Blackout

Una nuova avventura -Quarta parte-


Sveglia presto e andare a letto la sera tardi,questa era la routine di ogni giorno,non avevo il tempo per riposarmi che i primi raggi solari spuntavano per dare inizio al nuovo giorno,notavo intorno a me ragazzi che non riuscivono a resistere a questi ritmi e pian piano riprendevano la strada del ritorno verso casa,potevo farlo anche io e invece,restai continuando a lavorare sodo e a tenere mente dura.Studiavo,mettevo in pratica tutto ciò che imparavo,quella sfida divenne per me come un passaggio simbolico per rafforzare il mio carattere….e credetemi mi ha salvato da qualsiasi crollo emotivo vissuto.Durante l’addestramento non avevo contatti con l’esterno,non perché volevo stare da solo,ma volevo solo dedicarmi all’apprendimento e subito dopo vivere intensamente quello che il mondo mi offriva aldilà delle quattro mura che mi circondavano e che volevo a tutti costi scoprire.I mesi volarano ho superato qualsiasi test rientratando sempre in un ottima graduatoria di valutamento e arrivò anche il giorno della destinazione finale,e con mia sorpresa sono rimasto nella capitale ma spostandomi in un altra caserma.Il passaggio dalla caserma precedente a quella assegnata lasciava un margine talmente alto che qualche  volta mi sembrava di aver fatto un lungo salto nel tempo….il periodo di leva di una volta,con i soldati di oggi…..La caserma dove alloggiavo era ben diversa e ben disposta,partendo dagli spazi ampi e finendo alle camerate…arredate in maniera soddisfacente.E dalla camera che mi era stata assegnata potevo benissimo avere una visuale delle strade di Roma,adesso potevo vivere e godermi ogni attimo,perché la tempesta era finita e potevo intravedere lo splendore del sole nelle mie giornate.Dopo aver superato il primo passo stava per iniziare un nuovo gioco e solo il tempo stabiliva le regole.