I sogni di Dream...

Una canzone oggi x radio...
di quelle vecchie,ma non troppo ke ti fanno sorridere
di quelle ke ti fermi e pensi: "ma ce l'ha con me?,mi conosce?"
la canzone è di Vekkioni e fà così:

Hanno vent'anni in più
le mie ragazze:
questi vent'anni e un foglio
sopra il cuore,
dove c'è scritto
di aspettarle ancora,
sempre a quel posto,
sempre a quel dolore;
hanno vent'anni e un basco
con la stella,
un lampo
d'inguaribile sorriso,
e tenerezze
dietro un muro d'ansia;
ma sanno sempre dire
un "no" deciso.

E sono sempre belle da morire
che di più belle al mondo non ce n'è:
belle di sogni, belle da stordire,
perchè le mie ragazze
sono uguali a me.

Hanno vent'anni in più
le mie ragazze:
un uomo, nessun uomo
da aspettare,
e figli
ed altre simili scommesse,
perdute e vinte
senza mai mollare;
e parlano di una piccola
"seicento",
dov'era bello avere
mal di cuore,
e se ha tentato di fregarle
il tempo,
hanno fottuto il tempo
con l'amore.

Passano via così come acquiloni,
corrono dietro un vento che non c'è:
vincono a sogni, perdono a emozioni
le mie ragazze,
proprio come me;
una me la ricordo più di tutte:
che strano, è proprio quella che non c'è;
manca una luce sola questa notte;
però la vita, che gran cosa è!

La prassi è la solita,
tutti all'impiedi a salutare e il professore con un mezzo inkino risponde alla classe,
poi l'appello, il solito ritardatario ke di corsa sbuca dalla porta e poi il dito sul registro coi nomi...la nostra ansia e poi 30 sospiri e due soli occhi bassi...

Quel giorno capitò a me, l'argomento era Dante e la divina Commedia...
appena due parole smorzate e di corsa a posto,col solito "2",ank'esso parte del gioco... e poi il primo della classe,le parole quasi a disegnare l'atmosfera del Paradiso e dell'inferno!!

Ricordo le bestemmie e le maledizioni lanciate da noi a quel prof tutto d'un pezzo, con occhiali e cravatta sempre a posto, mai un sorriso, una parola di conforto per noi asini...
E chissà quanti pensieri in quella testa...il tuo primo figlio perso mentre provava la moto nuova da te comprata, il tuo matrimonio rovinato dai tuoi impegni, dal tuo lavoro, quello ke a fine mese ti portava nelle tasche un milione e mezzo...poco più di un operaio dell'epoca...

Anni sono passati,ricordo ancora il mio primo pensiero quando,dopo due anni dal diploma, seppi ke non c'eri più, ke un male improvviso ti aveva staccato da quella lavagna dove annotavi tutto...
pensiero sconcio, vile vigliacco...pensiero così tremendamente ironico e scabroso di un bimbo ke si credeva uomo...

"Ma allora...anke i professori muoiono!!!"

...vorrei ke anke questo fosse stato solo un sogno...
Dream...

Quel giorno il mare fu svegliato da un'insolita luce...
aperti gli occhi, il buio cullava ancora la madre terra, solo la luna era lì, sospesa a mezz'aria, col suo luccichio e il suo colore ambra...

"Oh, quale luce acceca i miei okki...sei tu o luna, leggiadra e divina nel tuo splendore... io ti amo!
non puoi immaginare cosa provo x te o luna..."

La luna da lassù sembrava accorciare la distanza inaudita tra cielo e mare...
"perchè mai tanta indifferenza o luna,io ti amo...ti amo!!perchè questo male al cuore, questa fitta lunga un eternità...rispondimi almeno luna!"
Ma la luna restava immobile e in silenzio in quello spazio stellato...

Il mare tentò di sfiorarla con le sue grandi onde...ma a nulla valsero i suoi tentativi...
allora corse verso l'orizzonte,"così potrò toccare il cielo" pensava, ma niente...la luna era troppo lontana...
E da quella notte stellata, nella quale il mare si trovò a lottare con tutto il suo amore contro l'indifferenza della luna, le onde infrante sugli scogli sembrano rimandare al pianto di un cuore innamorato...

Il pianto di un povero mare...innamorato di colei che mai potrà avere...perchè esso è solo...il mare!!!

"Oh mia luna...dove sei?"

...Dream!!                                                

C'era una volta un Re,di un reame un pò lontano e un pò vicino...
Fiero delle sue gesta e amato dal suo popolo, era nelle grazie di molte sue concittadine...

E tra queste, un giorno ebbero l'onore e l'ardire di entrare nella sua vita, due giovani donzelle...la prima bionda, sognatrice e innamorata della vita...la seconda stravolgente tutto pepe,ma tanto dolce in cuor suo.
Della bionda si fece amico, dell'altra il baldo Re voleva fare una Regina, x regnare assieme il resto della sua vita...

Gli anni passavano e il reame viveva di quella tranquillità e giovialità tipica di un regno guidato con amore da un prode e dalla sua signora...
"Cos'hai mia Regina?" lo sguardo della donna perso nel vuoto...
"nulla mio Re..."ma non furono queste parole a tranquillizzarlo...
"Mio Re, Dio solo sà quanto vi rispetto e quanto mi rendiate la vita semplice, piena d'amore ogni giorno, ma una parte di me ancora non accetta questa realtà..."
"Nulla può impedirti di volare piccola..."e così dicendo il Re volltò le spalle alla scena,uscendo dalla vita della splendida fanciulla...

Persa nel suo vecchio mondo, che ora era nuovissimo e pieno di perchè, la giovane vagava tra balli e pianti, mentre il suo Re la guardava da lontano, senza interferire nella sua vita...
Un giorno una notizia arrivò a Corte..."la giovane amata da Sua Maestà si sposa"...

Il giorno era perfetto...un Settembre pieno di sole, e mentre i balli alla festa si sprecavano, un giovane chiese alla sposa di permettergli questo ballo...
"Sono felice x te piccola mia...felice xkè tu lo sei, xkè vivi finalmente ciò ke io presuntuosamente volevo farti vivere...ma senza amore nessuno può vivere una favola..."
"oh mio Re...una parte del mio cuore rimarrà sempre vostra...grazie, grazie di tutto!"
"grazie a te, di avermi fatto finalmente vedere la tua felicità"...

E finito il ballo il Re se ne andò, sparì tra la folla...e ancora oggi c'è ki dice di aver visto quella notte il cielo illuminarsi da una stella tornata lì...era la stella del suo amore, ke brillerà da lontano e proteggerà la sua "piccola" x sempre!!!

"Sono felice xkè tu lo sei..."
Dream                              

Oggi pensavo a te...

un sorriso sulle mie labbra,mentre percorrevo l'autostrada NA-BA...
x radio la nostra canzone, la prima di una lunga trasmissione radiofonica durata 4 anni,e come allora sorridevo a te,chissà dove sei e cosa fai...di una sola cosa sono sicuro...6 felice,xkè la felicità a te spetta di diritto...

Era un sogno e ci siamo svegliati...prima o poi butterò la sveglia...

accoccolati ad ascoltare il mare
quanto tempo siamo stati
senza fiatare
seguire il tuo profilo con un dito
mentre il vento accarezzava piano
il tuo vestito
e tu
fatta di sguardi tu
e di sorrisi ingenui tu
ed io
a piedi nudi io
sfioravo i tuoi capelli io
e fermarci a giocare
con una formica
e poi chiudere gli occhi
non pensare più
senti freddo anche tu
senti freddo anche tu
e nascoste
nell'ombra della sera poche stelle
ed un brivido improvviso
sulla tua pelle
poi correre felici a perdifiato
fare a gara per vedere
chi resta indietro
e tu
in un sospiro tu
in ogni mio pensiero tu
ed io
restavo zitto io
per non sciupare tutto io
e baciarti le labbra
con un filo d'erba
e scoprirti più bella
coi capelli in su'
e mi piaci di più
e mi piaci di più
forse sei l'amore...
e adesso non ci sei che tu
soltanto tu e sempre tu
che stai scoppiando
dentro il cuore mio
ed io che cosa mai farei
se adesso non ci fossi tu
ad inventare questo amore
e per gioco siam caduti coi vestiti in mare
ed un bacio e un altro e un altro ancora
da non poterti dire
che tu
pallida e dolce tu
eri già tutto quanto tu
ed io
non ci credevo io
e ti tenevo stretta io
coi vestiti inzuppati
stare li' a scherzare
poi fermarci stupiti
io vorrei cioè
ho bisogno di te
ho bisogno di te
dammi un po' d'amore...
e adesso non ci sei che tu
soltanto tu e sempre tu
che stai scoppiando dentro il cuore mio
ed io che cosa mai farei
se adesso non ci fossi
tu ad inventare questo amore.