THE DREAM

Post N° 114


Siccome sono una grande appassionata di cinema, vi aggiorno sugli ultimi due film che sono andata a vedere e di cui non vi ho ancora parlato... LEONI PER AGNELLI
Due ranger dell'esercito degli Stati Uniti, subiscono una serie di ingiustizie. Il clamore provocato da questi eventi coinvolgeranno a vario titolo un membro del Congresso, una giornalista e un professore. All'interno di un'unica giornata, vengono narrati gli eventi che mettono in correlazione tre personaggi. Un ambizioso senatore di Washington pronto a prendere scelte importanti, una giornalista televisiva alla caccia di una storia importante e un maturo professore che si confronta con uno studente sveglio e capace. Robert Redford, dopo sette anni di silenzio come regista, torna dietro la macchina da presa utilizzando la guerra sia come sfondo narrativo che come struttura portante dell'intreccio. Al cineasta americano preme sgomitare lo spettatore spingendolo a farsi più domande rispetto a quelle che normalmente si fa e, nello stesso tempo, induce ad avere un maggior spirito di partecipazione al destino pubblico di una nazione e, sullo stesso livello, a quello privato del singolo. In superficie, sembra che i destinatari principali di questa pellicola siano i giovani per via delle forti responsabilità che hanno nei confronti del futuro. Nei fatti, però, tutti siamo coinvolti. La figura della giornalista, prossima ai sessant'anni, è testimone di come ciascun individuo possa vivere un conflitto interiore quando tutto volge verso la certezza e la rassicurazione. Interessante il fatto che ogni personaggio cerchi di influenzarne un altro a riprova del fatto che prendere una solida posizione in una democrazia è impresa non facile. Curioso, inoltre, pensare come l'ispirazione di Leone per agnelli sia nata da un utilizzo distratto del telecomando. Lo sceneggiatore Matthew Carnahan, infatti, una notte, mentre guardava la televisione ha abbandonato un servizio giornalistico riguardante la guerra in Iraq per spostarsi su un canale sportivo. Come un cane che si morde la coda, non si capisce se la mancanza di attenzione e il conseguente abbassamento del pensiero critico sia dovuto a una narcotizzazione collettiva (media e politica) o se implichi un annullamento spontaneo dell'impegno personale. MIO GIUDIZIO: Bel film soprattutto per le frasi e gli ideali citati ma si può vedere comodamente a casa propria perchè povero di azioni.FRASE del giovane studente:"Meglio provare e non riuscire che non riuscire a provare…" IO SONO LEGGENDA
New York, 2012. Un virus ha ucciso tutti gli uomini e li ha trasformati in vampiri. La città è deserta, e l'unico sopravvissuto è il Dottor Robert Neville, scopritore di un possibile siero che potrebbe salvare l'umanità. New York,2012. Un virus ha ucciso tutti gli uomini e li ha trasformati in vampiri. La città è deserta, e l'unico sopravvissuto è il Dottor Robert Neville (Will Smith), scopritore di un possibile siero che potrebbe salvare l'umanità. Neville si muove alla luce del giorno con il suo cane lupo seguendo la quotidianità, in attesa della notte, in cui i vampiri escono dalla penombra, attaccando tutto ciò che incontrano.Non è facile costruire un film su un solo attore (se si escludono il cane, i vampiri, qualche flashback e due superstiti), e il day by day del protagonista è scandito con lentezza, quasi a voler fare respirare allo spettatore il senso di solitudine. A dispetto della necessità di includere la componente horror (le scene d'azione sono presenti per coinvolgere il target giovane), a parte la mezz'ora finale, Io sono leggenda, si concentra sul singolo, sull'uomo che poteva cambiare il mondo, su chi ha la consapevolezza che è molto semplice distruggere ciò che si ha per le mani tutti i giorni. L'11 Settembre è lì, è l'origine delle cose, e Richard Matheson che nel 1954 scrisse il romanzo omonimo, non avrebbe potuto immaginarselo così reale. Ma alla fine, la convinzione ultima, è che solo l'umanità può decidere le sorti del mondo.MIO GIUDIZIO: Film ben costruito se si pensa che per gran parte del film è incentrato su un solo attore, ma a mio avviso deludente nell'intreccio in quanto potevano essere aggiunti particolari che potevano rendere più intrigante la storia.(Recensioni tratte da mymovies.it)