Valle dei pensieri

Come le rocce...senso statico


La maggior parte degli esseri umani si ostina a vivere ad un regime dannatamente basso, maledettamente limitato. Sembrano tante rocce senz'anima; si lasciano travolgere e consumare dal noioso torrente della normalità e della pallida routine. Io, ormai quasi sempre, trovo la forza di staccarmi dal letto del torrente e crearne un altro per un nuovo fiume o, semplicemente, di lasciarmi rotolare giù per le valli dell'indefinito, dell'ignoto. L'importante è che sia io a scegliere di muovermi o di star fermo...ultimamente, poi, sono preso da una spasmodica, continua ricerca del nuovo, del sorprendende; e conituo questa insistente, ottusa ricerca giornalmente, senza mai stancarmi. Stabilità, senso di appartenenza: due cose dalle quali ho imparato a scappare, che ho rinnegato come fossero arcane maledizioni. Eppure, so benissimo che prima o poi dovrò fermarmi, fermare la frenesia e avere la forza di costruire qualcosa di concreto, di definito e, irrimediabilmente, di poco vario. Dovrò accettare il fatto che le passioni sono tali solo in quanto momentanee e che le novità, proprio perchè si chiamano così, non durano in eterno e prima o poi si tramutano in certezze, in cose "normali"...tutto sta a cercare sempre di cavare l'anima della novità anche dalle cose quotidiane, che si ripetono con routine inesorabile. Bisonga riuscire a portarle al loro stadio primordiale:quando ci parevano affascinanti e misteriosamente emozionanti. Da un po' di giorni, ho riscoperto la sensazione che si prova a baciare la persona che ami, il brivido che ti percorre ogni parte del colpo quando lei anche solo ti sfiora, o ti respira addosso e ho paura, una paura fottuta che, troppo presto, tutto quello che con fatica ho riscoperto, finirà, inghiottito dagli assurdi che hanno sempre caratterizzato la mia vita affettiva, che mi hanno sempre costretto a rinunciare alle persone che per me erano importanti! Beh, quando tutto questo accadrà, comunque, saprò dove rifugiarmi:nella piccola ma accogliente stanza che ho momentanemente chiuso; dove le pareti hanno la consistenza dei sogni e non c'è gravità, non c'è peso, non c'è nulla che dia pensiero! Nel frattempo, nascondo il mio corpo, la mia mente e il mio cuore sotto quella coperta di indifferenza che mi sono cucito con tanta fatica...unico problema è che, per quanto tempo io abbia lavorato a questa coperta e per quanto cerchi di tirarla, pare sempre troppo corta!