REASON TO BELIEVE
"Ho aspettato per molto tempo qualcosa che mi mostrasse le risposte che voglio, una ragione per credere in qualcosa di così forte. Ma non penso che questa ragione esista." Sum 41.
Quando stai per esplodere.... quando tutto è a pezzi, il tuo cuore è lacerato
e senti le vene pompare il sangue a forza... quando i tuoi occhi si appannano
per le utlime lacrime, quelle non ancora versate, e bruciano...
quando senti le forse abbandonarti, i muscoli molli come pasta frolla e la testa
che pulsa e sembra sul punto di scoppiare... quando l'intera tua esistenza ti sembra
un grande sbaglio e vorresti cancellare qualsiasi ricordo dalla tua testa...
ecco, quando ti senti così e sai di non poter resistere oltre, prova a fermarti.
Cerca un posto tranquillo, distante dalla frenesia o da disturbi esterni, in cui ci sia silenzio.
Prendi uno specchio. Guardati. E parla. Parla alla tua immagine, sfogati.
So che può sembrare qualcosa di banale, ma funziona. Ve lo assicuro.
Serve a stare da soli e ad imparare a conoscere noi stessi, a sentirci.
A capire che il solo nemico in tutta la nostra vita saremo sempre e solo noi.
Io sono la mia unica nemica. Il resto è tutto collegato.
believeinyourdream
LA VERTIGINE NON E' PAURA DI CADERE
MA VOGLIA DI VOLARE
Post n°26 pubblicato il 15 Aprile 2012 da believeinyourdream97
~ Il vento accarezza le guance, fresche e lisce, e scuote dolcemente i capelli scuri della ragazza, che si intrecciano e si annodano, scompigliandosi. Il corpo rilassato, il viso disteso in un’espressione pacifica e beata, gli occhi accesi di una luce interiore che brillano nell’oscurità della stanza, vitrei e trasparenti mentre fissano il vuoto. Le labbra atteggiate in un sorriso quasi estatico, rosee e piene, le mani abbandonate sulle gambe, piegate e strette al petto. Il cavo nero delle cuffiette che scivola lungo il corpo della ragazza trasporta alle sue orecchie la melodia lenta e struggente della canzone impostata per prima tra le tracce del vecchio iPod ammaccato. La sinfonia si dirama in note acute o basse, che si intervallano in una composizione complicata e caratterizzata da un arrangiamento ritmico e allo stesso tempo tranquillo, mentre gli accordi della chitarra sovrastano il suono del bassista, mentre le percussioni tacciono per consentire alle voci di farsi sentire. Quelle voci che la ragazza ama con tutta se stessa e senza le quali non riuscirebbe a vivere. Che le riempiono il cuore e la mente, svuotandoli entrambi da ogni altro fattore esterno, impedendo alla realtà di tenerla occupata mentre ascolta quelle fusioni di passione, magia e sentimento, dove le parole sono verità e la profondità del significato colpisce il cuore in tutta la sua pienezza. Without music, life will be a mistake. |
Post n°25 pubblicato il 28 Marzo 2012 da believeinyourdream97
~ La bambina tiene lo sguardo vuoto e macabro davanti a sè. Gli stracci che indossa le si avvolgono intorno al corpo, sferzati dal vento impetuoso che si sta alzando. C'è aria di bufera. Le tenebre attutiscono qualsiasi suono, celano ogni cosa... la bambina solleva le mani. Stende le braccia parallele al suolo, apre i palmi e schiocca le dita. I suoi occhi spruzzano scintille di fuoco. Il cielo intero si copre di nubi plumbee e rumoreggianti. I primi fulmini saettano veloci squarciando le nuvole, scendendo rapidissimi in braccia biancastre che si intrecciano, simili a filamenti di pallida bava... simili ad una mano che vuole agguantare il mondo. I primi tuoni rompono il silenzio surreale che si era creato. La bambina alza la testa, e i capelli neri si scompigliano coprendole parte del vito. Tiene ancora le braccia alzate, e dalle punte delle sue dita scaturiscono lampi violacei. Il suo corpo trema, la capacità di ragionare vacilla... un lampo le si avvicina, e lei si rivede davanti come in un velocissimo flash tutti i momenti della sua vita. La nascita in mezzo al fango tra le braccia di una madre violentata che non la voleva..l'abbandono tra i cespugli, la casa del pastore del nord che l'aveva trovata..i fratellastri maligni e crudeli che la picchiavano..la vendita come schiava in una miniera..gli anni di lavoro forzato..la volontà di vivere e la fuga dalla tentazione del suicidio... Rivede anche le piccole gioie. Un fiore profumato colto quando aveva sei anni in un campo verde e grande..la carezza di un ragazzo che aveva incrociato per via e che gli aveva suggerito di non arrendersi..i miracoli della natura che lei osservava ogni giorno... La bambina rimane immobile, gli occhi spalancati. Calde lacrime di dolore le rigano ora il viso, solcandole le guancie e cadendo nel vuoto... e poi l'istinto prevale su tutto, le corde vocali si tendono, e la sua bocca si apre per far uscire un potente urlo disumano, che cristallizza ogni cosa. Il mondo sembra fermarsi, immobile, in attesa. BASTA, aveva urlato la bimba. IL MONDO E' ANCHE MIO, E IO HO IL DIRITTO DI FARNE PARTE. ~ believeinyourdream97 Close your eyes, the monster is still there. Feeling strong, feeding on your silence. Chiudi gli occhi, il mostro è ancora lì. Sentendosi forte, nutrendosi del tuo silenzio. There's no reason you should hide, heal the bruises of the past. Non c'è alcuna ragione che dovresti nascondere, cura i lividi del passato. Run away, I tried to hide the fear. Silently it's tearing up your soul. Scappa, ho cercato di nascondere la paura. Il silenzio sta stracciando la tua anima. You don't know what laughing is. You don't know what living is. Tu non sai cos'è ridere. Tu non sai cos'è vivere. There's no reason you should hide, there's no reason to give up. Non c'è alcuna ragione che dovresti nascondere, non c'è alcun motivo per rinunciare.
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Post n°24 pubblicato il 02 Marzo 2012 da believeinyourdream97
~ A volte penso a quanto brutto sia vedere il mondo attraverso due lenti. Aprire gli occhi, e non riuscire a distinguere quanto mi circonda, vederne solo i colori ma non poterne evidenziare i contorni, che appaiono sfuocati e privi di materia. Sbattere le palpebre rabbiosamente, per tentare di mandar via quell’immagine di un mondo che i miei occhi non potranno mai più vedere davvero, ma che rimane sempre e inesorabilmente la stessa, davanti a me. Sospirare, decidere di rinunciarci. Aprire la custodia nera, che deve sempre essere a portata di mano, e indossare questa invenzione fatta di plastica, metallo e vetro, senza la quale io, oggi, non potrei vedere. Con gli occhiali, io Vedo. Senza no. Non nel vero senso della parola, almeno. Con gli occhiali riesco a vedere ogni cosa, superare i limiti della mia vista destinata a rimanere imperfetta e a peggiorare sempre più. Gli occhiali da sole, ormai, sono solo un ricordo: se voglio Vedere, ho bisogno di lenti diverse, e al diavolo il sole che brucia gli occhi. Aggiunta del 25/03/2012 |
Post n°23 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da believeinyourdream97
~ Questa settimana, conclusosi ieri, si è svolto il famoso Festival di Sanremo, il festival della canzone italiana. Quest'anno, purtroppo, per svariati motivi che non è necessario riepilogare, vi sono state numerose polemiche dietro, ma questo non è l'importante. La vincitrice, come molti avranno visto, è stata Emma, che a mio parere ha avuto una vittoria più che meritata. La sua canzone è stata scritta anche da Francesco Silvestre, il cantante dei Modà, e sulle note dolci di una melodiosa sinfonia la giovane cantante ha espresso tutto ciò che sta attraversando i nostri cuori di italiani in questo periodo. Il disappunto per un governo che non governa, la disapprovazione di tanti fatti e di tante leggi ingiuste, e soprattutto la disperazione per la crisi economica che sta colpendo il nostro paese. Voi direte "Ma senti questa... ha solo quattordici anni e vuole sapere tutto!" Beh, non è così. O forse, in parte sì; perchè io, a differenza di molti ragazzi che pensano solo a star bene da sè, egoisti e insensibili verso il mondo che cade a pezzi, io voglio aiutare questo paese, io ci tengo alla mia terra e alla mia casa. I giovani di adesso, appena usciti dalle scuole o addirittura dalle universià, come si pagano da vivere se non hanno dove lavorare? C'è anche il mio futuro in gioco, quindi, cosa credete.Questo post lo dedico a tutti gli amici di questa community e a chiunque passi per di qua anche solo per sbaglio, perchè vi fermiate tutti a riflettere sulle parole di questa canzone che ha emozionato tanti cuori e reso vere le richieste mute di molte persone.
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Post n°22 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da believeinyourdream97
~ Il dolore spesso è causa di incomprensioni, ci attanaglia le membra, ci corrode. Ci uccide. Il dolore ci rende estranei, ci deprime, e fa di tutto pur di portarci via dalla ragione. Ma "Incontriamo moltissime persone nel corso della nostra vita, che conosciamo ma a cui non diamo poi cosìtanta importanza. Poi ne troviamo una , quella giusta, che può fare la differenza." "Sebastiano camminava lentamente, seguendo gli altri ragazzi. Loro lo sfioravano, andavano a sbatterci contro e gli chiedevano scusa, ma lui era indifferente, non se ne curava, e proseguiva come se i suoi piedi conoscessero già il percorso da fare. Erano in gita – una stupida gita, a suo parere – e lui non poteva fare altro che fare quello che gli veniva chiesto. Ma un pensiero lo tormentava, e lo estraniava dal resto del mondo reale. La sua immagine. Era nitida, come fosse reale, e gli appariva davanti in continuazione. Lei non poteva saperlo, ma Sebastiano sentiva di doverla aiutare. Lei si chiamava Alessandra, e caso volesse che fosse in gita assieme a lui, nonostante non fossero nella stessa classe. Alessandra era una ragazza minuta, magra e fragile, con i capelli lunghi e neri e gli occhi perennemente cerchiati da occhiaie violacee, le labbra strette in una morsa serrata che mai lui aveva visto piegarsi in un sorriso, il viso pallido, i vestiti perennemente scuri. Non parlava con nessuno, era sempre sola dappertutto, e se ne stava in disparte. Interveniva solo quando i bulli della scuola attaccavano i più deboli: in quei casi, ci pensava lei a far giustizia. Altrimenti, non si interessava della vita degli altri, e pareva fosse sempre in un mondo a parte, oscuro e minaccioso. L’aura che emanava sapeva di mistero, ed era assai intrigante agli occhi di Sebastiano. Lui la osservava sempre, ovunque la incontrasse. Le sorrideva anche, ma era inutile. Perciò sapeva cosa doveva fare: scoprire di più sul suo conto. Doveva pur esserci un motivo per il suo essere continuamente così taciturna e triste. La sera scendeva lenta oltre le montagne. Il casolare in cui alloggiavano i ragazzi era un luogo rustico e tranquillo, e le ombre della notte lo stavano avvolgendo in una morsa oscura. I due ragazzi, due figure nere nell’oblio delle tenebre, stretti l’uno all’altro, piangevano.Piangevano lacrime di dolore, provocate dai ricordi tristi del passato. E piangevano lacrime di gioia, perché erano uniti più di quanto si poteva immaginare, e nel dolore si erano trovati. ~ Ogni essere umano ha un'ala. Un'ala leggera che da sola non ha la forza di sollevare il corpo, e per questo non riusciamo a volare. Ma al mondo, esiste una persona che ha l'ala che ci manca. Quando la incontreremo, sapremo subito che è lei, e impareremo finalmente a volare. ~ |
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il 30/07/2012 alle 16:00