Valle dei pensieri

Pensieri d'inverno..cronaca di una giornata "libera"


Questa mattina ho camminato per le vie di Napoli:dovevo prendere i documenti per iscrivermi alla nuova università e fare il trasferimento, dalla mia ormai ex, ec.aziendale. Non sapevo dove si trovasse via Rodinò e i proprietari dei negozi nei pressi della stazione parevano saperne meno di me...Così mi sono tuffato nel traffico denso e rabbioso del rettifilo sperando che,dalle parti di via mezzocannone, qualcuno avrebbe saputo indicarmi la via!!!Questa mattina pareva finalmente inverno:per tutto il tempo una pioggerellina sottile e quasi impercettibile mi ha riempito il cappoto di minuscole goccioline...non valeva la pena di aprire l'ombrello per le poche gocce e,in effetti,molti passanti mi vedevano,guardavano su e chiudevano anche loro l'ombrello...Mi sentivo leggero,libero come non mi sentivo da tempo!Avevo dentro quella sensazione di quando ti sleghi da un vincolo insopportabile e ti avvii a sobbarcartene un'altro,meno pesante...Avevo la testa piena di pensieri e di dubbi e di curiosità e di leggerezza...Napoli mi se
mbrava diversa dal solito:infreddolita dall'aria umida e dalla piogga e riscaldata dalla cortesia degli abitanti!Cortesia,ogni volta che passeggio per questa città meravigliosa mi rendo conto di quanta ne puoi trovare nei suoi abitanti,di quanto sul serio qualche delinquente rovini la reputazione di un intero popolo di gentiluomini...Sono entrato in un bar a chiedere indicazione e il barista per poco non mi accompagnava a piedi fino alla ormai non più sconosciuta via Rodinò.Uscito fuori dal bar mi sono rifugiato nel mio cappotto e mi sono avviato a testa bassa verso corso Umberto I...La gente passeggiava sui marciapedi con buste e valige,con ombrelli e cartelle...Ho incrociato un paio di sguardi di ragazzi e ragazze, probabilmente universitari come me. C'erano poi dei ragazzini che,quasi certamente,avevano marinato la scuola e si guardavano intorno come ladri..Una anziana signora,con formalità inverosimile e con l'accendo Milanese,mi ha chiesto dove fosse la stazione e io ho cercato di dargli l'indicazione più precisa possibile che un Casertano spaesato come me poteva fornirgli!Poi mi sono avviato verso la traversa che mi avevano indicato tra i fumi di scarico,il tossire di qulache vecchio e le risate gallinacee di un paio di ragazzine alla fermata del bus!Prima di arrivare alla segreteria della mia nuova facoltà sono passato d'avanti l'università della mia ragazza e avrei voluto averla li con me,tenerle la mano e renderla partecipe del mio entusaismo,avrei voluto chiamarla e dirle,semplicemente:"ti adoro"; ma poi la curiosità di arrivare e vedere la facoltà mi ha preso e ho proseguito senza indugi. La cosa che più mi piace è sentire progressivamente mio un posto che prima mi risultava "alieno"...A Napoli ci sono stato varie volte ma non così tante da sapermi orientare bene..Almeno però adesso ho imparato ad attraversare la strada senza rischiare di essere investito(la variazione di densità di traffico tra Caserta e Napoli è incredibile e ci si mette un po' ad abituarcisi).Ogni volta che però arrivo a p.zza Garibaldi ,sento quei posti,quegli odori e quell'atmosfera sempre più vicini e la mia prospettiva da bigotto paesano Casertano si allarga incredibilmente,fino quasi a toccare quella dei partenopei.E' un po' la sensazione che un Napoletano prova quando va a Roma o a Milano,o quando un Romano o un Milanese vanno a Londra. I volumi si espandono,i colori di pelle delle persone si eterogenizzano e le culture si mischiano.Il modo di fare della gente diventa più frenetico,meno morbino e intorpidito;ti senti più piccolo e la voglia di farti vedere aumenta(almeno a me capita così).Tornato a casa non ho sentito la stanchezza,ho mandato un messaggio alla mia principessa per dirle che era andato tutto bene..Poi mi sono immerso per qualche nella lettura di "due di due" di De Carlo...Un'altra giornata di pioggia è passato,una giornata in meno verso quello che molti chiamano destino e che io definisco,semplicemente:conseguenza del libero arbitrio