Drunken butterfly

Dopo tanto tempo...

Non mi sono resa conto di tutti i mesi che sono passati senza che scrivessi più qui.

Sono passate le vacanze, che sono già un ricordo lontano ed è passato il rientro traumatico a lavoro. Insomma è già tornato tutto alla solita quotidianità se non fosse stato per un po' di caldo anomalo che è durato fino a pochi giorni fa e , non so a te, ma a me faceva sentire come se fosse ancora luglio.
Poi ci ha pensato l'aria fresca che è arrivata a riportarmi alla realtà. E anche le giornate che si son fatte più corte.

Oggi la giornata non è iniziata bene. Sono nervosa perché ho dormito poco e male. Ieri sera poi anche le prove col mio gruppo non sono state gran che ed oggi mi ritrovo tesa come una corda di violino.

Beh forza e coraggio ed iniziamo questa giornata! 

A presto

E' proprio così...

Io non ho saputo farlo quanto avresti meritato...

Perdonami mamma.

Risalire

Non accenna a diventare un po' più sereno questo periodo del cazzo, anzi...

Ma come quando si arriva al top e non si può far altro che scendere, voglio credere che quindi quando si è giù non si può che risalire...anche se spesso il detto " non c'è limite al peggio" la fa da padrone nella mia mente.

Sta per concludersi la mia esperienza nella band...dopo l'uscita della bassista non è stato semplice trovare un sostituto, ma ho avuto molto entusiasmo nel cercarlo. Abbiamo trovato una persona ma purtroppo ora che sono dei mesi che proviamo, capisco che non c'è feeling né personale né musicale e ieri sera, dopo le prove, sono tornata a casa per l'ennesima volta col groppo in gola, la mortificazione e la tristezza addosso.

Ne vale la pena? no.

Vivo già molte situazioni difficili, pesanti, alcune che hanno quasi dell'incredibile da quanto sono assurde, non ho certo bisogno che lo diventi anche il suonare che invece dovrebbe essere il mio momento, quello per esprimermi al meglio senza compromessi né barriere, un momento in cui fare ciò che amo e che dovrebbe rendermi serena.

Se così non è, vuol dire che la strada che sto percorrendo non è quella giusta.

Non è comunque per un cazzo facile accettare questa ennesima fine anche perché ho paura che mi porterà ad appendere la chitarra al chiodo. Non ho più le forze per ricominciare tutto da capo.

Si vede che doveva andare così...

Mancanza

Vorrei tanto sognare la mia mamma.

Mi manca così tanto che vorrei almeno incontrarla nei miei sogni, anche se poi il risveglio potrebbe essere traumatico. 

Invece non mi capita spesso e le volte che è successo purtroppo non mi diceva di stare bene e di essere felice e questa cosa mi distrugge. 

Mi manca immensamente e nonostante la vita prosegua e scorra tra i suoi tanti bassi ma anche i suoi alti, una parte di me è sicuramente morta con lei.

Auguri sì, ma a me stessa

Vado controcorrente.

Grazie (o dovrei dire per colpa) dei social si leggono post su post inutili.

Oggi è la volta degli auguri ai papà, che per carità, sarebbe una bella cosa ma io mi sento un po' infastidita perché fondamentalmente io gli auguri invece li faccio a me stessa e non a mio padre.

Sì, io mi auguro di essere sempre forte come lo sono stata fin ora, di saper affrontare le brutture che arrivano non certo per caso o per colpa mia, ma per scelte sbagliate di mio padre che però ricadono anche su di me.

Mi auguro di riuscire un giorno a ignorare e di non sentirmi ferita dai trattamenti di merda a me riservati da lui, che è sempre stata una persona anaffettiva e complicata. Una di quelle che scarica il proprio nervosismo e frustrazioni su chi ha vicino, spesso quindi su di me.

Mi auguro di farmi passare un po' di questa rabbia, soprattutto perché fa male a me e perché lui è l'unico genitore che ho.

I padri non sono perfetti, perchè sono umani, ma credo che ci siano persone più o meno adatte a fare il genitore e con tutta sincerità, il mio non lo è affatto.

E quindi di nuovo auguri a me, che a volte mi sembra di essere la figlia di nessuno.