Valle dei pensieri

L'autoaffermazione...a cosa serve?!


Il mondo corre frenetico, le personalità si fondono e si confondono accompagnate dal fantasma anomico che infesta la società moderna. In questo mare di voci, di urla e finti valori è facile perdersi e, l'unico modo che l'uomo ha per difendersi dall'anonimato, è apparire, affermarsi con prepotenza urlando:"Io sono qui. Io esisto". Il problema principale del mondo moderno è proprio questo desiderio irrefrenabile e vacuo di "farsi vedere". Spesso, troppo spesso, le persone si curano esclusivamente di urlare che ci sono, senza poi specificare perchè ci sono e perchè, loro, dovrebbero avere più visibilità degli altri. Al "Ci sono"...dovrebbe sempre seguire un:" E propongo queste idee nuove, questi pensieri utili a migliorare la nostra vita...giustifico il mio desiderio di apparire portando con me qualcosa di concreto". Tuttavia è difficile, per chi soffre di manie di protagonismo, portare con se qualcosa che sia diverso dal proprio ego, dalla mera e banale affermazione di se stesso; del vano apparire per il solo gusto di essere notato, di essere scorto e di distinguersi dalla massa. Non ci si rende conto, però, che, in questo modo, si entra a far parte di un'altra massa(probabilmente ancora più inutile) che è quella degli esaltati ricchi di vanagloria e poveri di spirito. Esempi lampanti ne sono molti blog e altrettanti personaggi da reality. Pensate, a tal proposito, al famoso e seguitissimo GF. I partecipanti di tale programma,non sono per nulla diversi dalla miriade di mediocri che infesta questa terra; l'unica differenza è che sono dei mediocri che hanno avuto l'opportunità di farsi vedere da milioni di persone. La cosa vergognosa è che, nonostante questa opportunità che è stata loro concessa, essendo appunto dei nulla egocentrici, non siano mai riusciti a sfruttarla se non per se stessi e per il proprio "successo". E i politici? Vogliamo parlarne? Meschini arrivisti del momento senza ideali...personaggi che dovrebbero vivere per la politica e che invece vivono della politica. Persone semplicemente un po' più scaltre dei vari Pietro Taricone e affini; persone che sono riuscite a trovare un sistema infallibile per campare di rendita e che vi si sono attaccati come parassiti. Il problema, a mio modesto avviso, non sta tanto della voglia di essere protagonisti o di dire la propria dinanzi ad una platea di ascoltatori...benvengano i protagonisti che trasmettono valori, ben venga la loro voglia di farsi ascoltare e di farsi vedere, ben venga la loro ambizione e la loro voglia smisurata di denunciare le classiche "cose che non vanno"! La questione, come sempre, non è l'incipit(in questo caso, il protagonismo) ma il modo con il quale si usa questo spunto e il movente di tale voglia di affermarsi. I miei coetanei sono definiti una generazione di persi e, in quanto persi, hanno bisogno di una guida che possa far ritrovare loro la strada. Dove possiamo trovare questa preziosa guida? In tanti "luoghi"...in noi stessi, prima di tutto, e nella nostra voglia di non confonderci nel vuoto atomistico della modernità, nei nostri genitori; nei maestri di vita. La verità comunque è che, gli uomini deboli e insicuri, si fanno schiacciare dalle loro stesse doti, ne divengono schiavi o timorati e si chiedono:"Perchè dovrei essere proprio io quello che potrebbe lasciare un segno del suo passaggio su questa terra?" o, ancora, si fanno annegare nel fango da chi non sopporta la loro voglia di fare, di essere; di cambiare. Pensateci un attimo, quante volte al giorno vi chiedete:"Cosa voglio diventare, io?", quante volte al giorno qualcuno tenta di distruggere i vostri sogni e le vostri ambizioni? Quante volte, infine, vi siete sentiti dire:"Tu sei troppo convinto di te stesso" da chi, magari, non aveva un briciolo di atuostima? Se la risposta è: tante, allora, credetemi, siete sulla buona strada e non abbandonatela per nessun motivo al mondo. Le persone forti sono ciò che vogliono essere, non ciò che gli altri vorrebbero che fossero. Sondano ripetutamente le loro coscienze e le loro conoscenze per scovare i propri limiti e cercare di superarli...non si accontentano di un successo(magari frivolo come "il post più commentato di liberoblog") ma vanno ben oltre. Tuttavia,bisogna prestare attenzione ad un pericolo grave: il farsi guidare esclusivamente dal proprio ego e dalle proprie manie di protagonismo perdendo, in tal modo, la lucidità divenendo, in fine, schiavi delle proprie (presunte o reali che siano) qualità e, alla fine, diventare deboli e prevedibili. Nella vita bisogna cercare di vincere, mai di stravincere...rammentate Napoleone e chi, come lui, non ha saputo dire basta e "accontentarsi". Gli estremi, nel bene o nel male, portano sempre ad inevitabili contraddizioni e alla distruzione di chi da essi si è fatto trasportare.