blog personale - Come già accennato, è la categoria più diffusa. L'autore vi scrive le sue esperienze di ogni giorno, poesie, racconti, desideri (più o meno proibiti), disagi e proteste. Il contributo dei lettori nei commenti è in genere molto apprezzato e dà vita a discussioni molto personali (ma anche a flame). Questo tipo di blog è usato spesso da studenti di scuola superiore o universitari, con un gran numero di collegamenti incrociati tra un blog e l'altro.
blog collettivo - Si tratta di un blog nel quale gli articoli vengono scritti da un gruppo ristretto di autori. Di solito questi blog sono orientati verso un campo d'interesse particolare (letteratura, informatica, politica, attualità, ecc.) e sono, proprio per la varietà degli articoli pubblicati, tra i più visitati in rete.
blog di attualità - Molti giornalisti utilizzano i blog per dare voce alle proprie opinioni su argomenti d'attualità o fatti di cronaca, o più semplicemente per esprimere la propria opinione su questioni che non trovano quotidianamente spazio fra le pagine dei giornali per i quali scrivono. Altre persone utilizzano il blog per commentare notizie lette su giornali o siti internet.
corporate blog o blog aziendale - Il blog tenuto da uno o più dipendenti di una azienda: una voce più informale rispetto al sito internet. I blogger sono tenuti a rispettare un codice aziendale, ma i blog aziendali sono spesso visitati per la semplicità e l'immediatezza delle informazioni che vi si trovano.
blog tematico - Ogni essere umano ha un hobby o una passione. Spesso questo tipo di blog diventa un punto d'incontro per persone con interessi in comune.
blog directory - Una delle caratteristiche peculiari dei blog è la gran quantità di link. Alcuni blog si specializzano nella raccolta di link su un argomento particolare. Anche alcuni siti di news possono rientrare in questa categoria.
photoblog - Sono blog su cui vengono pubblicate foto invece che testi.
blogames - Sono blog su cui vengono pubblicati giochi invece che testi.
blog vetrina - Alcuni blog fungono da "vetrina" per le opere degli autori, come vignette, fumetti, video amatoriali o altri temi particolari.
blog politico - Vista l'estrema facilità con la quale è possibile pubblicare contenuti attraverso un blog, diversi politici lo stanno utilizzando come interfaccia di comunicazione con i cittadini, per esporre i problemi e condividere le soluzioni, principalmente a livello locale.
urban blog - Blog riferiti ad una entità territoriale definita (una città, un paese, un quartiere) e che utilizzano la tecnica del passaparola digitale per compiti di socializzazione diretta e indiretta anche con l'utilizzo di immagini e video riferiti alla comunità. Interessante l'utilizzo di mappe e di sistemi di social bookmariking per aumentare il livello di condivisione e di collaborazione.
watch blog - Blog in cui vengono criticati quelli che l'autore considera errori in notiziari on-line, siti web o altri blog.
m-blog - Blog utilizzati per pubblicizzare le proprie scoperte musicali e renderne gli altri partecipi attraverso la pubblicazione di mp3 (da qui il prefisso) o file audio dei più disparati formati.
vlog o video blog - Si tratta di un blog che utilizza filmati come contenuto principale, spesso accompagnato da testi e immagini. Il vlog è una forma di distribuzione di contenuti audiovideo. I vlog sono utilizzati da blogger, artisti e registi.
Audio Blog - Si tratta di blog audio pubblicati attraverso il Podcasting. La peculiarità di questo tipo di blog è la possibilità di scaricare automaticamente sia sul proprio computer che sui lettori mp3 portatili come l'iPod gli aggiornamenti attraverso i feed RSS con gli audio incapsulati.
nanopublishing - blog scritto a più mani, solitamente facente parte di un più ampio gruppo di blog, realizzato a scopo di lucro da un editore
moblog - blog che si appoggia alla tecnologia "mobile", ovvero dei telefoni cellulari. I contenuti sono spesso immagini (inviate via MMS) o video (in alcuni casi registrati direttamente in video chiamata).
multiblogging - Si tratta della possibilità di gestire più blog con uno script solo, spesso supportano la multiutenza.
blognovel o blog novel o blog fiction - un romanzo o un racconto suddiviso in brevi tranches che si sviluppa su un blog e che è quindi rivolto ad un pubblico. Il più delle volte i commenti di altri bloggers e/o visitatori possono essere utili indicazioni per l'autore nello sviluppo della storia.
lit-blog o blog letterario - Si tratta di un blog, personale o collettivo, nel quale vengono pubblicati articoli di natura letteraria (recensioni, brevi saggi critici, poesia, interviste, ecc.). wikpedia
 

 
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internet

Post n°3 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da dragocybernetico
Foto di dragocybernetico

Per comprendere il presente è necessario conoscere il passato e per comprendere la rivoluzione che Internet ha avviato nella nostra società è necessario conoscerne le origini, le peculiarità. Stiamo assistendo ad un processo di democratizzazione sociale e culturale operato da una invenzione che non è scaturita dalle grigie menti dei militari, ma dallo spirito libertario degli anni Sessanta."Internet" è l’insieme delle reti private create da aziende ed enti allo scopo di migliorare la comunicazione tra la propria sede centrale e le sedi periferiche. L'insieme di queste reti private: create ad esempio per collegare gli impiegati delle sedi distaccate di aziende nazionali ed internazionali (banche, reti di franchising multinazionale) o dei diversi istituti di ricerca, universitari e non, per svolgere studi a livello mondiale creando delle equipe virtuali che possano svolgere un lavoro comune o aggiornarsi reciprocamente sui rispettivi progressi in tempo reale attraverso la rete telematica (la rete universitaria GARR, il C.N.R., ecc.). Ciascuna azienda privata, quindi, ha creato la propria rete (AGIP, FIAT, ecc.) per "interconnettere" in modo funzionale i propri dirigenti e dipendenti. Successivamente ha poi ritenuto utile permettere che da essa si potessero contattare anche altre reti (ad esempio per contattare in tempo reale i propri fornitori, venditori e clienti); in tal modo, se vogliamo, ha creato un "pezzo" di quella che chiamiamo generalmente Internet. Con il termine "Internet" intendiamo quindi l'insieme delle reti che ciascun ente o azienda ha creato per migliorare la propria comunicazione tra la sede centrale e le sedi distaccate, o meglio l'effetto della "inter" connessione di dette reti tra loro, da cui deriva lo stesso termine inter-rete e quindi Internet.
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Questa forma di comunicazione delle reti private tra loro collegate a livello mondiale, supera il concetto di "territorio" tradizionalmente inteso come campo di azione di un ordinamento giuridico ed è quindi tuttora priva di una specifica normativa, di guisa che non esite un'autorità internettiana o una regolamentazione normativa di "Internet". Accenniamo soltanto che giuridicamente un atto è ritenuto criminoso quando viola la legge positiva del territorio in cui si trova l’utente agente od il server utilizzato per commettere tale azione. Nonostante la sensibilità del nostro legislatore, è di tutta evidenza che la connotazione territoriale di un ordinamento giuridico non può più reggere di fronte alla nuova realtà di comunicazione che viviamo, ed è per questo che le prime regole di Internet sono costituite da quelle "Netiquette" che invitano al buonsenso e regolano la "buona convivenza" in ogni parte del mondo. Extra Links
Tenta la fortuna
Il tuo cognome
Perchè le rose 

Geografia 

Francia
Svizzera
Italia
Australia
Gran Bretagna
Russia
Germania
Esse sono regole cristallizzate delle convenzioni nate dalle esigenze tecniche degli stessi utenti Internet, allo scopo di sfruttare al meglio le risorse condivise -> sono quindi da intendersi come "usi normativi", oltre ad essere i migliori "decaloghi" da seguire per un buon uso della rete.
Pur ponendo attenzione a tutte queste premesse, l'uso corrente del vocabolo "Internet" è così pressante che anche in questa guida, useremo il termite "Internet" come avviene nel gergo comune, ma chiarendo subito che esso non si riferisce ad una formula di abbonamento presso un fornitore d'accesso, ma alle risorse comuni disponibili. 

Come è nata "Internet"? L’embrione iniziale nacque da un progetto militare della N.A.S.A. nel 1964, che aveva il nome di ARPANET. Essa intendeva permettere che continuasse lo scambio delle informazioni tra due diversi punti del pianeta in caso di conflitto, anche se fosse venuta meno una parte della rete telefonica tradizionale. Il criterio fondamentale era quindi quello di "bypassare" un tratto della rete telefonica anche circumnavigando l’intero pianeta per connettere tra loro due punti di comunicazione. Il modo di comunicare in Internet, oggi è sostanzialmente analogo e nonostante i progressi tecnologici risente della sua impostazione iniziale: un messaggio parte verso un destinatario e può percorrere indifferentemente la via più breve, o essere instradato verso un giro del pianeta in senso opposto. In quest’ultimo caso aumentando inutilmente il traffico della rete e lo sfruttamento delle risorse condivise, un problema che certamente non si poneva a quei tempi. Questa facilità di comunicazione verso "ogni direzione", garantiva, a livello tecnico, l'interconnessione tra macchine poste ovunque sul pianeta e la ricerca del destinatario fino all'avvenuta consegna. Questo requisito, però, pur offrendo ottime opportunità applicative in virtù degli scopi prefissati, non é risultato compatibile con l'esigenza di sicurezza richiesta dagli scopi militari. Il progetto militare fu abbandonato a seguito dell'intrusione nel sistema del Pentagono, con ogni probabilità, da parte di un tecnico molto esperto che risultò in grado di interagire con le notizie "Top Secret" della struttura militare e ne decretò così, inconsapevolmente, il suo totale fallimento senza la consapevolezza di regalare un prezioso strumento al mondo intero. Questo episodio, per i nostri assunti "storico", è stato sceneggiato anni dopo come opera di un giovane ragazzo americano a caccia di videogames nel film "Wargames" di Steven Spilberg.Il progetto militare ha perso la sua connotazione di natura bellica, fu privato del segreto militare, ed é diventato di pubblico dominio e di libera fruizione intorno nel 1985. Alcuni sostengono che la causa di questa scelta fu eminentemente tecnica in conseguenza dell'avvento della comunicazione satellitare.
Noi possiamo soltanto affermare con certezza che, fallito o concluso il piano militare, quell’embrione di Internet che si chiamava Arpanet, venne lasciato a libera disposizione per il pubblico utilizzo.
Come si è evoluta Internet? L’interesse prioritario, conclusa la "fase militare", è stato quello scientifico, sia per la complessità delle modalità di utilizzo, in quanto la comunicazione avveniva in modo testuale con comandi conosciuti soltanto da tecnici informatici; sia perché l’esiguità di "punti" o "nodi" di accesso, permetteva questa forma di comunicazione soltanto a costi telefonici e gestionali ragguardevoli: venne quindi utilizzato in un primo momento, soltanto dagli "addetti ai lavori". Si pensi che a suo tempo per accedere ad un banca dati americana (BBS) bisognava connettersi ad essa direttamente, con una telefonata intercontinentale e ciò nonostante c'erano folli come me che ogni tanto ci provavano. Internet venne quindi utilizzata dagli istituti universitari di tutto il mondo per scambiare in tempo reale i risultati delle proprie ricerche e creare "equipe di lavoro virtuali" che si avvalessero dei migliori professionisti, ovunque essi svolgessero il proprio lavoro. Successivamente l’interesse è divenuto fondamentalmente commerciale, giacché le grandi multinazionali avevano la possibilità di abbattere i costi di comunicazione tra le varie sedi distaccate della propria struttura. Via via che il progresso tecnologico ha permesso di semplificare la consultazione da parte degli utenti, anche a digiuno di materia informatica, queste organizzazioni hanno ritenuto vantaggioso convogliare sulla rete investimenti pubblicitari a basso costo che offrono un contatto diretto con un bacino di utenza praticamente universale. Le campagne pubblicitarie tradizionali, dunque, devono soltanto offrire l’indirizzo della propria "vetrina Internet". In essa comparirà il catalogo dei prodotti aggiornato in tempo reale e la possibilità dell’utente di avere un contatto diretto con l’azienda: ponendo i propri quesiti e ricevendo le proprie risposte. Rimaneva il problema dei costi elevati per l’utenza, ma: lo sviluppo dell'informatica, la diffusione delle reti telematiche esistenti e la creazioni di nuove reti, ha permesso a chiunque di usufruire dell’accesso attraverso un "punto" o "nodo" della rete, molto più vicino al proprio distretto telefonico. In questo modo i costi telefonici si riducono al solo tratto di rete telefonica che collega l’utente al proprio punto di accesso alle reti telematiche interconnesse, attraverso il quale potrà consultare o colloquiare con qualsiasi computer in quel momento analogamente connesso in rete. Come ben sappiamo, fruire di macchine dotate di un’interfaccia utente "amichevole", fino a poter "cliccare" per inviare comandi, grazie alla comunicazione ipertestuale (testo ed immagini in movimento) è alla portata di tutti: il progressivo incremento numerico di server inter-connessi in tutto il globo a breve distanza fisica l’uno dall’altro ha abbattuto i costi di utilizzo telefonico;
la possibilità di creare interfacce grafiche di sicuro impatto, lo ha trasformato in un mezzo divulgativo di grande interesse commerciale;
l'incremento dell'utenza ha indotto le società più giovani ad aggredire più incisivamente il mercato senza ricorrere ad investimenti proibitivi ed ai fornitori di accesso di offrire connessioni gratuite.
Oggi, l’aggiornamento dei server avviene in tempo reale, ed al costo di una telefonata urbana in Italia (in altri paesi la consultazione è gratuita) od a prezzi più vantaggiosi.
E’ infatti possibile consultare il contenuto dei computer dislocati in tutto il mondo (soltanto conoscendone l’indirizzo), comunicare in tempo reale con utenti di altri continenti soltanto con un clic del mouse.
Tralasciando al momento gli aspetti commerciali che tratteremo diffusamente più avanti, va osservato come Internet ha assunto un suo "ruolo sociale" di "comunità virtuale". Questo aspetto è tra i più nuovi rispetto al tradizionale modo di comunicare, di vivere e di pensare. Per questo motivo è l’aspetto che, soprattutto inizialmente, tende a spaventare chi si avvicina alla rete. Il vocabolo "virtuale" che utilizziamo, però, indica immediatamente che si tratta di una forma di surrogazione: l’utente di Internet per quanto possa comunicare con altri utenti è comunque solo avanti al monitor del proprio computer. Eppure le forme di comunicazione tra utenti offrono un orizzonte molto ampio: è possibile utilizzare un video telefono, scrivere sullo schermo del proprio computer essendo immediatamente visibile ad un altro utente, oppure consultare gli interventi degli utenti, in merito ai più disparati argomenti, ed intervenire a propria volta nella discussione. A patto quindi che si intenda Internet come un mezzo eccezionale e mai come un fine, consultando le "bacheche" degli utenti è possibile apprendere, anche tecnicamente, molto più di quanto spesso riesce a leggersi su taluni periodici, quanto meno per l’immediatezza della comunicazione, ma si può discutere analogamente di calcio o di arte culinaria. Affronteremo più diffusamente questo argomento nella parte finale di questa guida. Come si riescono a coprire le lunghe distanze in Internet? In realtà in Internet le distanze fisiche non esistono, nel senso che non hanno alcuna influenza sulle comunicazioni. La distanza fisica nel senso comunemente inteso, cioè la velocità di scambio di dati tra due computer, dipende dalla quantità e qualità delle linee telematiche o telefoniche che tra essi si frappongono, e quindi esse possono restituire risultati diversi da quanto farebbe pensare la distanza fisica reale. Fino a pochi anni fa, e prima della diffusione di Internet in Italia, come abbiamo accennato, per consultare una Centro di Servizi (malvagia traduzione di B.B.S.) in America, occorreva raggiungere il computer "server" della B.B.S. Americana usando la linea telefonica tradizionale e quindi con una telefonata intercontinentale; oggi è sufficiente connettersi ad un computer "server" locale con una telefonata urbana per utilizzarlo al fine di collegarsi ad un qualunque Centro Servizi collegato ad Internet. n Italia attualmente questi servizi vengono offerti da molteplici ditte specializzate, siano esse costituite soltanto per fornire l’accesso ad Internet (ISP: Internet Service Provider), comunemente dette "Provider" o "Fornitori di Accesso ad Internet", siano esse già società di gestione telefonica. Le offerte commerciali sono le più diverse: quelle tradizionali prevedono il versamento di una quota forfettaria o dettagliata, per collegarsi, passando attraverso il computer del Provider, a tutti i server del mondo collegati in quel momento alla rete W.A.N. (World Area Network). In tal modo i tempi di connessione non dipendono più dalla distanza fisica, ma dalla quantità delle risorse disponibili sul server al quale si accede e dalla quantità e qualità delle linee che lo collegano con un determinato paese con il quale si desidera comunicare, ed infine dal traffico telematico esistente in entrambi, come vedremo meglio parlando di connessione LAN e Modem.. L’abbattimento dei costi è tale che oggi diverse compagnie telefoniche "dirottano" le normali utenze foniche sulle linee telematiche, come vedremo meglio più avanti (Telefonare via Internet con o senza computer). (Infine, valuteremo come vengono gestite le risorse condivise ed il ricorso ai siti "mirror".)
 

 

 

 
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virus

Post n°2 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da dragocybernetico
Foto di dragocybernetico

La storia di questo fenomeno nasce con l’inizio stesso dell’informatica: Nel 1959 tre programmatori dei Bell Laboratories svilupparono “Core Wars”, un gioco in cui ognuno dei programmatori scriveva dei programmi in grado di riprodursi, nascondendoli nel computer. Ad un segnale convenuto, ogni virus cercava di riprodursi e distruggere gli altri virus. Alla fine vinceva colui ...

 
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