Dislessia

TENGO LA PENNA COME MI PARE!


(Foto di Manuela Dofi: La Manu che scrive)Un modo particolare di tenere la penna è quello definito "IMPUGNATURA A MORSO", che implica una particolare "serrata" nella tenuta e un movimento limitato della mano, con conseguente lentezza, sforzo e una pressione eccessiva sul foglio, per cui la scrittura risulta "impressa", con solchi sensibili al tatto. Il polso è costretto ad una torsione anomala, che in alcuni casi può interessare anche la spalla e il collo, le dita si indolenziscono fino a richiedere pause frequenti e si può avere anche una postura della spina dorsale. Il campo visivo è ridotto perchè occupato dalla mano, producendo quindi una visione monoculare con difficoltà di messa a fuoco. Io tengo la penna in questo modo, e ritrovo ogni difficoltà descritta quando vado a scrivere per più di due minuti. Certo che sia mia madre che la maestra si sono impegnate molto a farmi cambiare abitudine e con metodi non proprio piacevoli, la mia testardaggine ha però avuto la meglio. Oggi non si tenta più di correggere nei bambini il modo di scrivere, e mi viene da dire MENOMALE! Ai miei tempi si tentava di corregere il modo di scrivere, a volte anche con metrodi che definirei violenti, ricordo gli schiaffi sulle mani...................... forse la mia insicurezza e di contro il mio molto gesticolare nel parlare, vengono da qui. Se a questo modo bizzarro, ma elegante, definisco io, di tenere la penna ci aggiungiamo la Disgrafia, la Disortografia e la Dislessia, si spiega in modo più che inequivocabile, la lentezza nello scrivere e l'affaticamento a cui ero e sono sottoposta, anche nel mondo del lavoro. Mi chiedo: era giusto tentare di correggere il modo di scrivere? E' giusto non correggerlo più, magari con metodi diversi dal passato? Lo trovi anche su Facebook alla nota:TENGO LA PENNA COME MI PARE