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Merda d'artista


In un'asta di Arte Moderna e Contemporanea svoltasi a Milano dalla Sotheby's, una della famose scatolette di 'Merda d'artista' di Piero Manzoni è stata battuta per ben 110mila euro. Si tratta, del nuovo record raggiunto in asta da questa provocatrice opera dell'artista milanese, raddoppiando il precedente record stabilito lo scorso anno, sempre a Milano dalla Sotheby's.  L'asta era partita da una valutazione di 30-40 mila euro, ma le offerte, sia in sala sia per telefono, sono state moltissime, facendo cosi lievitare il prezzo, fino all'aggiudicazione ad un anonimo acquirente. Piero Manzoni fece cento di queste scatolette nel 1961, due anni prima di morire appena trentenne. Quella andata in asta ha il numero 57. Le scatolette sono simili, tranne ovviamente per il contenuto, alle scatolette di carne. Sopra hanno la scritta: "Merda d'artista. Contenuto netto gr.30, conservata al naturale, prodotta ed inscatolata nel maggio 1961". Vi è inoltre la firma dell'autore e la numerazione da uno a cento. Quando la 'Merda d'artista' fu esposto alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, in una retrospettiva di Manzoni alcuni anni dopo la sua morte, il fatto destò scandalo e vi furono anche interrogazioni parlamentari. Quella di Manzoni fu una provocazione, volendo protestare contro la mercificazione dell'opera d'arte. Mai avrebbe pensato che quelle scatolette, all'inizio vendute scherzosamente a poche migliaia di lire nei bar del quartiere di Brera, arrivassero ad essere contese a prezzi crescenti non solo da collezionisti, ma anche da musei.